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Sono presenti ad Agrigento da almeno un mese e tutti ci siamo accorti di loro ma nessuno cerca di aiutarli.

E’ una coppia, possibilmente non italiana, che come detto da almeno un mese girovaga senza fissa dimora nel centro di Agrigento.

Il loro tratto di strada va da Piazza Vittorio Emanuele fino a piazzetta Vadalà dove insorge il ristorante Pititto.

Li hanno fatto il loro giaciglio notturno; ed infatti chi si alza nelle prime ore del giorno può notare che la coppia è li, in pianta stabile, per passare le ore notturne nel “migliore” dei modi. Entrambi con giubbotti stracciati ma pesantissimi, durante le ore giornaliere fanno quelle poche decine di metri per poi tornare indietro.

Possiamo aiutarli? Oppure visto che il loro colore della pelle non è scuro e quindi possono rimanere abbandonati a se stessi?

E’ stato presentato a Siculiana il progetto Sicani Rural Lab 2023. Obiettivo dello stesso è lo sviluppo dello studio e  dell’analisi del tessuto imprenditoriale locale al fine di attivare nuove opportunità di crescita e di sviluppo sociale. La prima riunione è servita per raccogliere ulteriori idee e proposte propedeutiche all’implementazione della Strategia Sicani 2030 per la programmazione   2021/2027. All’evento hanno preso parte il sindaco di Siculiana Giuseppe Zambito e il presidente del Gal Sicani Salvatore Sanzeri. IL progetto è stato illustrato dal presidente Gal Sicani Angelo Palameghi. Sono intervenuti, tra gli altri, Maurizio Carta, Barbara Lino e Daniele Ronsisvalle dell’ Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Architettura  (Presentazione dell’Azione Operativa 1 Strategia Sicani Future Living La), Epifania Lo Presti e Fabrizio Cacciatore (Azione Operativa 2 Leadership, Coaching and community catalysts), Antonio Palumbo Piccionello dell’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche ( Azione Operativa 3 Sicani Circular Economy Lab), Lucio Tambuzzo del Circuito Castelli e Borghi Medioevali (Azione Operativa 4 Innovation Living Lab – Siculiana), Emanuele Messina (Living Lab: uno spazio per co-progettare lo sviluppo del territorio) e infine Francesco Ferla (Programma di Living Lab Siculiana per la co-creazione dei prodotti AR/VR del territorio).

“Siamo profondamente addolorati per la tragica scomparsa di Marisa Leo, vittima dell’ennesimo femminicidio, e ci stringiamo ai familiari e ai colleghi della cooperativa Cantine Colomba Bianca di Mazara che hanno potuto apprezzarne le capacità professionali, l’impegno contro la violenza sulle donne, l’affettuosa dedizione alla figlia”.

A dirlo, a nome di tutti i cooperatori di Legacoop, sono il Presidente nazionale Simone Gamberini, Annalisa Casino, Presidente della Commissione Pari Opportunità, Sara Guidelli, Direttrice di Legacoop Agroalimentare, e Filippo Parrino, Presidente di Legacoop Sicilia.

“Il nome di Marisa Leo -proseguono- si aggiunge, purtroppo, alla lista di una strage infinita, che con un ritmo tragicamente costante insanguina il nostro paese. Il femminicidio è la forma più visibile ed efferata di un fenomeno, la violenza sulle donne, che il Presidente della Repubblica ha giustamente definito un’intollerabile barbarie sociale. Per sconfiggerlo non bastano misure, spesso tardive e inefficaci, di repressione nei confronti dei carnefici. È necessario, raccogliendo la sollecitazione espressa dal Presidente Mattarella, un’azione concreta e costante di prevenzione, insieme con un investimento sull’educazione, a partire dalle scuole, ed un impegno, a partire dalle famiglie, per contrastare e cambiare radicalmente una cultura discriminatoria che ostacola la parità di genere ed il riconoscimento e il rispetto dei diritti delle donne”.

“Come associazione di cooperative -sottolineano- siamo impegnati in prima linea in azioni di contrasto e prevenzione contro la violenza di genere, anche attraverso servizi di ascolto, supporto ed inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. La nostra esperienza ci rafforza nella convinzione della necessità di un cambio di passo. Non basta rafforzare il codice rosso. Servono interventi multidimensionali, più risorse, ad esempio quelle da destinare ai centri antiviolenza e alla loro diffusione, e la realizzazione di strumenti operativi adeguati, rafforzando le misure di accompagnamento all’autonomia sociale ed economica post violenza e quelle a favore dei minori vittime di violenza assistita”.

