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Lo scorso 17 febbraio un incidente lungo la strada che collega Rosolini e Noto ha provocato la morte di Diego Lauria, 30 anni, un infermiere originario di Acate, a lavoro all’ospedale “Guzzardi” di Vittoria. Lui, alla guida di una moto, si è scontrato frontalmente con un’automobile. La compagna di Lauria sulla sella è stata ricoverata in gravissime condizioni. I due sono stati sbalzati a parecchi metri di distanza dalla moto. Illesa la donna alla guida della Fiat Panda. Ebbene adesso all’ospedale “Cannizzaro” di Catania è deceduta anche la fidanzata di Lauria, Larissa Venezia, 30 anni, di Piazza Armerina. La famiglia di Larissa ha autorizzato la donazione degli organi. Il sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, ha proclamato il lutto cittadino.

Dodicimila e 473 euro. Questo è l’importo pro-capite medio dei salari italiani, ma in Sicilia per i lavoratori di Agrigento ed Enna non si arriva nemmeno alla metà. È un’Italia divisa in due, quella che emerge dalla nuova classifica degli stipendi dei lavoratori dipendenti, sulla base dello studio di Unioncamere. Da una provincia all’altra, le differenze sono notevoli, anche sulla base delle mansioni svolte. Non è soltanto un divario tra Nord e sud perché le ultime due province sono nel Lazio (e la quint’ultima è in Lombardia). I dati del Centro studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne prendono in considerazione l’andamento del reddito da lavoro dipendente tra il 2019 e il 2021. Al primo posto della classifica c’è Milano: qui i dipendenti sono i meglio pagati d’Italia, con uno stipendio medio di 30.464 euro nel 2021.  Seguono Bolzano e poi Roma, tra 19mila e 18mila euro. Salari più magri di oltre mille euro a testa si registrano a Venezia, Firenze e Prato. Mentre crescite al top si rilevano a Milano (+1.908 euro), Parma (+1.425) e Savona (+1.282).Le ultime cinque posizioni sono occupate da Pavia con 5.673 euro, Enna con 5.557 euro, Agrigento con 5.337 euro, Viterbo con 4.062 euro e Rieti con 3.317 euro. Troviamo, dunque, due province siciliane nelle posizioni marginali della classifica. Andando alle posizioni occupate dalle province siciliane, Ragusa è al 51esimo posto, Siracusa 6esim,  Catania si piazza 72esima, Caltanissetta 79esima e Palermo 80esima. 82esimo posto per Messina, mentre Trapani si piazza in 98esima posizione.

di Franco Pullara

Sport-terapia nel mondo del fitness, dove l’attività in palestra è volta a migliorare la salute e non più solo all’estetica.

La palestra può diventare una sorta di luogo di cura, con attività mirate per il benessere cardiovascolare, il rafforzamento delle ossa e la scioltezza articolare. Ne parlo per esperienza diretta e per aver notato nel giro di poche settimane il miglioramento fisico e conseguentemente della qualità di vita. Come dire, una ciliegia tira l’altra.

Ora quasi tutte le palestre sono professionali, mentre io racconto quella che frequento dando per scontato che nelle altre avvengono le stesse cose.

Gli attrezzi in un centro sono importanti, lo sono di più gli istruttori e il personal trainer. Sebbene le due professioni siano molto diverse, nella palestra Fitness Club il responsabile Salvatore Marchese e la brava Rosalba Spina offrono ai frequentatori le competenze di istruttore e personal trainer in modo indistinto secondo le necessità di chiunque, durante l’allenamento. Pur gestendo un elevato numero di utenti, il loro lavoro non è approssimativo, al contrario è attento all’allenamento del soggetto che hanno davanti, considerandone la situazione di partenza, precedenti infortuni e quant’altro per un allenamento armonico e riabilitativo.

“Mens sana in corpore sano” secondo Giovenale che ha ragione da vendere, dovendo  l’uomo aspirare a due beni soltanto: la sanità dell’anima e la salute del corpo.

