Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 26 di 2681
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 26)

E’ stato il regista più importante dell’intera provincia di Agrigento. Innovatore e precursore, è riuscito a portare ad Agrigento  la più avanzata tecnologia nel campo delle trasmissioni televisive. E’ stato il regista ufficiale di Teleacras e molte delle sue trasmissioni hanno avuto un successo straordinario, come ad esempio Opinioni di Lelio Castaldo.

Gianni Braccieri è stato anche il regista del premio nazionale Sipario D’Oro fino all’ultima edizione dello scorso agosto.

Un male che lo ha accompagnato per diverso tempo ha vinto la sua estrema volontà di lottare fino alla fine, in silenzio, nel suo mondo, senza disturbare nessuno, come era solito fare.

Da qualche giorno era ricoverato in un ospedale di Roma per eseguire una serie di accertamenti contro quel male che lo aveva già “disturbato” abbastanza. Sembra che nel corso del ricovero abbia contratto il Covid, ed è stata la fine.

L’ultimo suo post nella pagina di facebook è stato il 7 aprile scorso. Recitava testualmente: “Buona Pasqua a tutti”.

La redazione tutta di sicilia24h.it piange il valoroso amico e professionista.

A margine della presentazione del progetto Spendiamoli Insieme e le comunità migranti, l’Assessore ai servizi sociali di Agrigento Marco Vullo esprime soddisfazione sull’iniziativa che avrà risvolti positivi sul territorio.

Il progetto finanziato nell’ambito nel bando “Realizziamo il cambiamento con il Sud” con il sostegno della Fondazione Realizza il Cambiamento, Fondazione con il Sud e ActionAid International Italia E.T.S. rappresenta una iniziativa di respiro e prospettiva per i migranti nel processo di inclusione e integrazione attraverso un progetto che vede tre comuni : (Agrigento, Porto Empedocle e Realmonte) protagonisti di questo percorso virtuoso partendo dalla democrazia partecipata e dalla legge regionale 5/2014.

Un progetto “Spendiamoli Insieme” che mira a formare i cittadini e le comunità locali nei processi di inclusione e partecipazione attiva ai processi di democrazia partecipata, obiettivi che possono essere raggiunti sfruttando le risorse disponibili e il lavoro di rete tra Istituzioni, associazionismo e terzo settore.

Tra l’altro annuncio che a brevissimo porterò dopo l’approvazione in giunta il nuovo regolamento comunale sulla Democrazia Partecipata che confido in tempi rapidi sia discusso e approvato in consiglio dopo il passaggio nelle commissioni di merito.

Sono certo che ci sarà piena condivisione con il consiglio comunale per dare slancio e contenuti fattivi a uno strumento indispensabile e utile quale la democrazia partecipata e che vede il cittadino protagonista di processi di reale cambiamento.

Domani Favara ricorda i partigiani. Per l’occasione è stato organizzato dal sindaco Antonio Palumbo un dibattito (?) sul quale poter disquisire sull’anniversario della liberazione.

Dibattito? Non si direbbe. Un dibattito si ha quando esiste un confronto tra una forza di sinistra e una di destra. Se di dibattito dobbiamo parlare; altrimenti parliamo di un incontro che finirà tra l’essere bravi tutti i presenti e poi tanti di quei tarallucci e vino da sbellicarsi. Non hanno ancora confermato, ma nel “dibattito” è prevista anche la presenza di Antonio Gramsci e Vladimir Lenin.

Povera la signora Mignemi…

Sarà anticipato di un’ora, dalle 6 alle 5 del mattino, l’inizio del servizio di raccolta differenziata per domani 25 Aprile ad Agrigento.

La disposizione di servizio, comunicata dal Comune alle ditte, si è resa necessaria per garantire lo svuotamento lo smaltimento dei mastelli gialli contenenti la plastica.

Questo perchè, l’impianto Ecoface di Ravanusa dove viene conferita la plastica, ha dato la propria disponibilità al conferimento entro e non oltre le ore 12.

La raccolta di conseguenza deve avvenire a partire dalle 5 del mattino.

Alla luce di queste disposizioni, che valgono solo per la giornata festiva di martedì prossimo, anniversario della Liberazione, i cittadini dovranno lasciare i mastelli fuori dalle proprie abitazioni non oltre le 5 del mattino o preferibilmente la sera prima.

