Migranti, i sindaci Carmina e Martello uditi dal Comitato Parlamentare di Controllo

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Ieri, in collegamento skype, i sindaci di Porto Empedocle e di Lampedusa, Ida Carmina e  Salvatore Martello, sono stati ascoltati dal Comitato Parlamentare di Controllo in relazione ai problemi gravissimi che i due sindaci hanno sollevato nei giorni scorsi relativamente alla questione migranti.

Ha iniziato Ida Carmina; ecco la sua dichiarazione: “La nostra popolazione è stata sempre accogliente ma adesso, con l’emergenza Covid-19, il problema diventa più grande. Questi sbarchi mettono in pericolo la nostra popolazione”. Tutti noi siamo soggetti a restrizioni delle libertà personali, siamo chiusi in casa e poi assistiamo a scene in cui i migranti, ospitati peraltro in strutture non adeguate e senza vigilanza, non rispettano le regole. Queste devono valere per tutti altrimenti si viene a creare una situazione di allarma sociale come peraltro avvenuto negli scorsi giorni con le proteste dei nostri cittadini. Ho anche protestato con la Prefettura di Agrigento con la quale mi sono collegata e subito dopo ho appreso che alcuni migranti erano usciti tranquillamente e uno di loro ha perfino rubato un’auto ad un nostro concittadino provocando anche un incidente. Mancano le strutture idonee, manca la vigilanza. Non si può più gestire il fenomeno migratorio con i criteri e le modalità finora adottate perché poi siamo noi a dover fare i conti con la realtà.”

Bisogna analizzare anche il contesto sociale e Porto Empedocle è un comune in dissesto finanziario, con una grave crisi economica, una grave crisi occupazionale. E’ il comune con la più alta percentuale di percettori di reddito di cittadinanza (1 ogni 18 abitanti) e la più alta densità di popolazione: piccolo territorio per molti abitanti e inserirne di nuovi, in questo contesto, sarebbe controproducente. La popolazione è fortemente provata”. 

Subito dopo ha preso la parola il sindaco di Lampedusa Totò Martello: “Il fenomeno dei migranti non è finito anzi continua, c’era, c’è stato e ci sarà. Il problema è che in questa emergenza sanitaria stiamo assistendo ad una confusione di ruoli, scarsa conoscenza delle regole e scarsa percezione del problema. Abbiamo 115 migranti a fronte di 96 posti nell’hotspot. Sono stato contattato dal prefetto: entro la prossima settimana probabilmente ci sara’ una nave tra Lampedusa e Porto Empedocle per mettere in quarantena i migranti che arrivano nell’isola con gli sbarchi autonomi”. “Il fenomeno delle migrazioni non e’ finito, e la gente è venuta sotto il comune a manifestare chiedendo perché ci fosse un trattamento diverso tra i residenti, che vengono multati se escono, e i migranti che invece girano liberamente. Problema di ordine pubblico che siamo riusciti a contenere per fortuna. Manca la vigilanza, bisogna controllare. Ho avuto rassicurazioni che la prossima settimana sarà collocata una nave di fronte Lampedusa per poter far effettuare la quarantena a chi sbarca. Non si riesce a capire il disagio che noi sindaci proviamo.Il turismo a Lampedusa non ripartira’, questa e’ la verita’: le imprese sono fallite.”

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