Divieto di vendita bevande alcoliche da parte degli esercizi pubblici insistenti nella zona dello Stadio Esseneto in occasione delle gare di calcio in programma per la stagione calcistica 2023/2024, campionato serie D della SSD Akragas
O.S. 91/2023
Divieto assoluto di vendere e somministrare bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, come misura precauzionale per evitare episodi criminosi, risse e disordini a cautela della pubblica incolumità, agli esercenti pubblici insistenti nella zona dello “Stadio Esseneto”, dalle ore 14,00 alle ore 18,00 di tutte le giornate di campionato di Serie D della SSD Akragas e per la stagione calcistica 2023/2024;
Di estendere il divieto di cui sopra, anche agli esercizi temporanei di somministrazione, allestiti in occasione della manifestazione di che trattasi

A Menfi i Carabinieri hanno arrestato un evasore incallito. Si tratta di Patrizio Cammarata, 59 anni. E negli ultimi due mesi è stato già arrestato quattro volte per evasione dai domiciliari. Adesso è stato sorpreso dai militari in via della Vittoria. E’ ristretto a domicilio per scontare due anni di reclusione per avere accusato falsamente un compaesano di essere l’autore dell’omicidio di Giuseppe Chillà, ucciso a Menfi nel 1994. Cammarata, difeso dall’avvocato Enrico Di Benedetto, avrebbe successivamente ritrattato le accuse.

Il pubblico ministero di Agrigento, Cecilia Baravelli, ha disposto l’autopsia sulla salma dell’uomo di 47 anni che al mattino di domenica scorsa si è accasciato a terra ed è morto in casa, dove lo ha trovato la madre. Il medico legale, che ha compiuto una prima ispezione cadaverica, ha escluso la morte violenta. L’autopsia sarà eseguita dal medico legale Alberto Alongi all’ospedale di Agrigento perché in casa dell’uomo sono stati rinvenuti dei flaconi di metadone. Si procede per omicidio colposo a carico di ignoti.

Il deputato nazionale, Calogero Pisano, è stato nominato componente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari, istituita nel 1997 con il compito di approfondire gli illeciti nel ciclo dei rifiuti, e sulle organizzazioni criminali a essi connesse. E non solo: tra i vari compiti che i Commissari dovranno assolvere, infatti, figurano anche la verifica di eventuali illeciti nel settore agricolo e agroalimentare, la verifica di eventuali illeciti legati alla gestione dei cosiddetti rifiuti emergenti (come pannelli fotovoltaici, pale eoliche, etc.), nella gestione del servizio idrico integrato per quel che attiene alla gestione degli impianti di depurazione delle acque, della pubblica amministrazione e dei soggetti pubblici o privati operanti nella gestione del ciclo dei rifiuti (anche in riferimento alla destinazione e all’utilizzo dei fondi previsti dal PNRR e alle modalità di gestione dei servizi di smaltimento da parte degli enti locali e ai relativi sistemi di affidamento).
Pisano, già Segretario della XV Commissione parlamentare “Politiche dell’Unione europea”, commenta: “E’ motivo di grande orgoglio essere stato chiamato a far parte di questa prestigiosa Commissione bicamerale. Ringrazio il Presidente della Camera, on. Lorenzo Fontana, per avermi nominato e il capogruppo del mio gruppo parlamentare, on. Maurizio Lupi, e tutti i capigruppo dei gruppi parlamentari di maggioranza, per avere indicato il mio nome per un ruolo così importante”.

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Termini Imerese, Gregorio Balsamo, a conclusione del giudizio abbreviato, ha condannato, per detenzione di droga a fine di spaccio, Marco Ferraro, 26 anni, di Ribera, a 8 mesi di reclusione, e Ajmen Mahjoub, 29 anni, tunisino residente a Sciacca, ad 1 anno. I due sono stati arrestati lo scorso 10 marzo dalla Polizia stradale nei pressi dello svincolo di Buonfornello, in provincia di Palermo, perché sorpresi a bordo di un’automobile in possesso di 20 grammi di cocaina e 11 grammi di eroina nascosti nel passaruota posteriore. Il pubblico ministero ha proposto severe condanne: 6 anni per Mahjoub e 4 anni per Ferraro. Il tribunale ha invece accolto parzialmente la tesi dei difensori, gli avvocati Fabio Inglima Modica e Giovanni Forte, classificando il reato come di lieve entità.

Il governo Meloni ha stanziato 45 milioni di euro a favore di Lampedusa per opere di manutenzione straordinaria, urbanizzazione primaria, impianti di depurazione, nuovi edifici pubblici e riqualificazione degli edifici presenti. E poi altre opere di interesse strategico, come un deposito di stoccaggio di carburante ad usi civili (utile al fabbisogno locale e alle forze di polizia), una strada urbana per assicurare il collegamento tra le banchine portuali, hotspot per i migranti e smaltimento delle barche utilizzate per le traversate. In proposito, il ministro per la Protezione civile e le politiche del Mare, Nello Musumeci, commenta: “L’attenzione del governo verso le isole minori trova la sua prima concreta attuazione nel decreto legge in favore di Lampedusa, un lembo di terra europea di grande interesse strategico. E’ una prima misura compensativa di fronte alle problematiche ed ai disagi sofferti dall’Isola per il fenomeno migratorio”.