Ieri è morta Astrud Gilberto, ecco la storia di \”The girl from Ipanema\”, la canzone che l\’ha resa celebre

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Classe 1940, nata a Salvador di Bahia, Astrud Gilberto è stata una famosissima cantante brasiliana. Al secolo Astrud Evangelina Weinert, aveva cambiato il cognome dopo essersi sposata con il famoso cantante e chitarrista Joao Gilberto. Nel 1963, suo marito doveva registrare un disco insieme al sassofinista statunitense Stan Getz, e lei lo accompagnò. Durante la registrazione il produttore Creed Taylor propose di fare una versione di “Garota de Ipanema” cantata in parte in portoghese e in parte in inglese, con l’obiettivo di farla conoscere il pezzo ormai celebre anche al pubblico statunitenseTaylor fece cantare le parti in portoghese a Joao Gilberto e quelle in inglese alla moglie Astrud, che non aveva esperienze nel canto, ma era l’unica in sala di registrazione a conoscere bene l’inglese. Nella versione di Astrud Gilberto e Stan Getz la canzone vinse il Grammy Awards nel 1965. Da lì partì la sua carriera di raffinata cantante jazz e di bossa.

Ma la storia di quella famosissima canzone, nacque tempo prima. La storia di quella canzone altro non è che la storia di una amicizia, di due amici di Rio De Janeiro, di due amici musicisti, poeti, compositori che avevano l\’abitudine di incontrarsi tutti i giorni in un bar di Ipanema, il bar Veloso.
Erano gli inizi degli anni \’60, loro erano Antonio Carlos Jobim (uno dei più grandi geni musicali del Brasile) e Vinìcius de Moraes, poeta e compositore eternamente innamorato.
Quasi tutti i giorni, diretta alla spiaggia, passava davanti al tavolino del bar Veloso una bellissima ragazza, che per i due amici era una visione celestiale, e quella visione ispirò la famosa canzone \”Garota di Ipanema\” (La ragazza di Ipanema). La leggenda racconta che l\’ispirazione fu così fulminea che Vinicius prese un tovagliolino di carta e scrisse le parole e contemporaneamente Jobim ne accennò la melodia. La canzone è nata lì, nel 1962 davanti alla birra alla spina (Cerveza gelata con la schiuma) che Jobim ordinava, e al wisky con giacchio ed acqua minerale. Dall\’innocente  turbamento platonico verso la ragazza sconosciuta, da quella visione abbagliante della giovinezza quasi inconsapevole, nacque la canzone quella che poi divenne la bandiera della musica brasiliana nel mondo. Canzone che vanta quasi 600 versioni diverse (Caetano Veloso, Joao Gilberto, Gal Costa, Elis Regina, Frank Sinatra, Stan Getz, Madonna, Cher, Ella Fitsgerald ecc)
Garota di Ipanema, vinse anche il Grammy Awards nel 1965 e la prima volta che fu suonata in pubblico fu proprio in un bar, il 9 agosto del 1962, al Night Club di Copacabana e fu costituito da un trio formidabile, ossia i due autori e il vate della bossanova Joao Gilberto.
I tre la introdussero con un siparietto musicale che poi passò alla storia:

Tom (Jobim) e se tu adesso ci cantassi una canzone che possa rivelarci cos\’è l\’amore?

Vedi – diceva Jobim – io non lo saprei fare senza Vinicius con la sua poesia.

Rispondeva Vinicius: perché si possa realizzare questa canzone, magari ci fosse Joao a cantarla! Joao rispondeva: e chi sono io senza di voi, il meglio sarebbe cantarla tutti e tre insieme.

E così cominciavano a cantare:

Guarda che cosa bella,
così piena di grazia,
la ragazza che viene e che passa,
nel suo dolce dondolio
mentre va verso il male.
Ragazza dal corpo dorato
dal sole di Ipanema, i
l tuo ondeggiare è
più che un poema,
è la cosa più bella che
abbia visto passare.
Ah … perché è tutto così triste,
perché sono così solo,
quanta bellezza che esiste …
ah se solo sapesse
che quanto passa tutto il mondo
si riempie di grazia e diventa più bello. 

Un invito alla contemplazione della bellezza, la giovinezza che viene passa e se ne va.
Prima lo stupore, poi la riflessione circa la solitudine.
Nel verbo passare c\’è la chiave poetica del brano.
Il passare della giovinezza che appunto \”passa\”, come la ragazza che passa e consola e benedice con la sua bellezza.
Quando questa canzone fu lanciata da diverse case discografiche compresa l\’americana Verve, tutti si domandarono chi fosse questa ragazza e la stessa esistesse per davvero. Molte ragazze dichiararono di essere loro \”La ragazza di Ipanema\”, ma fu Vinicio de Moraes, che nel 1975 fece un annuncio ufficiale, dichiarando che la vera ragazza di Ipanema era Elò, e loro la vedevano tutti i giorni passare davanti al bar Veloso e il suo ondeggiare era quasi in samba. Lei era il paradigma di un fiore carioca in procinto di sbocciare, ma porta verso il mare la giovinezza che prima o poi sfiorisce.
Quel bar adesso si chiama \”La garota di Ipanema\”.
La via Montenero ora si chiama \”via Vinicio De Moraes\”.
Elò divenne famosa, ma la famiglia non le permise mai di partecipare a trasmissioni o film.

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