Comandante Carabinieri senza alloggio di servizio, sarà risarcito

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Un comandante dell’Arma dei Carabinieri, in servizio alla Compagnia di Canicattì, pur avendo diritto all’assegnazione a titolo gratuito dell’alloggio di servizio, è stato costretto ad agire in giudizio, tramite gli avvocati Girolamo Rubino e Santo Botta, per ottenere l’accertamento del danno subito in ragione del ritardo nell’assegnazione dell’alloggio fuori caserma spettante al militare in quanto comandante di stazione, ottenuto solo 8 anni dopo la richiesta. Si è costituito in giudizio il Ministero della Difesa, rappresentato e difeso dall’avvocatura dello Stato, escludendo ogni forma di responsabilità imputabile per il ritardo nell’assegnazione dell’alloggio e insistendo, in ogni caso, per il rigetto del ricorso. Il Tar ha accolto le tesi difensive degli avvocati Girolamo Rubino e Santo Botta, e ha condannato l’Arma dei Carabinieri a risarcire al carabiniere il danno dallo stesso subito, nella misura dei costi da lui sopportati per il reperimento di una sistemazione abitativa alternativa, oltre a rimborsare allo stesso le spese del giudizio.

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