Regione, ok all’esercizio provvisorio

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L’Assemblea Regionale ha approvato l’esercizio provvisorio del bilancio. Prossima seduta dopo l’elezione del presidente della Repubblica. Musumeci ricuce con la maggioranza. La reazione dell’opposizione.

Come accade ormai da un decennio, la giunta regionale ha proposto l’esercizio provvisorio del bilancio perché non lo si è approvato entro il termine del 31 dicembre precedente. Il governo Musumeci lo ha esteso fino al massimo consentito, ovvero 4 mesi, al prossimo 30 aprile, e all’Assemblea Regionale è stato votato, 34 sì. Il 24 gennaio a Roma si inizia a votare per eleggere il presidente della Repubblica, e Sala d’Ercole si riunirà dopo la fumata bianca e l’elezione del capo dello Stato.

Ed è stata la scelta dei Grandi Elettori siciliani del presidente della Repubblica, che sono Gianfranco Miccichè, Nuccio Di Paola e Nello Musumeci, a scatenare il putiferio tra i palazzi d’Orleans e dei Normanni. Dopo lo sgambetto in Aula a Musumeci da parte di alcuni franchi tiratori della maggioranza, il presidente della Regione avrebbe voluto dimettersi, poi invece ha annunciato l’azzeramento della giunta che poi è stato rinviato a dopo l’approvazione dell’esercizio provvisorio, per evitare che la Sicilia fosse costretta ad essere senza bilancio e senza governo. Adesso l’esercizio provvisorio è stato approvato, e, tuttavia, nel frattempo, Musumeci, raffreddati rancore e rabbia, ha intrapreso dei colloqui con i capi partito della maggioranza, finalizzati più a ricucire i rapporti anziché a scegliere i nuovi assessori dopo l’eventuale azzeramento.

E, ancora nel frattempo, il presidente della Regione ha disertato l’Aula in occasione del voto sull’esercizio provvisorio, tanto quanto è bastato per soffiare sul fuoco dell’opposizione, che ha votato no. Ed è un no che boccia sì il bilancio provvisorio, ma che altrettanto boccia la giunta Musumeci che lo ha proposto. E il capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Lupo, conferma e spiega: “Abbiamo votato contro l’esercizio provvisorio di un governo provvisorio, che si contraddistingue per precarietà politica ed incertezza finanziaria”. Controbatte il capogruppo della Lega, Vincenzo Figuccia: “Sono contento che finalmente si sia posta la parola fine a questo lungo romanzo. Approvare l’esercizio provvisorio era un atto dovuto rispetto al quale grandi attese si erano create all’esterno del palazzo, tra tante categorie in attesa di una risposta e che non potevano continuare a subire le lungaggini di palazzo”.

Rilancia il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola: “L’approvazione dell’esercizio provvisorio va inteso come certificazione piuttosto che soluzione di tutti i mali. Il nostro voto contrario all’esercizio provvisorio, al di là del mero documento contabile, vuole esprimere il dissenso netto e la totale disapprovazione verso l’operato del governo Musumeci, che giudichiamo fallimentare. Il presidente ha perso credibilità e ha stracciato quella dei suoi assessori. Sta cercando di ricucire gli strappi andando a mendicare attenzioni da parte dei capi partito della sua presunta maggioranza. Tuttavia, non era necessario aggiungere queste scene impietose ad anni di agonia del governo, cronicamente sprovvisto di numeri in Parlamento (dove è stato quasi sempre assente), e incapace di una visione e di una programmazione per il futuro dei siciliani. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: si è navigato a vista e male, con una Regione che in 5 anni di gestione Musumeci-Armao non ha mai avuto un bilancio approvato entro il 31 dicembre, e poi una crisi pandemica gestita all’insegna dell’assoluta improvvisazione, nessun risultato concreto per dare sollievo all’emergenza economica che attanaglia la nostra terra di Sicilia e adesso persino una crisi politica, che esplode nel peggiore dei modi. L’esercizio provvisorio non modificherà le sorti nefaste di questa esperienza di governo, ormai agli sgoccioli e che speriamo non causi ulteriori, vistosi danni per i siciliani”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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