“Hydortecne infiltrata per contagio da Girgenti Acque”

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Ecco le ragioni per le quali la Prefettura di Agrigento ha imposto l’interdittiva antimafia anche a carico della Hydortecne, società controllata da Girgenti Acque.

Il testo della certificazione antimafia interdittiva emessa dalla Prefettura di Agrigento a carico della società Hydortecne srl conferma che la stessa Prefettura ha ritenuto che la Hydortecne e la Girgenti Acque siano “due società legate alla medesima compagine proprietaria a carico della quale, lo scorso 16 novembre 2018, sono stati accertati i presupposti dell’interdittiva antimafia”. “Pertanto – scrive la Prefettura – alla luce delle risultanze emerse si deve ritenere altamente probabile che il tentativo di infiltrazione evidenziato a carico di Girgenti Acque sia trasmesso per contagio a Hydortecne, attesa la dimostrata contiguità tra le due società”. La Prefettura di Agrigento rileva che ricorre una sorta di clonazione tra Hydortecne e Girgenti Acque, già gravata dall’interdittiva antimafia, e che, in ragione di ciò, non sarebbe necessario ricercare in Hydortecne altri e diversi indicatori di permeabilità a condizionamenti mafiosi. E’ sufficiente che sia stata accertata tale clonazione per adottare l’interdittiva. Tuttavia le indagini compiute hanno riscontrato la volontà della società “madre”, quindi Girgenti Acque, a perseguire finalità illecite attraverso la filiazione della società “figlia”, ovvero Hydortecne. E la Prefettura di Agrigento non dubita che, proprio al fine di perseguire tali fini illeciti e in modo funzionale ad essi, sia stata costituita la nuova società Hydortecne, che ancora la Prefettura riconosce come “lo strumento principale di drenaggio delle risorse utilizzabili nell’espletamento del pubblico servizio gestito da Girgenti Acque, in contrasto, per molti aspetti, ai principi della concessione”. E la Prefettura sottolinea, a rafforzamento della tesi della contiguità tra Girgenti Acque e Hydortecne, che “di fatto, molte attività sono espletate dal personale delle due società in modo integrato e spesso indistinguibile, per operatività svolta negli stessi luoghi, con gli stessi scopi ed i medesimi effetti”. Inoltre “le due aziende, consapevoli della eccedenza del personale complessivamente in forze alle due compagini sociali, hanno avviato nel 2018 un procedimento congiunto di licenziamento basato sulla redazione di elenchi ufficiali che hanno accolto tutti i lavoratori, senza distinzione di provenienza, ed a cui sono conseguiti, nell’agosto 2018, 31 licenziamenti, di cui 9 riferibili a Girgenti Acque e 22 alla controllata Hydortecne”. La Prefettura di Agrigento, in ragione delle attività svolte da Hydortecne nell’ambito del servizio idrico integrato, ha inteso garantire la continuità delle funzioni e dei servizi indifferibili, a tutela di diritti fondamentali ed anche dei livelli occupazionali, tramite la gestione straordinaria e temporanea della società.

 Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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