Per il “corpore sano” bastano poche ore la settimana, il resto arriva… Almeno lo speriamo.

Linea ferroviaria di Agrigento e porto di Licata inserite nella rete transeuropa. Grande soddisfazione del deputato nazionale agrigentino Calogero Pisano.
Importanti novità, quindi, per la provincia di Agrigento arrivano dalla Camera dei Deputati. La XIV Commissione parlamentare permanente Politiche dell’UE, di cui è segreterio il deputato agrigentino Calogero Pisano, ha deliberato l’inserimento della linea ferroviaria Caltanissetta-Marsala-Agrigento-Licata-Gela e del porto di Licata nel regolamento per lo sviluppo della rete transeuropea.
“Un passaggio importante – afferma un soddisfatto Calogero Pisano – che consentirà di dotare quest’area geografica della Sicilia, quindi finalmente la provincia agrigentina, di un sistema infrastrutturale adeguato ed al passo coi tempi, grazie all’utilizzo delle ingenti risorse economiche previste dall’Unione Europea per il rafforzamento e l’ammodernamento dei porti, degli aeroporti e delle linee ferrate del continente”.

La vertenza alla Regione legata alla stabilizzazione dei precari covid, e l’intervento della deputata regionale di Fratelli d’Italia, Giusi Savarino, che afferma: “Questa mattina la Commissione Salute all’Assemblea Regionale ha convocato su mia richiesta una seduta dedicata alle prospettive di stabilizzazione dei lavoratori reclutati durante l’emergenza Covid, in presenza dell’assessore regionale Giovanna Volo e del dirigente regionale del dipartimento di panificazione strategica. Nel corso dell’audizione ho avuto modo di ribadire l’urgenza di proseguire con un proroga per tutti i lavoratori, e si è convenuto sulla necessità di emanare una direttiva per uniformare gli indirizzi delle Aziende sanitarie, dando priorità alla stabilizzazione prevista dall’ex Mille proroghe. Intanto, già domani l’assessore Volo ha convocato tutti i Commissari delle Aziende sanitarie provinciali. Torneremo a parlarne presto”.

Cresce l’attesa per il concerto di Francesco Buzzurro “Un’orchestra a sei corde” in programma al Teatro Pirandello sabato 25 febbraio alle 20,30. Si preannuncia una serata di grande musica per la quale si punta ad un altro sold out. Si ricorda che sul sito ufficiale www.fondazioneteatropirandello.it sezione biglietteria online è ancora possibile scegliere il posto ed acquistare il biglietto.

