Entro il 31 gennaio prossimo l’assemblea dei soci del Consorzio universitario di Agrigento dovrà approvare le necessarie modifiche statutarie per rendere praticabile la riforma regionale del settore, con finanziamenti e nuovi corsi di laurea. Lo scorso 17 gennaio l’assemblea non si è riunita perché è mancato all’appello il commissario della Camera di Commercio. La prossima seduta è stata convocata giovedì 24 gennaio.
In proposito interviene il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giovanni Di Caro, che afferma: “E’ chiaro che è in atto il solito scontro politico sulle poltrone e sugli incarichi da ricoprire all’interno del Cua. Non si spiegherebbe diversamente questa inutile e dannosa perdita di tempo che mette a rischio l’inizio dei corsi di laurea per l’anno accademico 2019/2020. I poltronisti della politica agrigentina bloccano ancora una volta lo sviluppo del territorio. Invito caldamente i responsabili a mettere da parte le beghe politiche e agire nel mero interesse degli studenti, dei lavoratori e del territorio agrigentino”.
Ed il segretario provinciale della Cgil, Massimo Raso, afferma: “Quanto accade palesa in modo evidente come vi sia uno scontro di potere sulla pelle degli studenti, delle famiglie, dei dipendenti del Consorzio e del diritto allo studio nell’Agrigentino. Si gioca a fare i furbetti per ottenere ciò che non spetterebbe secondo le nuove norme statutarie, tra cariche e agevolazioni sulle quote da pagare. Il 24 prossimo non si continui questo giochetto. Ognuno si assuma le proprie responsabilità”.
Anche il coordinatore del movimento “Mani Libere”, Giuseppe Di Rosa, ritiene che sia in atto uno scontro di potere tra Camera di Commercio e Comune di Agrigento sul conferimento delle cariche. Di Rosa invita le parti in causa ad un sussulto di responsabilità nell’interesse degli studenti agrigentini.