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Alla scoperta di una Sciacca poco conosciuta, un groviglio stratificato di vicoli e quartieri: sarà questo il terzo ed ultimo weekend delle Vie dei Tesori a Sciacca, che correrà dall’antica Cadda (la Giudecca) fino a San Leonardo dove è stato avviato un bellissimo progetto di rigenerazione urbana di quello che un tempo era il quartiere a luci rosse. Ma sarà anche un’occasione per camminare nei vicoli alla ricerca dei ceramisti, si visiteranno botteghe e laboratori per assistere alla lavorazione e, perché no, magari carpire qualche segreto di questi artigiani che spesso producono pezzi unici ricercati dai collezionisti. E se è la ceramica che amate, non potete perdere la scalinata a zigzag di mattonelle colorate nel quartiere dei marinai dove vi racconteranno la leggenda di Bettu Ammareddu, giovane che scopre casualmente il corallo… E che dire delle acque sulfuree che da sempre sgorgano alle pendici di monte Kronio? Si andrà fino alle acque Molinelli e da lì alle vecchie terme selinuntine.

Insomma, sabato e domenica ultime occasioni anche per entrare alla Badia Grande dove ci si affaccia dal vertiginoso matroneo; al Palazzo dei Gesuiti con quel tesoro nascosto che è la biblioteca storica, ogni volume qui è una magnifica ossessione di chi lo studia, la sfoglia con cura estrema; al Museo del Mare del complesso Fazello, che fu voluto dall’archeologo scomparso Sebastiano Tusa, e dove oggi sono esposte le opere di Franco Accursio Gulino dedicate all’isola Ferdinandea; all’antichissima San Nicolò La Latina dove un Crocifisso medievale fa innamorare e un’artista farà da guida; alla Chiesa del Purgatorio che un tempo era collegata con un “comunichino” al “ritiro” delle prostitute pentite; alla Chiesa dell’Itria, che ospita le tombe dei nobili avversari, Peralta e Luna; alla chiesa del Collegio dei Gesuiti dove vi troverete di fronte un bellissimo San Giovanni Battista attribuito al Domenichino.

Le foto in bianco e nero di una leggenda, l’aeroporto fantasma della Regia Aeronautica durante la Seconda guerra mondiale, perfettamente mimetizzata tra uliveti e pascoli: lo racconta la mostra documentaria curata da Nicola Virgilio al Collegio dei Gesuiti.

Alla casa Museo Scaglione c’è una collezione ottocentesca “di ambientazione”; e bisogna solo immaginare le grandi quantità di grano nelle Grotte del caricatore, le fosse-magazzino scavate nella roccia viva, collegate tramite cunicoli detti “cannoli“. Se il Museo del corallo Nocito è un racconto di storia artigiana di quattro generazioni, le collezioni preziose del Mudia, il Museo d’arte sacra, narrano la devozione saccense. Infine, uno sguardo alla città dall’ alto, per chiudere in bellezza anche questa edizione: si può gettare dai tetti della chiesa del Carmine o dalla torre campanaria di San Michele. Richiestissime le lezioni di yoga al tramonto al giardino Scandaglia, molto apprezzate le esperienze dedicate al mondo dell’olio. Tra le passeggiate in programma, quella di Nico Miraglia, ottantenne figlio di Accursio, sindacalista e presidente della prima Camera del Lavoro siciliana, ucciso dalla mafia nel 1947, farà rivivere le ultime ore di vita del padre.

Nei primi due weekend sono stati oltre 1500 i visitatori che hanno scelto Sciacca dove il festival è tornato per il sesto anno di seguito, con il supporto del Comune, del main sponsor UniCredit, in collaborazione con Poste Italiane e le numerose associazioni del territorio. Al fianco del festival principale, ecco il progetto satellite Terre dei Tesori: aprono cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura, trenta aziende siciliane  per la maggior parte di terza generazione, tutte da scoprire e visitare. Domenica sarà possibile visitare Sciacca anche da Palermo con i pullman AutoService, partenza alle 8 e rientro alle 17,30.

La Valle dei Templi com’era e com’è. Un percorso immersivo, indietro nel tempo, che consentirà ai visitatori di scoprire com’era in origine il Parco Archeologico. Una visita con audioguida, accompagnata da ricostruzioni virtuali della Valle dei Templi all’epoca del suo maggior splendore, il V secolo a.C.  Il progetto Valle dei Templi 3D è un vero e proprio viaggio nel tempo, reso possibile grazie ad un’ audio-video-guida che affianca al tradizionale percorso di visita, un’ esperienza visiva che permette di vedere i templi dell’antica Akragas ricostruiti in tutto il loro antico splendore.

“La Valle dei Templi diventa sempre più attrattiva, un unicum tra presente e passato per immergersi, attraverso la realtà virtuale, in un viaggio che l’ha vista protagonista della nostra storia – interviene l’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Paolo Scarpinato – . Un ulteriore tassello affinché Agrigento si faccia trovare pronta, in vista della sfida che l’attende come Capitale della cultura italiana nel 2025”.

