Regione Sicilia; nuove poverta’, crescono famiglie e imprese, attendono

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Le pesanti conseguenze sanitarie, socio-economiche ed occupazionali causate dalla  Pandemia ed ulteriormente aggravate, in conseguenza della guerra in Ucraina, costituiscono  senza dubbio alcuno la causa principale  dell’aumento inflattivo nonché della  crescita fuori controllo delle povertà. Alle quale non sfuggono  di certo la Sicilia ed i siciliani. I quali  appena svegli devono pagarsi il mutuo o l’affitto,  la stretta sui tassi a seguito della quale,   da qui al prossimo anno, la rata mensile di un mutuo variabile medio  di 120 mila euro a 20 anni,   potrebbe subire un rincaro di ben 75 euro.

Da cittadino, utente, consumatore, non puoi farti staccare luce, gas e acqua, sfuggire alla IUC – imposta comunale sugli immobili, non fare rifornimento di carburanti se ti necessita l’auto per guadagnarti il pane quotidiano,  oppure se  devi girare i mercati rionali fino a tarda ora ,per comprare gli scampoli di frutta, verdura, formaggi e uova, a buon prezzo. Portare a tavole, carne o  pesce è diventata davvero una rarità per migliaia di persone. Che dire dei figli da mandare all’asilo e a scuola, ai quali devi dare e\o comprar qualcosa. A seguire, puoi privarti forse del telefono fisso ( oggi un lusso anche questo), ma non del telefonino che devi comunque ricaricare. Una cosa certa è che  questo prossimo decennio,  sarà  caratterizzato  da un’estrema incertezza economica e di vita  sociale per cittadini, utenti, consumatori siciliani.  Come anche a risentirne saranno   le nostre produzioni agricole, caratterizzate da una irreversibile  instabilità, con pesanti  diminuzioni dei beni di largo consumo,  causa l’inarrestabile aumento dei prodotti petroliferi, benzina, gasolio, metano  in danno  anche ai consumi   di luce e gas per  famiglie e imprese;  in particolare per chi è ancora nel Mercato Tutelato e non ha la possibilità di scegliere la tariffa più conveniente (in regime di Tutela, infatti, è ARERA che stabilisce il prezzo dell’energia). Tra le previsioni, sono previsti purtroppo  ulteriori pesanti rincari in arrivo. I tagli alle forniture ad opera della compagnia energetica russa  Gazprom per il 15%,  hanno causato  spropositati  aumenti del prezzo del gas; impoverendo la gente, ma nel contempo di contro  arricchendo  le grandi aziende energetiche. Per tale ragione, farebbe bene e presto  il  Governo a  tassare in maniera pesante   gli extra profitti delle aziende energetiche , così da destinare  una parte del gettito  da essi derivante  a utenti,  famiglie e imprese che hanno sostenuto l’onere della spesa che ha finito con il massimizzare i profitti alle aziende del settore. Questa è una inderogabile soluzione   per  ridurre sensibilmente i costi dei consumi in  bolletta nei prossimi mesi. Durante i quali,    aproposito di energia,  appariranno  del tutto  inconsistenti le rassicurazioni circa  gli stoccaggi in vista del prossimo inverno, che certamente sarà durissimo da superare.  Eppure, mentre utenti, consumatori e piccole e medie imprese, da un lato  pagano pesantemente il caro energia, le quotazioni di Borsa  di riferimento dello scambio di gas in Europa,  continuano a confermare risultati finanziari da record, a vantaggio delle aziende del settore energetico. Ad avviso delle associazioni di utenti e consumatori il  Governo, recuperando circa 11 miliardi di euro con la tassazione degli extra profitti, dovrebbe destinare  tali risorse per   alleggerire  le bollette di luce e gas, fermo restando l’adozione di  nuove  e più adeguate misure per contrastare l’emergenza, aggravata dal  taglio delle forniture di gas dalla Russia, causa   dell’aumento  fuori controllo   delle bollette, ben oltre la  capacita economica e  di reddito di famiglie e imprese . Una ulteriore misura attesa è rappresentata  dall’ aggiornamento dei prezzi di luce e gas a cura di  ARERA che andrà a modificare il costo dell’energia per le forniture in regime tutelato. Di contro, quanti sono  passati al Mercato Libero con  tariffe a prezzo variabile,   risentiranno  delle variazioni del prezzo del mercato all’ingrosso.  Mentre i clienti che hanno scelto una tariffa a prezzo bloccato del Mercato Libero, riusciranno ad evitare ulteriori peggioramenti delle condizioni di fornitura e, in particolare, non registreranno modifiche al prezzo della materia prima.

