Nel Canale di Sicilia 185 migranti sono stati intercettati dalla Guardia Costiera della Libia, e sono stati scortati nuovamente a Tripoli. A terra, ad assistere allo sbarco, sono stati gli inviati dell’Oim, l’agenzia internazionale delle migrazioni, che rilancia l’allarme sulle condizioni e sui rischi a cui sono soggette le persone riportate in Libia. Federico Soda, inviato dell’Oim in Libia, ha dichiarato a Repubblica: “La scorsa notte il nostro staff era al punto di sbarco a Tripoli per provvedere all’assistenza in emergenza di 185 persone riportate indietro dalla Guardia Costiera. Noi continuiamo a sostenere che la Libia non è un porto sicuro. Soluzioni alternative devono essere trovate”. Soda ha poi confermato la notizia secondo cui almeno 20 migranti sono morti ieri nel naufragio della loro imbarcazione innanzi alle coste tunisine.
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