Avrebbe tenuto il proprio cane senza cibo nè acqua, costretto a stare fra i propri escrementi e legato con una catena che gli impediva persino di sdraiarsi. Ad avvisare i carabinieri sono stati alcuni vicini di casa che avevano notato il cane in condizione di sofferenza. Alcuni mesi dopo il controllo, scattato l’8 marzo scorso, il gip ha condannato il proprietario per l’accusa di maltrattamenti di animali. Il decreto penale di condanna, chiesto dal pm Chiara Bisso e disposto dal giudice Luisa Turco, prevede una pena di 4 mesi di reclusione, convertita in una multa di 9.000 euro. Il difensore di Angelo Vella, 56 anni, di Licata – l’avvocato Fabio Inglima Modica -, potrà impugnare il provvedimento.
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