Che cos’è questa se non una guerra che vede vincere i massimi sistemi  contro utenti, cittadini, consumatori  che ne subiscono, senza alcuna effettiva tutela, le distruttive conseguenze. Sotto il profilo economico, sociale, ma cosa ancora più grave  i danni arrecati comportamentali e psicologici. Provare a chiedere in giro per le ASP- Aziende Sanitarie provinciali, di  quale sia la percentuale in aumento di cittadini- intere famiglie-  in cura presso i centri di salute mentale, causa i pesanti riflessi psicologici sull’umore della gente, preoccupati di come sopravvivere alle traversie della vita quotidiana.

Non si può perdere più ulteriore tempo nel sostenere concretamente  la richiesta di   famiglie, lavoratori, pensionati, piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, di vedersi adeguare i redditi come anche  le prestazioni previdenziali,  in stretta correlazione all’ aumento del costo della vita, dell’inflazione, del costo del denaro e dei mutui. Come anche occorre attivare , in parallelo,  serrati controlli per prevenire speculazioni di varia natura, che hanno visto avvantaggiate alcune categorie produttive, mentre tante altre hanno dovuto ridurre e licenziare il personale, sino a chiudere definitivamente i battenti, aumentado i già preoccupanti livelli di disoccupazione. E’ legittimo attendersi  che  Governo  e Assemblea Regionale   alzino il livello del confronto  con il  Governo  Nazionale  affinchè emani provvedimenti di vera e duratura salvaguardia  a  sostegno  di  famiglie e imprese mirati ad alleggerire il più possibile le bollette per i prossimi mesi. Attraverso   l’ azzeramento degli oneri di sistema per luce e gas, mantenendo  l’IVA sul gas  al 5%.  Proseguendo  con le agevolazioni sui Bonus Luce e Gas.

Fino a fine anno, invece, è valido l’innalzamento del tetto ISEE per l’accesso ai Bonus Luce e Gas per disagio economico. Potranno ricevere l’agevolazione tutte le famiglie che hanno un ISEE fino a 12 mila euro oppure fino a 20 mila in caso di almeno 4 figli a carico. Resta la possibilità di accesso al bonus anche per i percettori del Reddito e della Pensione di Cittadinanza. Ricordiamo che i due Bonus per disagio economico sono riconosciuti in automatico. È sufficiente presentare la DSU per ottenere l’ISEE. Se il dato ISEE rientrerà nei parametri fissati dalla normativa, quindi, il bonus sarà riconosciuto in automatico in bolletta sotto forma di sconto. Non è, quindi, necessario presentare alcuna domanda.

Alla luce di quanto accade, è questo il  tempo  affinchè  la Regione Sicilia agisca  e reagisca  nei confronti del Governo Nazionale,  per vedersi   riconoscere,  a vantaggio dei siciliani,  le prerogative statutarie,  in ragione del fatto, ad esempio,  che   produciamo e raffiniamo prodotti energetici in danno della salute dei cittadini, dell’ ambiente, delle nostre coste, degli  immensi  territori a vocazione turistica ed agricola, mentre di  contro  non ne ricaviamo dallo Stato altrettanti  adeguati ristori di lunga durata.  In ultima analisi, sono anche e soprattutto queste le  cause che caratterizzano  la profonda crisi di consenso sociale che pervade i cittadini  e colpisce di netto la politica in senso lato, come confermato dall’irreversibile aumento dell’astensionismo dal voto, massima espressione di democrazia e socialità.  E’ giusto il  tempo di reinquadrare, ad un innovativo modello di sviluppo sociale-economico-occupazionale, il livello  e la qualità dell’azione politica nel  confronto con lo Stato anche a sostegno della nostra Regione,  adottando immediati e duraturi  interventi di contrasto alla povertà, in tutti i suoi drammatici aspetti. In ragione di quanto accade, come  associazioni di  utenti e consumatori  riconosciute  dal CNCU- Consiglio Nazionale Consumatori Utenti,  d’intesa con  le associazioni nazionali di categoria più rappresentative, hanno avviano ad Agrigento, in via sperimentale,  un  percorso condiviso di reciproca collaborazione, dal nome “OBIETTIVO COMUNE” in ordine alle problematiche sociali ed occupazionali,  di sviluppo economico ed infrastrutturale, nonché della  qualità della vita di cittadini, utenti, famiglie, piccole e medie imprese, di tutti i settori produttivi.

Manlio Cardella

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