Caso B&b chiuso ad Agrigento per degrado, Cantone: “Che amarezza”

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Il presidente dell’Abba, l’associazione Bed and breakfast di Agrigento, Carmelo Cantone, interviene a seguito della ribalta mediatica che ha interessato gestore di un Bed and breakfast nel centro storico di Agrigento, costretto a chiudere la propria struttura ricettiva a causa del degrado circostante, nella zona Ravanusella, in via Vallicaldi. Carmelo Cantone afferma: “Esprimo amarezza e grande preoccupazione per l’attuale condizione in cui versano alcune parti del centro storico e dei relativi danni che ne derivano. Conoscevamo perfettamente questa situazione in quanto la titolare della struttura in causa, unitamente ad altri Bed and breakfast limitrofi, ci avevano più volte mostrato le terribili recensioni ricevute dagli ospiti che interrompevano bruscamente la vacanza, sia per la paura di frequentarlo che per l’insostenibilità del luogo a pochi metri dalla via Atenea, tra spazzatura, case cadenti e spaccio di stupefacenti in pieno giorno. Nonostante avessimo più volte segnalato e richiesto interventi particolari per la bonifica di quel luogo, dopo quanto accaduto non ci resta che constatare tristemente che i bisogni dei cittadini non vengono tenuti nella giusta considerazione. E’ sotto gli occhi di tutti che l’Amministrazione comunale, in centro storico, non riesce ad organizzare un servizio di raccolta proporzionato alle esigenze della città, che ricordiamo, paga un servizio in misura esagerata. Ma quel che più infastidisce è la costante ostentazione di uno ‘straordinario processo di crescita della città’ (?) . In più occasioni Agrigento viene presentata come una città “virtuosa”, addirittura “modello per la Sicilia”. Alla luce di ciò che vediamo, non osiamo immaginare allora come si vive nelle altre città dell’Isola. A fronte di un pernottamento medio nei B&B di un giorno e mezzo, per ottenere il quale facciamo sforzi immani, invece di produrre una più qualificata offerta turistica, la città risponde con un senso di abbandono: montagne di rifiuti e mancati controlli che portano ad un degrado che aumenta quotidianamente, e porta purtroppo ai risultati che ahimè leggiamo in queste ore. Esprimiamo solidarietà ai colleghi di quella zona, che hanno investito sulla propria pelle, cercando invano di riqualificarla, per garantire ai propri figli un futuro decoroso nella nostra terra”.

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