Immigrazione, emergenza senza tregua: si intensificano, come previsto, i flussi di migranti verso Lampedusa. Nelle ultime 24 ore, complici le condizioni meteo nuovamente favorevoli dopo quattro giorni di mare mosso, sono stati contati 21 sbarchi con 819 persone a terra. Lavoro straordinario per Guardia Costiera e di Finanza. 20 barche sono partite da Sfax in Tunisia. Un’altra da Chebba. I viaggiatori provengono da Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Mali, Senegal, Sierra Leone, Nigeria, Burkina Faso e anche Sudan, teatro dell’attuale sanguinoso conflitto militare.

Gaetano Aronica dirige L’Onorevole di Leonardo Sciascia, in scena al Teatro Luigi Pirandello di Agrigento, sabato 6 ( alle 20,30 ) e domenica 7 maggio ( alle 17,30).
Con Gaetano Aronica nel ruolo del professor Frangipane, Roberto Maria Iannone (Mons. Barbarino), Pippo Crapanzano (don Giovannino Scimemi) e la compagnia del Teatro Pirandello, lo spettacolo, prodotto dalla Fondazione Teatro Luigi Pirandello, chiude la fortunata stagione di prosa diretta da Francesco Bellomo.
L’Onorevole narra la vicenda di un modesto professore di liceo “benedetto” da una repentina elezione al Parlamento e poi da una lunga carriera politica fatta di meschinità e menzogne, intrighi e compromessi, cedimenti e tradimenti pubblici e privati. L’Onorevole è uno dei pochissimi testi teatrali di Sciascia. L’autore avverte subito che si è divertito a scriverlo nei caldi giorni d’estate, in campagna. E che non ha intenzione di rivedere il testo, legato a quella distrazione, a quel momento. In effetti L’Onorevole ruba attimi, è fulmineo nei cambiamenti, caustico nel definire il potere. Ne è nato uno spettacolo pieno di fantasia , di invenzioni. La sua struttura ha permesso di creare personaggi originalissimi, situazioni in cui la tensione è scandita dall’imprevedibilità dei fatti. C’è un cambiamento delle cose e degli uomini, non solo del protagonista, ma di tutto il mondo intorno a lui, o che lui vede cambiato per come lo proietta a se stesso.


Così il regista Gaetano Aronica: “L’Onorevole racconta l’Italia del dopoguerra e del boom economico, attraverso i mutamenti di una società che in fondo si vede bene solo sempre uguale a se stessa. E che dunque soffre nei momenti in cui dovrebbe avere il coraggio di cambiare, non trova nessun riferimento etico o morale, non dico che la sostenga, ma almeno che la giustifichi. Tutto è legato all’equilibrio fra poteri leciti e illeciti, è molto difficile, a volte , tracciarne il confine. Chi verrà a vedere questo spettacolo – sottolinea Aronica – rimarrà deluso nel non trovare una trasposizione fedele, sebbene lo stile di Sciascia, il suo spirito, siano intatti. La sua stessa natura di testo aperto, non concluso, ispira una lettura originale, non irriverente, ma temeraria. Lo spettacolo sia apre ad inaspettate visioni. Credo che in Italia molti non possano non dirsi democristiani, la storia del nostro paese è legata alla storia del partito in cui si è identificato per un lungo periodo, dal secondo dopoguerra, almeno. Le correnti di destra e sinistra, fluttuanti, hanno finito per rafforzare la corrente centrista. Il centro moderato ha dato sicurezza agli italiani e anche oggi, in fondo le cose non sono molto cambiate. Guardare quel mondo come una cartolina in bianco e nero, viverne le atmosfere ormai vintage, indagare su un passato recente, scoprire di esserne stati protagonisti e anche prigionieri, è un modo per riflettere, a tratti ironizzare. Ma anche per immaginare nuove possibilità. In fondo il boom economico può far pensare a questo momento di rinascita che sta pervadendo la Sicilia negli ultimi anni. L’Onorevole, nella nostra lettura, riflette, attraverso la visione, l’immagine di una società allo specchio”, ha concluso Gaetano Aronica.
Uno spettacolo, dunque, che pone tante domande, che mira a far discutere, non solo di politica, ma della funzione dell’arte, delle modalità espressive non convenzionali, delle possibilità del teatro di analizzare l’animo umano attraverso lo studio delle psicologie, l’indagine introspettiva, la complessa rete di relazioni fra gli uomini, divisi tra libertà di pensiero e ragion di Stato.

E’ più forte di loro, e sono almeno un centinaio, il fatto di poter parcheggiare la propria auto in zone non vietate. Nonostante le multe non si è ancora riusciti a sdradicare questa abitudine che crea notevoli disagi.

