“L’arancione è per colpa dei no vax”

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Come previsto, la Sicilia da lunedì sarà in zona arancione. Musumeci: “E’ colpa dei non vaccinati, che occupano il 77% delle terapie intensive”. Lagalla: “Scuole sicure, si continua in presenza”.

La Sicilia da lunedì prossimo 24 gennaio sarà zona arancione. E’ svanita la speranza di rinviare di una settimana, al 31 gennaio, le restrizioni. Anche se la pandemia, seppur molto gradualmente, regredisce in Italia, vi sono regioni in cui ciò non avviene. Anzi è al contrario, così come è in Sicilia, che è più o meno a cavallo del limite massimo di ricoveri ordinari, attualmente al 36%, o in terapia intensiva, oggi al 20%, oltre i quali da giallo ci si colora di arancione.

E il presidente della Regione, Nello Musumeci, commenta: “Siamo in zona arancione, come temuto, perché, nonostante tutti gli sforzi fatti, i reparti di terapia intensiva sono pieni di persone non vaccinate che ci spingono verso questo colore. I no vax occupano al 77% le terapie intensive”. Di opposto avviso è l’opposizione. E il capogruppo del Partito Democratico in Assemblea, Giuseppe Lupo, tuona: “Il governo regionale pecca di disorganizzazione e mancata programmazione. Ne sono testimonianza gli ospedali da campo allestiti in tutta fretta, come se la quarta ondata non fosse più che prevedibile”.

Tuttavia, come affermato dal commissario per l’emergenza covid a Palermo, Renato Costa, il picco della pandemia in Sicilia è stato raggiunto, e quindi all’orizzonte si profila un’attenuazione costante dell’infezione. E ciò conforta anche l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Roberto Lagalla, che prospetta: “Sulla scuola è necessaria una maggiore serenità da parte di tutti: la scuola è uno dei luoghi più sicuri. La curva del contagio non è in ascesa, è in equilibrio anzi in discesa. Possiamo proseguire l’anno scolastico in presenza. Oggi la nostra missione è far crescere il numero degli studenti vaccinati. Ripetere tamponi a pioggia significa poco. Per quanto riguarda le quarantene, secondo me si dovrebbe facilitare maggiormente la discrezionalità dei presidi in caso di positività nelle classi. Resta fermo un dato: che la scuola continua a essere l’unico posto in cui viene rispettato sia il distanziamento che l’uso della mascherina” – conclude. Nel frattempo sono 7.418 i nuovi casi di covid in Sicilia a fronte di 46.999 tamponi processati. Il tasso di positività è al 15,7 %. La regione è al nono posto in Italia per nuovi contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 202.439, con un aumento di 5.422. I guariti sono 1.970. Le vittime sono state 26, per un totale dei decessi a 8.113. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 1.587, 14 in più. E quelli in terapia intensiva sono stabili a 170. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 1.971, Catania 1.432, Messina 511, Siracusa 886, Trapani 629, Ragusa 725, Caltanissetta 628, Agrigento 458, Enna 178.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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