Lo scorso 24 febbraio il Tar, il Tribunale amministrativo regionale, ha respinto il ricorso presentato dalla società Girgenti Acque contro l’interdittiva antimafia imposta dal prefetto di Agrigento, Dario Caputo, lo scorso 19 novembre 2018. Il ricorso, in tale fase iniziale, è stato finalizzato ad ottenere la sospensione del provvedimento, in ragione di asserite contingenze urgenti e preminenti, in attesa poi che i giudici amministrativi si pronuncino nel merito valutando la fondatezza, o meno, dell’interdittiva antimafia che ha provocato, tra l’altro, le dimissioni del presidente del consiglio di amministrazione, Marco Campione, e il commissariamento della società. Ebbene, il Tar non ha ravvisato come determinanti e incombenti le ragioni della sospensiva, e ha non ha sospeso il provvedimento impugnato. Adesso la famiglia Campione ha proposto ricorso, ancora per la sospensiva, all’organo amministrativo di secondo grado, il Consiglio di giustizia amministrativa. Al Cga i Campione hanno presentato istanza di riforma del pronunciamento del Tar, quindi in riferimento al no alla sospensione e alla conseguente revoca del commissariamento. Inoltre, al Cga chiedono nel frattempo che sia stabilita a breve la data dell’udienza di merito innanzi al Tar.
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