Questo non è più il tempo di disquisire sul sesso degli angeli, è il tempo delle rivoluzioni!

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Quella che vedete in basso, non è una foto presa dal web ma uno screenshot del mio smartphone e se fate un controllo, vi accorgerete che esiste anche sul vostro. Noi siamo quelli che…fino a quando non ci sbattiamo la faccia, si può sempre girare dall’altra parte, far finta che il problema non ci riguardi, disquisire a vanvera su problemi etici e far cadere tutto nel dimenticatoio degli argomenti trattati e delle soluzioni mai trovate. 

Lungi da me l’idea di creare mero allarmismo, ma sappiamo tutti che i giganti che gestiscono le comunicazioni e le informazioni, tracciano ogni nostro movimento sia quando siamo noi stessi a dare l’autorizzazione che in casi in cui siamo costretti a farlo, pena la non concessione di fruire di alcune applicazioni utili o propedeutiche ad altre. Questo consente  a chi ha in mano potentissimi strumenti, di incamerare miliardi di informazioni pubbliche e private sul nostro conto, appropriandosi in questo modo delle nostre vite.

Ultimamente siamo stati costretti a sorbirci l’ultima perla della tecnologia che (dicono) dovrebbe servire a tracciare immediatamente con quante e quali persone siamo entrate in contatto per il controllo sul contagio del Covid 19, qualora fossimo soggetti già malati.  Che iniziativa lodevole!!

Ci hanno anche detto che che si tratta di una applicazione gratuita e facoltativa, da scaricare eventualmente a nostra discrezione dall’autorità sanitaria pubblica competente. Ci hanno infinocchiato dicendoci che come sempre è stato fatto per il nostro bene, per la salvaguardia della nostra salute e per individuare e circoscrivere i contagi.

Ebbene, come si può constatare, Il colosso Google ha già inserito d’ufficio nei nostri smartphone tutto quello che serve per essere tracciati ulteriormente, dicendoci addirittura di rispettare la nostra privacy perché si avvarrà solamente di ID casuali che ha rilevato il nostro dispositivo e non del nostro nome e cognome, come gentile concessione! Ci avvisa anche che “la geolocalizzazione deve essere attiva per poter rilevare i dispositivi Bluetooth nelle vicinanze, ma per le notizie di esposizione al covid 19, non viene usata la posizione del dispositivo” (?) 

Ma siamo per caso impazziti? 

Il contagio del virus ha servito su un piatto d’argento la scusante per caricare una pistola pronta a sparare da tempo e lo Stato è addirittura contento d’aver  fornito uno strumento di prevenzione a beneficio della popolazione.

Si, siamo davvero impazziti!

Si sta concedendo un lasciapassare diretto e gratuito dentro le nostre vite, facendoci credere che anche questo è stato fatto per il nostro bene e noi, pecore senza dignità dobbiamo anche ringraziare!

Vorrei sapere in che misura dovremmo essere grati allo Stato per averci venduto in questo modo?!!!

Anzi azzarderei anche una proposta: “ potremmo tenere un diario personale col nostro codice ID già assegnato, dove andremmo ad aggiornare tutti i dati relativi a cosa siamo, cosa facciamo, chi incontriamo, cosa pensiamo, dove mangiamo, quante volte ci laviamo, quanto dormiamo, cosa scriviamo ed anche quanto pesiamo, provvedere alla nostra marchiatura a fuoco e richiedere come supplemento alla nostra fatica, l’inserimento di un microchip nel nostro cervello in modo che sia direttamente collegato ai mega sistemi operativi dei colossi delle informazioni, in modo da non fare fatica a scrivere.

Non sono più sicura che sollevare la questione morale ed etica sia la cosa giusta fa fare, dovremmo invece opporci incondizionatamente, senza alcuna remora a tutti i tentativi di irretirci, dì abbindolarci, lasciando cadere ogni nostra forma di vittimismo e rassegnazione che ci fanno essere schiavi del sistema asserviti al potere e che ci tolgono ogni dignità di esseri umani.

Quante volte dobbiamo ancora far finta di nulla? Quante volte ancora dobbiamo credere che non siamo nelle condizioni di poter far nulla ed assistere allo scempio per poi lamentarci a cose già avvenute?

Basta con tutti questi discorsi sul sesso degli angeli e piuttosto cominciamo e renderci conto che per fare le necessarie rivoluzioni non è necessario impugnare le armi….bisogna invece “impugnare il cervello” sede naturale della nostra intelligenza e tenderla come arma verso chi tenta di fare di noi delle marionette  senza anima né dignità. Naturalmente se qualcuno  è  contento di far muovere i fili della propria vita ad altri, può solo archiviare questo articolo e le relative prese di coscienza, in qualche cassettino della propria memoria a breve termine e continuare a girarsi dall’altra parte.

Basta che poi non si lamentino.

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One Thought to “Questo non è più il tempo di disquisire sul sesso degli angeli, è il tempo delle rivoluzioni!”

  1. Angelo

    Tutto quello che hai scritto è sacrosanto così come risponde a verità l’illusione della gratuità in seno al web. Quando leggiamo che tutto sia gratis, ecco, quello è il momento di incominciare a dubitare; niente e nessuno fa nulla per niente!Quante volte, navigando sul web vi è capitato di non potere più andare avanti se non schiacciate il pulsantino con la scritta “ok”, ebbene, il trucchetto è già spiegato .Cliccando su ok, avete dato il vostro assenso a qualsivoglia cosa vogliano propinarci. E noi tranquilli dall’altra parte del nostro smartphone: cornuti e vastuniati!!! Facciamo più attenzione, rinunciamo a qualcosa piuttosto che incorrere nell’errore! E soprattutto abbiate sempre in primo piano nel vostro poliedrico cervello che nessuno fa niente per niente. Ah, a proposito di covid, meglio senza app e con più attenzione.

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