Intervista al segretario provinciale Uil Gero Acquisto: “Preoccupato per gli esercizi commerciali che chiudono. Il sindaco? Occorre una svolta”

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E’ una sorta di bilancio consuntivo e di prospettive future. Sostanzialmente sono questi i contenuti dell’intervista al segretario provinciale della Uil Gero Acquisto che pubblichiamo di seguito e che ha realizzato Simona Stammelluti.

Segretario Acquisto, l’estate volge al termine e con l’autunno alle porte, e quindi il ritorno alla vita normale, la preoccupazione riguarda il tema dell’occupazione, visto che il Covid19 ha delineato degli scenari horror con le aziende in grave difficoltà, soprattutto di liquidità. Su questo scenario quale visione ha?

“Noi pensiamo che occorra valorizzare il lavoro di chi, con la propria attività quotidiana, nonostante le eccezionali difficoltà, ha mantenuto a galla il sistema delle imprese, dei servizi e della pubblica amministrazione. Cominciamo, dunque, dal rinnovo dei contratti per milioni di lavoratrici e di lavoratori. Nella provincia agrigentina sono in migliaia ad attendere risposte da tempo.  Oggi regna una grande incertezza sul futuro e questo può alimentare lo scontro sociale. A causa del Covid19, le retribuzioni mensili dei lavoratori dipendenti posti in cassa integrazione, al netto dell’Irpef nazionale e delle addizionali regionali e comunali, si sono alleggerite mediamente dal 18% al 37%, a seconda del reddito e dei tetti massimi del sussidio. Questo impone una riflessione sulla necessità di una riforma complessiva degli Ammortizzatori Sociali. In base ai dati macroeconomici contenuti nel DEF 2020, nell’ultimo Rapporto della Banca d’Italia e secondo le stime di crescita dell’Unione Europea e dei maggiori Istituti, attraverso uno Studio UIL, riferito ai rapporti di lavoro attivati e cessati e all’andamento delle aperture e chiusure delle imprese nel II Trimestre 2020, si stimano tra i 530 mila e i 655 mila posti di lavoro a rischio nel 2020. Nessuno deve restare indietro, perché c’è sviluppo vero e duraturo se riguarda tutti. Solo un dialogo costruttivo, che conduca a decisione giuste ed economicamente efficaci, può scongiurare questo rischio. Ci auguriamo che il Governo centrale possa agire con solerzia, non c’è tempo da perdere. In una realtà come quella agrigentina, dove il numero dei poveri è in continuo aumento, l’autunno può diventare drammatico”.

Il turismo da sempre è stato una valvola di sfogo per l’economia agrigentina. Con il Covid19 sono mancati soprattutto i turisti stranieri. Per molte attività potrebbe essere la fine. Che notizie avete?

“La situazione è molto complessa e difficile. Noi, non pensiamo soltanto alle attività che chiaramente hanno subito dei mancati incassi importanti, pensiamo anche agli operatori del turismo, ai precari di questo settore strategico che hanno ricevuto pochi aiuti. In tanti non hanno lavorato, per loro si prevedono tempi durissimi. Ecco, lo Stato non deve dimenticare queste persone che a causa del Covid19 hanno guadagnato neppure un terzo di quello che solitamente guadagnano ogni anno. Dalle nostre parti si lavora tanto nel settore e dobbiamo ricordare che non ci sono stati turisti per tre mesi di fila, soprattutto in primavera. La stagione è cominciata intorno al 10 luglio, malgrado le misure messe in atto dal Governo con il bonus vacanze, tanti non si sono potuti permettere nemmeno pochi giorni di ferie. Insomma, per la provincia agrigentina, è stato un salasso. La possibilità che molte attività di ristorazione, ma anche quelle che operano nel campo della ricettività, possano chiudere i battenti per sempre c’è ed è anche elevata”.

Il Governo ha deciso che la scuola riparte dal 14 settembre. Cosa ne pensa?

“I ragazzi sono stati quelli più colpiti dalla pandemia. Sono a casa dallo scorso mese di marzo. Qualche rischio che si possa chiudere dopo qualche giorno è reale, ma ci auguriamo che vengano messe in atto tutte quelle disposizioni necessarie per far sì che il nuovo anno scolastico possa cominciare senza tanti problemi. I comuni devono fare in modo di soddisfare le richieste dei presidi che chiedono altri locali per attuare quel distanziamento necessario. Le classi pollaio non sono più possibili”.

Tra poco più di un mese Agrigento andrà al voto. Cosa prevede e soprattutto cosa dovrà fare il nuovo sindaco?

“Noi non ci schieriamo con nessuno. La valutazione sull’amministrazione comunale uscente non è di certo positiva, andava fatto molto di più. Ma al di là di questo, chi andrà ad occupare la poltrona più alta di Palazzo dei Giganti, anche nel caso in cui dovesse essere lo stesso sindaco uscente Firetto, dovrà dare una svolta vera, non solo a parole come siamo abituati a sentire in ogni campagna elettorale. La città non può più attendere. Penso al piano regolatore generale di cui nessun candidato parla, malgrado sia il volano indispensabile per il riscatto; penso, inoltre, al piano del recupero del centro storico e alla sistemazione di tutte le strade visto che la maggior parte è ridotta ad un colabrodo. Insomma, bisogna cambiare letteralmente registro. Occorre creare lavoro ed occupazione, non possiamo assistere impotenti alla fuga dei giovani. In questa terra, malgrado le difficoltà e le contraddizioni, ci sono le premesse per un riscatto socio-economico. Ma il conducente deve essere determinato, deve sapere anche rischiare e risultare anche impopolare, in alcune situazioni, ma se alla fine porta a casa il risultato la gente farà presto ad applaudirne i meriti. Ai candidati diciamo: meno slogan e più fatti. “

Lampedusa scoppia sul fronte migratorio. I vigili del fuoco chiedono più uomini per fronteggiare l’emergenza. Inoltre, voi della Uil vi state battendo per la costruzione proprio della nuova caserma degli stessi vigili. Perché tutto appare fermo?

“Intanto, mi preme sottolineare che rinforzare l’organico è necessario, visti i numerosi arrivi. Con sole tre unità non si può far granché. Per quel che riguarda la costruzione della nuova caserma, siamo amareggiati e delusi per il comportamento del Sindaco Martello. C’è la volontà del Dipartimento, ci sono i fondi, ma, malgrado le promesse, il primo cittadino non riesce ancora a reperire l’area necessaria. Per settembre siamo pronti a tornare alla carica con una serie di azioni di protesta. Non è possibile perdere un’occasione del genere”.

Grazie segretario provinciale e buon scorcio di vacanze.

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