“Coronavirus”, aggiornamento, rientri e prevenzione

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L’aggiornamento dei casi coronavirus in Sicilia. L’intervento dell’assessore Razza: “Sono già 19mila i rientri registrati”. A lavoro per l’aumento dei posti letto.


Sono 62 i casi di coronavirus in Sicilia, e l’aggiornamento è, purtroppo, sempre in evoluzione all’aumento anche se assai contenuto rispetto ad altre regioni di Italia. Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento, ovvero i Policlinici di Palermo e Catania, hanno analizzato 955 tamponi, di cui 881 negativi e 12 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 62 campioni, di cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania). Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 41 sono in isolamento domiciliare e 2 sono guariti. Nel frattempo, a fronte dell’emergenza coronavirus, in Sicilia incombe la necessità di reperire il più possibile altri posti letto. In ragione di ciò si è svolta una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al Palazzo del Governo a Catania, convocato dal prefetto Claudio Sammartino. E a margine del tavolo, l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, ha affermato: “Per la Regione Siciliana è indispensabile proseguire nell’opera di reperimento di posti letto, come stiamo facendo, e di realizzazione di ulteriori terapie intensive, come si sta verificando in questi giorni. Siamo forti dell’esperienza delle Regioni del Nord, e abbiamo dei giorni di ritardo nella crescita del fenomeno rispetto a loro che ci permette di preparare meglio le strutture. Ci sono oltre 19mila siciliani rientrati nell’Isola che si sono registrati sul sito messo a disposizione dalla Regione. E’ il segno che si è colta la consapevolezza e l’importanza di fare sapere che si è sul territorio, e mi attendo comportamenti conseguenti. Questa è una situazione che impegna i cittadini in prima persona, e non soltanto le istituzioni. E sono i cittadini che, in maniera ordinata e disciplinata, devono rispettare le regole e le disposizioni che arrivano dalle Istituzioni. Occorre l’impegno collettivo di tutta la società per arginare il fenomeno del contagio che può essere rallentato”- conclude Razza. Ed a proposito di regole e disposizioni delle Istituzioni, la Regione Sicilia ha appena lanciato un altro messaggio di sensibilizzazione, pubblicato, tra l’altro, sulla copertina della pagina Facebook del presidente della Regione, Nello Musumeci. E si legge: “Io resto a casa. Evitiamo i contatti per evitare i contagi. Condividi la responsabilità. Rispetta le regole”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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