𝙀𝙘𝙘𝙤 𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙚𝙫𝙚𝙣𝙩𝙤

“Un’orchestra a 6 corde” è il titolo del concerto di Francesco Buzzurro, in programma il prossimo 25 febbraio, alle 20:30, al Teatro Luigi Pirandello di Agrigento, in occasione dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono, San Gerlando.
Docente di chitarra jazz al Conservatorio Scarlatti di Palermo, Buzzurro è un musicista apprezzato in tutto il mondo per il suo approccio “orchestrale” alla chitarra e uno stile trasversale che fonde il mondo classico con il jazz e la musica popolare.
Per l’occasione il maestro proporrà i grandi successi di artisti come Gershwin, Chick Corea, Django Reinhardt e Jobim, da lui riarrangiati in modo assolutamente originale, oltre ad alcuni brani di sua composizione tratti dal suo ultimo album “Il quinto elemento”.
Grazie alla sua straordinaria tecnica di matrice classica, aperta a una conoscenza profonda del jazz e dell’improvvisazione, Francesco Buzzurro è diventato negli anni un punto di riferimento assoluto per il mondo della chitarra acustica. Definito da Ennio Morricone “tra i più grandi al mondo perché capace di rendere fruibile a tutti la musica colta”, è stato votato dalla rivista di settore Musica Jazz come uno dei chitarristi più talentuosi del panorama internazionale.
È stato inoltre eletto “miglior chitarrista jazz” in un sondaggio dei lettori della rivista Guitar Player Magazine e “miglior chitarrista europeo” dalla Borsa Internazionale della Cultura di Friburgo.
“Suonare ad Agrigento è per me una gioia indescrivibile. Esibirsi di fronte ai propri concittadini è sempre un’ emozione impalpabile che attraversa tutto l’arco dell’esecuzione del concerto. Per l’occasione proporrà una sequenza di brani tratti da generi musicali diversi: mi riferisco al tango argentino, alla musica brasiliana, alle grandi colonne sonore tratti da film, alla musica jazz. In me si fondono tanti generi che incorporano gli umori della tradizione popolare, ecco perché il legame con Agrigento è fortissimo. Ricordo che le mie esperienze più belle le ho cominciate a vivere nel periodo della Sagra del Mandorlo in Fiore, quando con il gruppo Val D’Akragas avevo la possibilità di confrontarmi con musicisti provenienti da ogni latitudine. Questo si è poi riflettuto nel mio modo di suonare, perché ho appreso tecniche particolari che riguardano anche la musica argentina, peruviana e messicana. Tutto questo si è fuso con la mia curiosità per il Jazz, per l’improvvisazione e la rivisitazione di brani a modo mio in una forma “One Man Band”. Ho elaborato il titolo del concerto, un’orchestra a 6 corde, prendendo spunto dalle emozioni degli spettatori che, ogni volta, alla fine di uno spettacolo si venivano a complimentare dicendomi che avevano avuto la sensazione di sentire più strumenti. Pensare alla scaletta non è facilissimo, ho talmente tanta di quella musica dentro che fare un elenco è sempre difficile”, conclude Francesco Buzzurro.
Per il presidente della Fondazione Teatro Luigi Pirandello, Alessandro Patti, il concerto si inserisce nel solco delle iniziative avviate lo scorso anno con la diversificazione dell’offerta culturale: “Abbiamo aperto così alla grande musica con il concerto dell’orchestra d’archi del Teatro alla Scala di Milano, abbiamo poi continuato con il concerto pop organizzato da Lello Analfino e, infine, con Claudio Baglioni e Fabio Concato. Adesso è il turno di Francesco Buzzurro, un grande artista di fama internazionale, che Ennio Morricone ha definito “Il più grande chitarrista al mondo”. Un agrigentino doc, che con il suo eclettismo riesce a rendere fruibile a tutti la musica, anche quella colta”.
Soddisfazione è stata infine espressa dal Direttore Generale della Fondazione, Salvo Prestia che ha detto: “Siamo orgogliosi di ospitare questo grande artista amato dal pubblico agrigentino ed apprezzato in tutto il mondo. Dunque quale migliore occasione del 25 febbraio, giornata dedicata al nostro Santo Patrono, San Gerlando, per offrire uno spettacolo di grande spessore internazionale”.

Il disegno di legge sul terzo mandato dei sindaci nei Comuni fino a 15mila abitanti è stato approvato in Commissione. L’aumento delle indennità dei consiglieri sarà trattato separatamente.

