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Ad Agrigento l’associazione ambientalista MareAmico segnala, e documenta in foto e video, che la forza del mare ha disancorato e spezzato la guaina in ferro, posizionata dall’Aica, a difesa della fognatura di San Leone. Il coordinatore, Claudio Lombardo, afferma: “Lanciamo un nuovo appello al Comune di Agrigento e all’Aica affinchè risolvano per sempre questa grave criticità del sistema fognario, allontanando la condotta dal mare, prima che la stessa si rompa e provochi un nuovo disastro per il mare di San Leone”

Il dirigente superiore di Polizia, Tommaso Palumbo, è stato nominato Questore di Agrigento, al posto di Emanuele Ricifari, promosso dirigente generale e in trasferimento a Roma. Al dottor Palumbo rivolge un augurio di proficuo lavoro il sindacato di Polizia, MP, che, tramite i dirigenti Imbrò e Alletto, afferma: “Accogliamo con entusiasmo la nomina del dirigente superiore Tommaso Palumbo a Questore di Agrigento. Con lui, funzionario di grande esperienza sul fronte dell’immigrazione e non solo, avremo modo di confrontarci con più serenità consapevoli della sua indubbia preparazione, perché Agrigento non è solo flusso migratorio, e si prepara ad eventi di natura internazionale. Siamo certi che saprà svolgere al meglio una funzione così importante in una provincia difficile come la nostra”.

“Siamo da sempre vicini alle istituzioni, in particolare a quelle che si occupano della sicurezza. Per questo Conflavoro Pmi Sicilia ha ritenuto giusto donare un defibrillatore di nuova generazione alla Polizia di Stato, in sinergia con la Questura di Agrigento e il sindacato dei poliziotti Siap. Ringrazio i nostri associati per avere aderito all’iniziativa, a conferma della grande sensibilità degli imprenditori del nostro territorio”.
Così il segretario regionale di Conflavoro Pmi Sicilia Giuseppe Pullara a margine della cerimonia di consegna dell’apparecchiatura salvavita svoltasi in Questura ieri sera, alla presenza del questore Emanuele Ricifari e del segretario nazionale del Siap Giuseppe Tiani.
Il dispositivo sanitario sarà fornito in dotazione agli agenti in servizio alla sezione Volanti, rappresentando quindi uno strumento di straordinaria efficacia in caso di emergenza sanitaria. Nei giorni scorsi si sono tenuti alcuni corsi da parte di personale medico con gli operatori di polizia, per prendere conoscenza con le manovre rianimatorie cardiopolmonari essenziali.
Il segretario regionale di Conflavoro Pmi, Giuseppe Pullara, ha sottolineato “l’importanza della mission condivisa con la Polizia di Stato riguardante la sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro. E’ nostro dovere di cittadini dare un contributo concreto al miglioramento del territorio nel quale viviamo”.
Il Questore Ricifari ha espresso la sua gratitudine per il gesto di valore compiuto da Conflavoro, sottolineando l’importanza della costruttiva collaborazione con il SIAP”, ha anche rivolto “un sentito ringraziamento al personale della Polizia di Stato, per la grande attenzione manifestata al corso di qualificazione per l’utilizzo del defibrillatore”.

La Procura di Palermo ha invocato la condanna all’ergastolo a carico di Nazzareno Raffaele Monte, l’uomo di 75 anni imputato dell’omicidio di Leonardo Lauriano, 88 anni, ex tassista, ucciso con ben 63 coltellate a Partinico il 5 novembre del 2021 nel garage della sua abitazione, in via Marconi 18. Innanzi alla seconda Corte d’Assise di Palermo si sono costituite come parte civile la nipote della vittima, Nicoletta Vella, e la sorella Maria Lauriano. Leonardo Lauriano è stato ucciso perché avrebbe negato a Nazzareno Monte un aiuto economico utile a salvare la sua casa all’asta. A Monte sono contestate anche le aggravanti di avere commesso il delitto per motivi abietti e futili, e di avere agito approfittando di circostanze di tempo, luogo e di persona tali da ostacolare la pubblica e privata difesa.

Marco Ricci

La Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo, rendendola definitiva, a carico di Marco Ricci, 45 anni, imputato di avere ucciso l’ex moglie, Anna Scavo, 37 anni con una coltellata alla gola, innanzi al figlio minorenne, di 14 anni, il 15 giugno del 2019 a Carini. La donna fu sorpresa dall’ex marito all’interno di un negozio di scarpe a Carini dove ha lavorato. La separazione tra Ricci e la moglie è stata molto tesa. Lui ha raccontato che la morte della sua ex è stata solo un incidente, che era lei a impugnare il taglierino, e che, nel tentativo di strapparglielo dalle mani per proteggere il figlio, anche lui nel negozio, avrebbe colpito la donna alla gola. L’imputato dovrà anche risarcire i genitori e il fratello della vittima, parte civile al processo tramite l’avvocato Giulio Bonanno.

