Nessuno tocchi Caino, in congresso “Il viaggio della speranza”

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Si intitola “Il viaggio della speranza” ed è il racconto dell’VIII congresso di Nessuno tocchi Caino, la lega internazionale di cittadini e di parlamentari per l’abolizione della pena di morte nel mondo, che si è tenuto a Milano, nel carcere di Opera, lo scorso dicembre. Il volume (ed. Reality Book) è stato distribuito agli iscritti dell’associazione ed è anche acquistabile sul sito: è un viaggio ideale che esplora la traversata dal dolore al cambiamento, che va a fondo nel sistema carcerario alla luce delle sentenze dei giudici della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e della Corte Costituzionale sull’ergastolo ostativo.

Immagini, parole (una sessantina di interventi) e atti che raccontano le carceri italiane e le loro contraddizioni, una sorta di “non luogo” in cui “finiscono i diritti”, nonostante il dettato dell’articolo 27 della Costituzione (“Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”). E sono testimonianze nelle quali ricorrono due motti: “nessuno tocchi Caino”, che dà il nome all’associazione, e “spes contra spem”.

Ai contributi di questo fronte trasversale che si interroga su un carcere in cui possa entrare “il diritto umano alla speranza” si alternano le testimonianze dei detenuti di Opera, artefici del proprio cambiamento, e di altri ex detenuti. Emozionante è l’incontro tra Stefano Castellino, Sindaco del comune siciliano di Palma di Montechiaro, che a 18 anni perse lo zio, Dott. Giulio Giuseppe Castellino. assassinato dalla criminalità organizzata, con quattro concittadini in carcere a Opera per delitti mafiosi. Tra l’altro, proprio il primo cittadino palmese è stato inserito in copertina, per celebrare il suo toccante intervento ad “Opera”.

E’ proprio la Cultura del perdono è uno dei pilastri fondamentali del dossier che abbiamo già realizzato per la candidatura di Palma di Montechiaro a Capitale della Cultura Italiana 2022 – dice il sindaco Stefano Castellino – Il dossier, al momento è coperto dal massimo riserbo, ma quanto prima lo presenteremo alla cittadinanza, ringrazio ancora una volta Angela Rinollo, Marilena Vaccaro, Alfonso Di Vincenzo e Giuseppe Todaro, membri del Gruppo di Lavoro per Palma Capitale per l’encomiabile lavoro svolto senza lesinare sforzi e con una passione ed una professionalità ed una dedizione fuori dal Comune. Sosteniamo la battaglia dell’Associazione Nessuno tocchi Caino perché sono convinto che alla violenza non si risponda con violenza, altrimenti la spirale di odio non cesserà mai.”

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