A Palermo la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza hanno eseguito 5 misure cautelari personali agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e sequestrato circa 57.900 euro, equivalente della cattura e commercializzazione per due anni di specie ittiche protette. Gli indagati, cinque palermitani, sarebbero stati parte di un’organizzazione che pesca ricci e oloturie, devastando l’ambiente marino. L’indagine è iniziata nel 2020, ed è emerso un traffico illegale di circa 140.000 ricci e 137 chili di oloturie, con conseguente danno ambientale sia per le stesse specie oggetto di cattura, già a rischio di estinzione, che per l’intero ecosistema marino.
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