E pertanto la notte della movida agrigentina, cioè tra sabto e domenica, almeno un centinaio di multe sono state elevate tra la via Atenea, via Pirandello e Piazza Vittorio Emanuele. Sosta selvaggia e addirittura auto parcheggiate in terza fila.

La musica non cambia. La Polizia Provinciale ha elevato almeno una trentina di multe nei pressi della Valle dei Templi. Numerose le auto parcheggiate in doppia fila.

 

 

A Serradifalco, in provincia di Caltanissetta, in un agriturismo, i poliziotti hanno arrestato due canicattinesi di 40 e 44 anni, sorpresi a rubare grondaie in rame, antenne televisive con relativi tubi d’acciaio, zanzariere e sedie a sdraio. Del furto in corso si è accorto un poliziotto fuori servizio casualmente in transito nella zona, che ha telefonato ai colleghi. La refurtiva è stata recuperata già in parte caricata su un’automobile.

19 nell’Agrigentino, 6 nel Nisseno, 30 nel Catanese, 5 nell’Ennese, 42 nel Messinese, 34 nel Palermitano, 7 nel Ragusano, 7 nel Siracusano e 9 nel Trapanese. Sono i 159 Comuni per i quali il 20 aprile 2023 la Regione ha decretato, come previsto dalla legge regionale 9/2015, art.6 comma 2, le sanzioni per mancata o parziale spesa dei fondi di democrazia partecipata dell’anno 2020.

Tutti assieme i 159 Comuni – che comprendono anche tre “capitali”, Agrigento, Messina e Palermo – dovrebbero “restituire” alla Regione 1.398.911,29 euro. Per 95 Comuni si tratta di “restituzione totale”. Vale a dire che, secondo la Regione, non hanno speso nemmeno un euro dei fondi disponibili. Per gli altri 64 la restituzione è parziale, ovvero hanno speso almeno una parte delle somme a propria disposizione.

Le “multe” più salate toccherebbero a 37 Comuni sanzionati oltre i 10 mila euro. Tra questi Palermo con 302 mila euro da restituire e Messina con 110 mila euro. E ancora: Vittoria, con 41.932,00 euro da restituire, Marsala (24.352,00), Paternò (23.756,00), Caltagirone (20.530,00) e Alessandria della Rocca (20.048,00), Lipari (20.036,64) e Petralia Sottana (10.961,00). Per gli altri 28 Comuni dei 37 sono previste sanzioni tra i 10 mila e i (quasi) 20 mila euro.

Sono invece 43 i Comuni che perdono tra i 5.000 e i 10.000 euro. Tutto il resto delle “multe” è più basso, con 35 sanzioni sotto i mille euro, compresi quattro casi da pochi spiccioli: Taormina, con 16,30 euro da rimettere nelle casse della Regione, Saponara con 64,12 euro, Agira con 84 euro e Graniti con 95 euro.

«È prevedibile però – dice il team di “Spendiamoli Insieme”, progetto di monitoraggio civico sulla democrazia partecipata di Parliament Watch Italia, sostenuto da OSIFE e Fondazione con il SUD – che arrivi nei prossimi mesi un decreto di aggiornamento delle sanzioni da parte della Regione. È quanto è successo negli anni scorsi (negli aggiornamenti ai decreti la sanzione relativa al 2019 è stata ridotta di circa 60 mila euro e quella relativa al 2018 di 300 mila euro)».

«Nel 2020 per la democrazia partecipata in Sicilia erano disponibili in tutto 4 milioni e 642 mila euro. Al netto delle eventuali correzioni “in calcio d’angolo” – concludono i ricercatori – il dato generale per il 2020 registra una media di poco meno di 1 euro restituito ogni 3. Un dato che replica più o meno quello relativo al 2019. Si dovrà invece aspettare ancora un anno per avere i dati ufficiali sulle sanzioni riguardanti il 2021».

E’ di due morti il bilancio gravissimo a seguito di un incidente avvenuto sull’autostrada Palermo Mazara del Vallo.

Doveva essere una giornata di festa per un gruppo di motociclisti, usciti con le moto approfittando della bella giornata di sole che oggi avvolge la Sicilia.

Ed invece la festa è diventata una tragedia. Secondo una prima sommaria ricostruzione sembrerebbe che due motociclisti si siano scontrati con una auto. Per loro non c’è stato nulla da fare. Sbalzati dal proprio sellino i giovani hanno trovato la morte immediata sull’asfalto.

Infatti, giunti sul luogo dell’incidente, i sanitari del 118 non hanno potuto fare che constatarne la morte.

Indagano gli agenti della Polizia Stradale.