“Piazza Cavour”, dopo altro crollo stop al Viale (video)

Condividi

Dopo il 18 settembre, altro crollo del cornicione del palazzo tra piazza Cavour e Viale della Vittoria ad Agrigento. Stop al transito. Oggi attesa la nomina del perito della Procura.

Dopo il crollo del cornicione all’alba di mercoledì 18 settembre, adesso un altro cedimento di altra parte di cornicione ha interessato il palazzo Liberty in piazza Cavour ad Agrigento, risalente ai primi del secolo scorso. Il crollo si è abbattuto sul Viale della Vittoria, a ridosso del gazebo esterno del bar Saieva, all’interno dell’area transennata e vietata al transito. Per la seconda volta la “Divina Provvidenza” ha scongiurato gravi conseguenze: infatti, fino a poche prima del cedimento, e per tutta la mattinata di ieri lunedì, gli impiegati del bar Saieva, accompagnati da personale della protezione civile e dai vigili del fuoco, sono stati a lavoro dentro il bar per traslocare altrove attrezzi e arredi. Adesso i vigili del fuoco sono impegnati nel provocare la caduta dei pezzi di cornicione ancora incorniciati. Si tratta di un intervento tampone. Precauzionalmente il Viale della Vittoria è a divieto di transito a metà: dalla salita Coniglio si gira solo a destra, e non più a sinistra. Oggi, martedì primo ottobre, è atteso il conferimento dell’incarico ad un perito nominato dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Subito dopo la perizia, necessaria al fine di scoprire cause ed eventuali responsabilità di quanto accaduto, saranno intrapresi i lavori di consolidamento e recupero sicurezza che, soprattutto in ragione di quanto appena successo, sono più che mai urgenti e non più rinviabili. Nel frattempo, ancora la Procura agrigentina, tramite la sostituto procuratore Antonella Pandolfi, titolare dell’inchiesta che ipotizza il reato di disastro colposo, ha iscritto, come atto dovuto, nel registro degli indagati tutti i proprietari dei locali del palazzo teatro del crollo. I proprietari sono indicati come committenti dei lavori di ristrutturazione del palazzo. E sono indagati anche i responsabili dell’impresa incaricata dei lavori di ristrutturazione, e l’amministratore del condominio. Complessivamente si tratta di 28 indagati. Già lo scorso 20 settembre, due giorni dopo il primo crollo, l’impresa edile impegnata nella ristrutturazione dell’immobile, la “Nicotra costruzioni” di Favara, tramite l’avvocato Elisa Iacono, precisò che a crollare è stato il cornicione del palazzo e non il ponteggio montato dall’impresa, che, invece, è stato solo travolto dal cornicione crollato”. Ancora nel frattempo, il procuratore Luigi Patronaggio ha spiegato: “L’iscrizione nel registro dei 28 indagati è un atto dovuto, necessario all’espletamento della perizia sull’immobile, e per consentire agli indagati di esercitare al meglio il proprio diritto di difesa. La Procura si impegnerà affinchè le perizie si svolgano con completezza e nel più breve tempo possibile, in modo da permettere le opere urgenti di ripristino in sicurezza dell’immobile, necessarie alla sua libera fruizione”. Dunque, nel pomeriggio di oggi, martedì primo ottobre, si procede al conferimento dell’incarico al perito nominato dalla Procura. Poi si svolgeranno i sopralluoghi, e poi, entro un ragionevole termine di tempo, sarà consegnata la relazione ai magistrati indaganti. Dopodiché sarà ingabbiato nuovamente il palazzo, per trattenerlo e salvarlo, prima che sia troppo tardi.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Notizie correlate

Leave a Comment