Licata, mafia, politica e massoneria, chiesto rinvio a giudizio per ex consigliere comunale

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Chiuse le indagini preliminari, svolte da parte dei pubblici ministeri della DDA di Palermo Alessia Sinatra e Geri Ferrara, arriva la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex consigliere comunale di Licata Giuseppe Scozzari, 47 anni, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Assedio” e “Halycon” che ha smantellato la famiglia mafiosa di Licata che avrebbe chiuso una serie di accordi con la politica e la massoneria.

L’accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa.

Sono ventuno in tutto gli indagati nei cui confronti si profila una richiesta di rinvio a giudizio, ma Scozzari, attraverso il suo legale difensore, l’avvocato Giovanni Di Benedetto, ha rinunciato alla sospensione dei termini di custodia cautelare, fissati dal decreto per l’emergenza Coronavirus, e la sua posizione è stata stralciata rispetto agli altri. L’udienza preliminare, davanti al Gup del Tribunale di Palermo, è stata fissata per il 9 giugno.

Scozzari, geometra responsabile dell’Ufficio tecnico dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata, secondo le indagini, approfittando del suo ruolo, avrebbe messo a disposizione del capomafia Occhipinti la struttura, garantendo visite e prestazioni specialistiche indebite, a presunti componenti della locale consorteria mafiosa, sgominata con l’operazione dai carabinieri di Agrigento e Licata.

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