Il sindaco Orlando si ritiene responsabile e chiede scusa alla città per i danni della bomba d’acqua, ma accusa Regione e Protezione civile.
Dopo il nubifragio che si è abbattuto disastrosamente su Palermo, il sindaco Leoluca Orlando contrattacca. Le sue parole: “ Chiederemo che si apra un’inchiesta della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti”. Non vi sono state vittime e feriti. Bene. Per fortuna. Orlando però punta il dito contro la Regione che lo ha spogliato delle competenze per il dissesto idrogeologico. E contro la Protezione civile che non ha lanciato l’allerta meteo. Le sue parole: “Il Comune di Palermo non ha nessuna competenza perché dal 2014 è stata avviata una progressiva spoliazione delle competenze comunali. Inoltre, per quanto riguarda gli interventi fognari, nel 2014 erano pronti i progetti per gli interventi che riguardavano alcune opere, ma la Regione non ha disposto il decreto di finanziamento. Chiederò un incontro al più presto con il governo nazionale ed il governo regionale che hanno avocato a sé da 6 anni le competenze in questa materia per chiedere conto e ragione del perché le opere non sono state fatte. L’ho chiesto più volte in questi anni. Ho anche fatto una denuncia nel 2015 alla Procura della Corte dei Conti ritenendo illegittimo questo commissariamento per il dissesto idrogeologico. Quanto accaduto dimostra l’inefficienza dei commissari che usano il titolo di commissario per mettersi il biglietto da visita”. Poi Orlando interviene sull’allerta meteo. Le sue parole: “Siamo stati in presenza di una precipitazione assolutamente straordinaria, oltre un metro di acqua in due ore scarse, che sono credo quasi quanto si registra in un anno a Palermo. Una vera e propria bomba d’acqua senza che vi fosse, come dovrebbe avvenire normalmente, un’allerta. Anzi, alle ore 16.25 la Protezione civile regionale comunicava segnale verde in miglioramento. Voi sapete che in ragione di quello che indica la Protezione civile regionale scatta un Piano che impone alcuni adempimenti a carico dei soggetti di riferimento, che sono le Forze dell’Ordine, la Polizia municipale, l’Amministrazione comunale e l’Amap. Questo non è scattato perché l’allarme ce lo siamo dati da soli, nel senso che, di fronte a questa precipitazione atmosferica assolutamente inaudita, c’è stata l’allerta immediata che si è organizzata ovviamente non in maniera preventiva, adeguata così come sarebbe stato se l’allarme fosse avvenuto. Si tratta di una comunicazione che non c’è stata”. Sono responsabili solo gli altri? “No – risponde il sindaco – il responsabile è il sindaco della città e io rispondo di fronte ai cittadini per i disagi che hanno subito. E chiedo scusa”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)