E’ un progetto frutto della sinergia tra il Parco Valle dei Templi e CoopCulture – che gestisce i servizi aggiuntivi – con la collaborazione del CNR- Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione.

“La Valle dei Templi diventa sempre più accessibile a tutti, perché questo percorso consentirà di viverla andando indietro nel tempo, ascoltando storie e mondi lontani, scoprendo le architetture e le costruzioni originali, il tutto attraverso il proprio smartphone”, dice Roberto Sciarratta, direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi.

Dopo approfonditi studi,  sono stati realizzati modelli dei templi in tre dimensioni fedeli agli originali, non solo dal punto di vista delle forme architettoniche, ma anche nella resa verosimile dei materiali e degli apparati decorativi. La realtà virtuale ha assunto il felice ruolo di mediatore tra il mondo scientifico e quello del grande pubblico. “Agrigento nel 2025 sarà Capitale della cultura italiana e il Parco Archeologico si prepara ad accogliere turisti e visitatori rendendosi sempre più innovativa e accessibile a quanti vogliono scoprirlo. Grazie a Valle del templi 3D adulti e ragazzi potranno vivere un’esperienza in presa diretta della storia” aggiunge Letizia Casuccio direttore di CoopCulture.

Misurazioni e rilievi, inventariazione sistematica dei reperti, analisi delle fonti e testimonianze storiche, individuazione di sculture e elementi architettonici asportati nel corso dei secoli, colorazioni originarie: tutto questo viene restituito in immagini leggibili e facilmente comprensibili grazie alla realtà virtuale. Il visitatore avrà così la possibilità di “rivivere” la Valle dei Templi non come frutto della fantasia, ma come ricostruzione filologicamente valida. Valle dei Templi 3D diventa quindi uno strumento di potenziamento della visita: consiste in un’applicazione per smartphone, scaricabile da App Store e Play Store, che contiene “viste” di diversi templi e aree sacre ricostituite in 3D. La ricostruzione virtuale degli edifici a 360° a tutto schermo, sovrapponibile alla visione reale dei monumenti, produce uno straordinario effetto di potenziamento percettivo e un’immediata comprensione dell’aspetto originario dei templi, senza più sforzi di immaginazione da parte del visitatore. Inoltre, per permettere una migliore visione e ovviare ai problemi del riflesso della luce solare sullo schermo, nella biglietteria è possibile ritirare un parasole in cartone, leggero e portatile, creato appositamente per ospitare smartphone di vario genere e dimensione. Il prodotto Valle dei Templi 3D prevede un percorso di 2 ore circa ed è scandito da 11 punti di interesse con commenti audio e gallerie di immagini, 8 dei quali arricchiti da panorami in Virtual Reality a 360° della Valle. Il percorso parte da Porta Quinta, per passare poi dal Tempio dei Dioscuri e dal Santuario delle divinità Ctònie e proseguire lungo la via Sacra fino al Tempio di Giunone a cui sono dedicate due visioni in Virtual Reality. Il percorso è georeferenziato e scandito da una segnaletica presente in loco, realizzata con pietre di calcarenite, materiale che si accorda visivamente ai colori della pietra locale.

Il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento è uno dei luoghi più ricchi di fascino in Sicilia e un’area archeologica tra le più importanti del mondo, nonché Patrimonio dell’Umanità UNESCO fin dal 1997. La Valle è tra i siti archeologici meglio conservati della civiltà greca classica e corrisponde ai resti dell’antica Akragas, nucleo originario della moderna Agrigento. Adesso l’antica Valle dei Templi sarà ancora più “vicina” al pubblico grazie a questa speciale e immersiva visita.

Il percorso Valle in 3D al momento è disponibile in italiano e in inglese. L’utente interessato potrà scansionare il QR code presente sul cartello nella biglietteria di Porta V, che lo rimanderà sull’App Valle dei Templi. L’esperienza di visita costa 7,99 euro.

Il dottore Calogero Crapanzano, responsabile del Centro Salute mentale dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso, è stato momentaneamente trasferito in altra sede. La decisione è stata presa all’unanimità dall’azienda sanitaria provinciale di Agrigento per tutelare il giovane professionista che, nella notte tra domenica e lunedì, ha subito una intimidazione con scritte sui muri esterni dell’area destinata alla Salute mentale. Resta adesso da capire se si tratterà di una decisione definitiva o se più avanti il professionista tornerà a prestare servizio a Licata.

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, innanzi al giudice monocratico Manfredi Coffari, si è svolta un’altra udienza del processo frutto dell’inchiesta sulla disastrosa frana del costone al Viale della Vittoria il 5 marzo del 2014 con danni anche al sottostante “Palazzo Crea” e con il conseguente sgombero anche della farmacia di Paolo Minacori, che ha appena deposto in aula e tra l’altro ha affermato: “Ho subito un mancato guadagno di oltre mezzo milione di euro a cui si somma l’affitto del nuovo immobile della farmacia che ammonta ad oltre 3 mila euro al mese per 3 anni”.

