Nuovo decreto, cambiano molte cose, torna lo smart working, no a feste e chiusura anticipata dei locali

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La veloce, e imprevista, impennata dei contagi delle ultime 24 ore, ha costretto il Premier Conte a mettere sul tavolo dell’emergenza coronavirus un nuovo decreto che entrerà in vigore dal 15 ottobre. In realtà, é da circa una settimana che assistiamo ad un aumento costante ma corposo dei nuovi contagi. Insomma, se prima erano fermi nella forbice tra 2.000 e 3.000, adesso siamo arrivati a 5.000, sfiorando i 5.500.

E allora, siamo pronti a svelarvi cosa conterrà, in linea di massima, il nuovo DPCM. Si parte con la riduzione degli invitati alle feste e ai party privati: non più di 10 persone. La movida sin da subito, dopo la fine del lockdown nazionale, è stata al centro di un forte dibattito politico, poiché accusata di essere una delle cause principali del numero crescente di nuovi positivi. Anche oggi è nel mirino del governo che vuole bloccare quelle pubbliche e limitare quelle private. Lo stesso discorso vale per le cerimonie nuziali che saranno possibili solo tra pochi intimi.

Ritorna lo SMART WORKING: uno dei punti focali del nuovo Dpcm, è rendere quasi obbligatorio il lavoro da remoto. Tra le motivazioni che incentivano il governo a puntare su questa misura c’è la volontà di snellire la presenza di persone negli uffici, per evitare assembramenti dopo i molti focolai sviluppatisi in ambienti di lavoro.

La novità più IMPORTANTE però é la CHIUSURA ANTICIPATA. Ci sarà il DIVIETO di sosta fuori dai locali con lo stop agli alcolici dopo le 22.Dato che multe e sanzioni non hanno fermato gli assembramenti dinanzi ai locali pubblici, un provvedimento che potrà essere inserito nel Dpcm è quello di vietare alle persone di sostare fuori dagli esercizi. Chi potrà rimanere all’aperto? Solo i clienti seduti al tavolo, con il rispetto del distanziamento. Inoltre non si potrà sostare in piedi nelle piazze, soprattutto la sera. L’esecutivo pensa anche di bandire la vendita di alcolici d’asporto dopo le 22, proprio per evitare la creazione di assembramenti dovuta alla movida dei più giovani. Un altro tema che era stato dibattuto nell’ultimo Dpcm, che poi era stato accantonato, ma che ora sembra sarà inserito nel nuovo decreto ministeriale, è quello della chiusura anticipata di bar, pub e locali notturni.

ilmeteo

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