Lo strano comportamento dello Stato italiano: prima accoglie i migranti e poi non li sa gestire. Scappano tutti, è piena emergenza. La nostra sicurezza e la nostra salute sono seriamente a rischio. E a San Leone una rissa quasi ogni sera. (Video)

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Ormai ci prendono anche per i fondelli. A Lampedusa, 11 migranti, sono sbarcati con tanto di cappello di paglia, occhiali da sole, barboncino al guinzaglio e sigaretta in bocca. Turisti quasi perfetti. Hanno fame e vogliono lavorare…

Il tutto avviene mentre Agrigento, la sua provincia e tante altre città siciliane stanno attraversando un momento particolarmente difficile e pericoloso.

La sicurezza pubblica di ognuno di noi è seriamente a repentaglio. Le Forze dell’Ordine, ormai allo stremo, sono arrivate al capolinea.

E poi c’è lo Stato; quello Stato che si contraddice, totalmente allo sbando ed incapace di gestire una situazione divenuta insostenibile. Perso il controllo.

Diventa quasi impossibile gestire ciò che, come ampiamente previsto, accade da diversi mesi. Dalle nostre parti arrivano mille migranti (tunisini) a settimana, c’è una sorta di si salvi chi può. Altro che sorveglianza, i militari, tutti, non sono macchine. E loro, i migranti che dobbiamo accogliere perché siamo buoni, scappano in ogni dove seminando paura e terrore nella nostra comunità.

Ci inviano la Mobi Zazà. Perché di fronte Porto Empedocle e non di fronte Rimini o Riccione? Qualcuno si è posto questa domanda? E poi si affannano, parlano di turismo, di mare, di ripresa. Ma di quale ripresa stiamo parlando se oggi in Sicilia il vero unico grande problema sono i migranti?

Torniamo a “chi scappa dalla guerra”: i mille tunisini settimanali che arrivano solo in provincia di Agrigento oggi sono un serio problema. A rischiare, più di loro, siamo noi. Loro non hanno nulla da perdere e sono disposti a tutto. E siamo ancora di più preoccupati per quello che accadrà domani, dopodomani, la settimana prossima. Lo Stato lo sa, lo sapeva e continuerà a saperlo. Le misure intraprese contro questo triste fenomeno sono fallimentari.

A San Leone c’è quasi una rissa a notte, anche questo un triste fenomeno. Chi garantisce la sicurezza pubblica, dove sono le Forze dell’Ordine che dovrebbero garantire la sicurezza nei luoghi estivi molto frequentati?

Subito detto: la maggior parte sono impegnate a controllare i tunisini a Porto Empedocle, a Lampedusa, a Pozzallo, a Caltanissetta, a Villa Sikania e nei vari centri di accoglienza sparsi sul territorio. Non solo; sono sfiancati, distrutti, stanchi e con turni massacranti. Cosa si può pretendere di più da questi veri e propri eroi che lo Stato è pronto solo a punire nel caso in cui alzano la voce ai “poveretti che scappano dalla guerra?”

Oggi l’ennesima farsa; come si evince dal video dalla tensostruttura di Porto Empedocle ne sono scappati un centinaio. Attualmente ci sono più di 500 migranti per una capienza che può arrivare fino a cento. A Lampedusa la stessa cosa: all’hotspot ci sono mille poveretti in una struttura che ne può contenere solo un centinaio. Dalle Forze dell’Ordine, a cui va il nostro sincero affetto, non si possono pretendere miracoli.

Ammettiamolo senza se e senza ma: lo Stato in questo momento non ci sta aiutando.

E la situazione all’orizzonte non è rosea…

 

 

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One Thought to “Lo strano comportamento dello Stato italiano: prima accoglie i migranti e poi non li sa gestire. Scappano tutti, è piena emergenza. La nostra sicurezza e la nostra salute sono seriamente a rischio. E a San Leone una rissa quasi ogni sera. (Video)”

  1. philips

    Il fatto gravissimo è che siamo governati da un pugno di scoglionati

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