La farmacia di Minacori fu trasferita temporaneamente alla fine del Viale della Vittoria, accanto alla villa Cavetta. E in proposito il consulente del farmacista, il commercialista Costantino Verbari, ha spiegato: “Il numero di clienti è calato nettamente anche perché i nuovi locali erano meno funzionali”.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto in informativa alla Camera sull’immigrazione. E si è soffermato in particolare su Lampedusa. E ha affermato: “A Lampedusa, isola la cui vocazione dovrebbe essere quella turistica, sono sbarcate, dall’inizio dell’anno al 6 ottobre, oltre 94mila persone pari a circa il 70% del totale delle persone arrivate in Italia via mare nel corso del 2023. Grazie allo sforzo del Ministero, della Prefettura di Agrigento, nonché il sacrificio di Polizia e altre forze dell’ordine, i trasferimenti funzionano alla perfezione. Da un’isola di circa 6.000 abitanti, posta al centro del Mediterraneo, abbiamo trasferito 64.051 persone nel solo periodo dall’1 giugno al 30 settembre. Nello stesso periodo è stata registrata una media di 1.214 presenze giornaliere, con un picco di 6.344 il 13 settembre. Tuttavia, l’impatto delle iniziative adottate per il potenziamento del dispositivo di trasferimento ha consentito già il 16 settembre di ridurre le presenze a 1.796 ospiti, ossia di 4.548 unità in sole 72 ore. L’andamento delle presenze nel mese di ottobre, con una media giornaliera diminuita a 256,8 unità, testimonia ulteriormente l’efficienza delle iniziative adottate che hanno consentito di contenere le presenze sempre entro il limite di 640 unità corrispondente all’attuale capienza del centro”.

Alle prime ore del mattino di oggi sono stati contati nel Centro d’accoglienza in contrada Imbriacola a Lampedusa 229 migranti, fra cui 4 minori non accompagnati. Ieri con i traghetti di linea per Porto Empedocle sono state trasferite complessivamente 333 persone. Su disposizione della Prefettura di Agrigento, altri 180 in partenza oggi con un volo aereo. L’ultimo sbarco a Lampedusa risale alle 2 della notte di ieri, quando sono approdati 44 tra egiziani, pakistani, siriani e palestinesi.

Delinquenti in azione. Sono entrati nel fondo agricolo di un professionista quarantacinquenne ed ha tagliato ben 30 piante di ulivo. E’ successo, nella notte fra venerdì e sabato, in contrada “Cappalunga” ad Aragona.

Lo ha scoperto lo stesso il proprietario del terreno. L’uomo ha formalizzato la denuncia, a carico di ignoti, ai carabinieri della locale Stazione. La Procura di Agrigento, notiziata del raid, ha aperto un fascicolo d’inchiesta.

Il danno provocato al 45enne non è stato quantificato e non è coperto da assicurazione. I militari dell’Arma stanno, adesso, cercando di risalire ai responsabili e stabilire in che contesto possa essere maturato il danneggiamento.

Nuovo incendio in via Damareta, nella zona a valle della centralissima via Esseneto, ad Agrigento. Si tratta del secondo rogo in un mese: nel primo episodio il fuoco era divampato all’interno di una fatiscente abitazione. Oggi, verso le 13, le fiamme di quasi certa natura dolosa hanno carbonizzato un’area trasformata a discarica abusiva a cielo aperto. Scattato l’allarme sul posto sono intervenute più squadre dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento, i poliziotti della sezione Volanti della Questura e i militari della Guardia di finanza. Sono state evacuate per precauzioni alcune abitazioni adiacenti.

Il Cartello Sociale della provincia di Agrigento partecipa alla manifestazione di sabato 21 ottobre, in piazza 4 novembre a Canicattì. Assicurando la propria partecipazione all’iniziativa, che ha come obiettivo le condizioni critiche in cui versa l’ospedale Barone Lombardo di Canicattì, i componenti del Cartello Sociale richiamano l’attenzione sulla situazione più generale in cui si trova il sistema sanitario pubblico in Sicilia. A tal proposito si stigmatizza quanto sta accadendo per le nomine dei manager delle Asp siciliane perché da queste dinamiche si evince quanto poco interessata sia la politica a migliorare la qualità dei servizi essenziali rispetto alle proprie esigenze di bottega. In tal senso si auspica una grande mobilitazione popolare per dare un segnale forte alle istituzioni competenti a cominciare dall’assessorato regionale alla salute.

In riferimento all’obiettivo di abbattimento delle liste d’attesa nella Sanità e di rendere più efficienti i servizi, l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha istituito un filo diretto con il cittadino per confermare telefonicamente gli appuntamenti. In particolare, gli operatori dell’Azienda telefoneranno all’assistito per avere conferma 4 giorni prima dell’appuntamento per le prestazioni con codice di priorità B, con 10 giorni d’anticipo per le visite specialistiche con codice D, 15 per gli esami strumentali con codice D, e 30 giorni per le prestazioni con priorità P. Se il cittadino conferma l’appuntamento e poi non si presenta, danneggiando di conseguenza gli altri utenti, potrà essere multato se non giustificherà documentalmente l’assenza entro 30 giorni. Anche il cittadino potrà disdire l’appuntamento rivolgendosi agli stessi uffici dove ha concordato l’appuntamento.