Scuola, l’anno che verrà

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Nella maggior parte delle regioni italiane, si è concluso questo particolare anno scolastico, che sarà ricordato come l’anno del Covid-19.

Anno in cui il Governo ha stoppato le lezioni in classe nel mese di Marzo, a causa dell’emergenza sanitaria, chiedendo uno sforzo straordinario agli insegnanti, agli studenti ed anche alle famiglie, per concludere il percorso scolastico con la didattica a distanza.

Ma come riprenderà la scuola a Settembre?

Su come riprenderanno le lezioni, sono tante le ipotesi proposte dal professor Patrizio Bianchi, coordinatore del Comitato di esperti, costituito dalla ministra Lucia Azzolina.

Si ragiona; lezioni all’aperto con cambio del modello didattico, sull’adattamento del numero di alunni per classe, sulla rimodulazione dell’orario annuale, sulla durata delle lezioni e su come valorizzare la figura dell’Educatore.

In classe o a casa, insieme o divisi, plexiglass sui banchi o no; il centro territoriale (cts) ha tuttavia fornito un documento nel quale spiega le norme da adottare per il rientro in aula di studenti, docenti e tutto il personale scolastico; tra i cardini del documento ci sono il distanziamento fisico, le misure di igiene e la prevenzione.

Sulla ripresa scolastica si è discusso abbondantemente fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria rimandando, ovviamente, il tutto a settembre, e, nonostante la task force, non si è mai raggiunto un’ accordo.

È ormai una corsa contro il tempo, tra la stabilizzazione del personale scolastico, nuove assunzioni e la riorganizzazione della didattica scolastica; mancano poco più di tre mesi ed il mondo della scuola, tra una chiacchiera e l’altra, si trova ancora fermo alle proposte, non avendo fornito, pur avendone diritto, risposte a tutti coloro appartenenti al mondo dell’istruzione.

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