Cimitero Rotoli, Lagalla: \”Da oggi in poi nessuna bara finirà nei tendoni\”

Condividi

di Dorotea Rizzo

Ormai da tempo, all’interno delle tensostrutture del cimitero di \”Santa Maria dei Rotoli\”, a Palermo, in assenza di loculi disponibili, si   sono accatastate   centinaia di bare in attesa di trovare una degna sepoltura. Uno scenario raccapricciante per i familiari dei defunti e per chi si reca al cimitero a portare un fiore sulla tomba dei propri cari   e si trova a dovere osservare   un’immagine difficile da dimenticare. Le fotografie delle bare accatastate, tra l’altro, hanno fatto il giro del mondo suscitando sdegno e   indignazione.

Da oggi le bare che giungono al cimitero di \”Santa Maria dei Rotoli\”, a Palermo, non finiscono più in deposito; i tendoni adesso sono senza bare.

\”Il risultato è stato raggiunto anche grazie all\’intervento dello Stato che ha permesso, attraverso la gestione commissariale, di snellire burocrazie e tempi – ha affermato soddisfatto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha visitato il camposanto – noi abbiamo sostituito i vertici dell\’ufficio e cambiato la direzione di tutti i cimiteri. Entro la fine dell\’anno ci saranno anche l\’ampliamento del cimitero di Santa Maria di Gesù e i miglioramenti di quello dei Cappuccini. Realizzare un nuovo camposanto è una prospettiva che prendiamo in considerazione ma in un\’ottica intercomunale. Entro l\’estate tornerà in funzione il forno crematorio dei Rotoli ma è in fase avanzata il progetto di realizzazione di un nuovo impianto. Negli ultimi mesi abbiamo usufruito di una convenzione con il forno crematorio di Misterbianco\”.

Per Lagalla è tempo di bilanci su una delle emergenze che ha trovato al suo insediamento. \”Siamo al trenta-quaranta per cento del nostro percorso – aggiunge – contiamo di restituire il camposanto, alla sua piena funzionalità, entro l\’anno\”. Ai Rotoli era presente anche l\’assessore ai Cimiteri Salvatore Orlando: \”I tendoni hanno ospitato fino a 900 bare. Abbiamo cominciato ad inumare a settembre. Da gennaio ad ora abbiamo accelerato. In media vengono portate a termine venti inumazioni al giorno. Nel deposito restano 620 bare. Abbiamo riorganizzato la struttura grazie anche all\’impegno della nuova dirigenza, dei dipendenti comunali e della Reset\”.

Se la civiltà di un popolo si misura dalle condizioni in cui versano i cimiteri, l’immagine della città di Palermo, e non solo, della intera Sicilia ne è uscita comunque   massacrata e distrutta per la mancanza di rispetto nei confronti dei propri defunti, accatastati come fossero dei pacchi in un deposito squallido e maleodorante a causa   dei liquami fuoriusciti dalle bare . La situazione è adesso in via di miglioramento ma nulla può cancellare quelle terribili immagini che ci porteremo dentro per tutta la nostra esistenza.

Notizie correlate

Leave a Comment