Il 27 ottobre del 2022 il Tribunale di Catania ha assolto 3 medici e ne ha condannati 4 a 6 mesi ciascuno di reclusione, pena sospesa, per omicidio colposo. Ai medici del reparto di Ginecologia e ostetricia dell’ospedale Cannizzaro si contesta la morte di Valentina Milluzzo, 32 anni, in gravidanza alla 19esima settimana, deceduta il 16 ottobre del 2016 dopo avere perso, con altrettanti aborti, i due gemelli in grembo a seguito di una fecondazione assistita. Valentina Milluzzo è stata ricoverata per minaccia d’aborto in gravidanza gemellare bicoriale. I medici avrebbero omesso di attuare una terapia antibiotica adeguata, non avrebbero riconosciuto la sepsi in atto, non avrebbero raccolto campioni per esami microbiologici, non avrebbero rimosso tempestivamente la fonte dell’infezione, e non avrebbero somministrato le emazie (che sono globuli rossi) durante l’intervento. Ebbene adesso i difensori dei quattro medici condannati hanno chiesto la riapertura dell’istruttoria dibattimentale nel processo di secondo grado in Corte d’Appello, e hanno sollecitato una perizia tecnica per accertare se possa esserci stata un’anomalia del sistema informatico, ovvero una falla del sistema, un “corto circuito” che potrebbe aver in qualche modo nascosto ai medici l’infezione in atto.

Vi è anche un imprenditore agrigentino, Calogero Gebbia, nella lista dei 58 imputati appena rinviati a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Termini Imerese, Gregorio Balsamo, nell’ambito di un’inchiesta della Procura europea delegata di Palermo su una presunta truffa milionaria a danno dell’Unione europea. Le indagini ruotano soprattutto intorno a Filippo Cangialosi, di Marineo, funzionario dell’Ispettorato provinciale dell’agricoltura di Palermo, sotto intercettazioni con altri imprenditori, funzionari pubblici, commissari e professionisti. Le pratiche sarebbero state “vestite su misura” e i finanziamenti dell’Unione europea “pilotati” dai funzionari in cambio di tangenti talvolta sotto forma di regalie o favori.

Pronto il Piano idrico della Regione Siciliana: progettati 28 interventi per oltre 846 milioni di euro. L’intervento dell’assessore Luca Sammartino.

E’ stato sfornato il Piano idrico della Regione Siciliana, che prevede interventi sulla rete per oltre 846 milioni di euro. Il progetto è stato predisposto dall’assessorato regionale all’Agricoltura, retto da Luca Sammartino. E’ stato inviato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per essere approvato e inserito all’interno del Piano nazionale. Nel complesso si tratta di 28 interventi di natura infrastrutturale e legati al tema della sicurezza nel settore idrico, da avviare in tutta la Sicilia. I soggetti attuatori sono il Consorzio di bonifica Sicilia occidentale, il Consorzio di bonifica Sicilia orientale, il dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti e Siciliacque spa. E l’assessore Sammartino commenta: “Abbiamo raggiunto un traguardo importante grazie al lavoro del dipartimento Agricoltura che, su delega del presidente della Regione Renato Schifani, ha coordinato tutti i soggetti coinvolti. E’ stata un’azione sinergica che ha permesso di stilare un programma di interventi strategici per il territorio. Abbiamo presentato il Piano idrico nei tempi previsti e adesso attendiamo fiduciosi la risposta del ministero, chiamato a vagliare i progetti e a finanziarli” – conclude. Nel dettaglio, il Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale ha proposto 8 interventi, per un importo complessivo di 247.693.770 euro. Le opere progettate riguardano: l’interconnessione del serbatoio e del sistema irriguo Garcia-Arancio con il sistema irriguo alimentato dalla diga Trinità. Poi l’ammodernamento di alcuni impianti irrigui consortili. La derivazione delle acque dal bacino del Belice destro al sinistro per l’aumento delle disponibilità idriche nel serbatoio Garcia. E poi l’interconnessione della diga Rubino con la diga Paceco, e il completamento della diga Cannamasca. Il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale ha proposto 5 interventi, con una spesa stimata di 193.211.788 euro, e prevedono ristrutturazioni di reti irrigue, opere di manutenzione e sostituzione di condotte. Il dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti ha proposto 12 interventi, per un totale di 294.223.805 euro, che si concentrano su adeguamento e sistema di tenuta e drenaggio di parecchie dighe, opere di consolidamento e sicurezza, e manutenzione straordinaria degli scarichi. Infine, Siciliacque spa ha proposto 3 interventi, per un importo complessivo di 110.984.719 euro, che riguardano: il potabilizzatore di Gela, l’automazione e il monitoraggio dell’infrastruttura idropotabile regionale, e la manutenzione straordinaria del sistema di approvvigionamento primario della Sicilia centro-meridionale. Ed il Piano idrico è strettamente collegato, in termini funzionali, all’agricoltura. Infatti, l’assessorato ha appena pubblicato sei bandi “strutturali” sul Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027 da 267,7 milioni di euro destinati a favorire l’insediamento di nuovi agricoltori e di giovani, a migliorare la viabilità rurale, ad agevolare la diversificazione delle attività aziendali ed attuare le strategie per lo sviluppo locale.

Giuliana Miccichè

Li aveva prelevati e adottati qualche anno dal canile municipale e li aveva portati con se per accudirli nella sua casa di contrada Cinquanta, a Menfi.

Ieri la macabra scoperta. Il dott. Domenico Santangelo, oncologo, ha scoperto che i suoi quattro cani sono stati barbaramente uccisi da vere e proprie bestie al momento sconosciute. Lo stesso medico ha sporto denuncia ai Carabinieri della locale stazione.

Sono tanti i precedenti simili in quella zona che al momento è difficile stabilire se si sia trattato di un vero e proprio atto intimidatorio oppure uno dei tanti episodi che fanno stare bene le bestie che hanno sembianze umane.

Indagini in corso.