Approderà probabilmente la prossima settimana all’Assemblea Regionale il disegno di legge che prevede il terzo mandato per i sindaci nei Comuni fino a 15mila abitanti. Il testo, composto da un solo articolo, è stato approvato a maggioranza in commissione Affari istituzionali, presieduta da Ignazio Abbate, della Democrazia Cristiana. Il voto a favore è stato espresso da sei componenti. Poi quattro astenuti e due contrari. Abbate, sull’eventuale applicazione della norma già in occasione delle elezioni Amministrative del 28 maggio, prospetta: “Valuterà l’Aula”. E il deputato di Fratelli d’Italia, Nicola Catania, vice capogruppo a Sala d’Ercole del partito della Meloni e sindaco di Partanna, commenta: “Con il via libera al terzo mandato si dà un’opportunità in più ai cittadini di votare o meno un sindaco che ha mostrato impegno per il proprio territorio. Il rischio è che, non approvando il terzo mandato, i sindaci non riescano più a seguire i lavori di programmazione avviati negli anni, nell’ottica di una continuità amministrativa per i territori”, Contrario è invece Salvo Alotta, consigliere comunale a Palermo, che controbatte: “E’ una proposta sbagliata e anacronistica, perché sono tanti: in 10 anni un sindaco può e deve portare a termine il programma con il quale chiede fiducia agli elettori. Presenterò una mozione in Consiglio comunale per provare a convogliare su questa posizione politica una maggioranza trasversale”. Lo stesso disegno di legge prossimo all’esame d’Aula comprende anche l’aumento dei gettoni di presenza per i consiglieri comunali, e l’elezione dei revisori dei conti in consiglio comunale (e non più col sorteggio) col vincolo di un massimo di quattro incarichi. Ebbene, tale riforma del sistema degli enti locali è al momento in sospeso, e sarà trattata separatamente. Nella finanziaria che è stata approvata vi sono gli adeguamenti (secondo quanto accade nel resto di Italia) alle indennità dei sindaci, con un fondo da 6 milioni rispetto agli 11 richiesto dall’Anci, dei presidenti di consiglio e anche degli assessori. E l’assessore regionale agli Enti Locali, Andrea Messina, spiega: “Ci sono paletti nazionali da rispettare. Stiamo studiando la legge. Tra i problemi vi è il fatto che i consiglieri non hanno una indennità fissa, ma questa dipende dal numero di sedute che vengono realizzate dall’organo consiliare mese per mese, e il parametro è fissato da una norma nazionale. Altra questione ancora aperta è che potrebbe fare saltare tanti bilanci: infatti la legge in commissione stabilisce che siano i Comuni a stanziare i fondi necessari. E’ quindi una manovra che potrebbe mettere a rischio la tenuta dei conti negli enti locali a meno di un aumento degli stanziamenti regionali, non previsto almeno per questo anno”.

Giuliana Miccichè

Associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Con questa accusa la Squadra Mobile di Agrigento, guidata dal dott. Giovanni Minardi, ha eseguito una ventina di arresti che coinvolge persone sull’asse Licata, Campobello di Licata, Canicattì, Gela e Catania.

L’inchiesta è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Il provvedimento di arresto prevedeva la presenza di altri cinque soggetti i quali, a quanto pare, non sono stati rintracciati.

I destinatari della misura cautelare sono: Michele Cavaleri, Licata 45 anni; Antonietta Casaccio, Licata, 41 anni; Maria Casaccio, Licata, 35 anni; Francesco Cavaleri, Licata, 43 anni; Marco Cavaleri, Licata, 37 anni; Paolo Cavallo, Gela, 53 anni; Ramona Cellura, Licata, 39 anni; Orazio Luciano Curvà, Gela, 32 anni; Fabio Della Rossa, Cercola, 38 anni; Giuseppe Domicoli, Catania, 33 anni; Calogero Forti, nato in Germania, 32 anni; Gioacchino Giorgio, Licata, 37 anni; Angelo La Cognata, Licata, 38 anni; Maddalena Concetta Marino, Licata, 48 anni; Marco Marino, Licata 33 anni; Luca Giacomo Marino, 48 anni di Licata; Antonio Milanese, Canicattì, 34 anni; Carmelo Gioelè Musumeci, Catania, 40 anni; Michele Palma, Scafati, 31 anni; Giuseppe Pasqualino, Gela, 31 anni; Nunzio Ratto, Gela, 46 anni; Giuseppe Sanfilippo, Gela, 46 anni; Ferdinando Roberto Serravalle, Licata,27 anni; Lillo Serravalle, Licata, 51 anni; Angelo Sorriso, Licata, 26 anni; Fabrizio Truisi, Licata, 39 anni; Santo Vitale, Catania,  59 anni.