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L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento rivolge al Dott. Filippo Romano le più vive felicitazioni per la nuova nomina a Prefetto della Provincia di Agrigento. Nell’augurare un proficuo lavoro nello svolgimento del prestigioso incarico, il Presidente dell’Ordine, Achille Furioso, a nome di tutto il Consiglio, manifesta la piena disponibilità a continuare il percorso di collaborazione istituzionale per risolvere le complesse questioni che interessano il territorio agrigentino.

Alla Dott.ssa Maria Rita Cocciufa che si appresta a lasciare la carica di Prefetto di Agrigento per un nuovo prestigioso incarico a Reggio Emilia, il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Achille Furioso, unitamente al Consiglio, porge i più sinceri e sentiti ringraziamenti per l’eccellente lavoro svolto con grande attenzione, sensibilità e disponibilità al confronto e alla collaborazione per il bene e l’interesse dei cittadini. Il Presidente dell’Ordine ricorda, in particolare, l’impegno profuso nell’affrontare alcuni temi cari ai professionisti, tra i quali quello del gap delle infrastrutture che caratterizza la nostra provincia e quello della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il campionato di basket di serie A2 e i play off promozione. Dopo la prima sconfitta, anche ieri sera a Cremona la Fortituto Moncada Agrigento è stata battuta 83 a 67. Adesso la contesa si trasferisce ad Agrigento. Fortitudo e Cremona si scontreranno venerdì prossimo, 19 maggio, alle ore 20:30. Nella Fortitudo hanno segnato Costi 7 punti, Chiarastella 5, Imbró 9, Grande 12, Marfo 7, Ambrosin 19, Peterson 4.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, rilancia i temi dell’insularità e dell’autonomia differenziata”. Raffaele Lombardo si schiera al suo fianco. Calderoli atteso in Assemblea.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, a cavallo tra l’anniversario dell’Autonomia Siciliana, il vertice di maggioranza e il consuntivo dei primi sei mesi di legislatura, rilancia il tema dell’insularità e dell’autonomia differenziata, ribadendo la necessità di modifiche all’iniziativa di legge del ministro Calderoli, approvata dal governo e adesso all’esame del Parlamento. E afferma: “Oggi, come governo regionale, dobbiamo dare efficienza alla spesa, concentrandola su grandi investimenti, soprattutto nelle infrastrutture e nei collegamenti, affrontando, prima di tutto, il divario determinato dall’insularità. E’ un principio previsto dalla Costituzione come condizione che impone alla Repubblica di promuovere le misure necessarie a rimuoverne gli svantaggi. L’insularità negli anni ha determinato ritardi nello sviluppo sociale ed economico della nostra terra, riducendo di fatto i nostri diritti rispetto ai cittadini del resto della Penisola”. E poi, in riferimento più nel dettaglio al disegno di legge “Calderoli”, aggiunge: “Il regionalismo differenziato, il cui esame è già avviato dal Parlamento nazionale, impone di considerare i livelli essenziali delle prestazioni e i doveri di solidarietà. E su questo abbiamo chiesto e ottenuto precisi impegni. Inoltre deve costituire per l’autonomia siciliana l’occasione per modernizzare le sue istituzioni, rendendole più efficienti e responsabili, per riformare le Province, riorganizzare la pubblica amministrazione, semplificando le procedure e snellendo la burocrazia, accrescendo la qualità dei servizi”. E poi conclude: “L’autonomia differenziata è una scommessa, e io mi aspetto da parte dei nostri ministri un’attenzione forte, in particolare per la nostra Sicilia. Il Parlamento nazionale sul tema dell’insularità ha stanziato soltanto 10 milioni, troppo pochi. Non accetteremo che la prossima finanziaria renda evanescente questo principio costituzionale che la Sicilia ha conquistato con le altre isole. E una quota dovrà essere destinata alla riduzione del costo dei trasporti, a partire dai voli. L’appello che rivolgo è a tutte le componenti politiche, sindacali, sociali e culturali della nostra Regione, per lavorare, aprendo un confronto leale, e affrontare insieme le sfide”. E subito al fianco delle istanze di Schifani si è schierato l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che ha invitato i deputati regionali del Movimento per le Autonomie ad intestarsi la battaglia per vigilare sulla riforma. Infatti, i deputati Giuseppe Castiglione, Giuseppe Lombardo e Giuseppe Carta si sono rivolti al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, affinchè solleciti un incontro con il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, a Sala d’Ercole. E sottolineano: “Il dibattito politico e istituzionale attualmente in corso tra Governo nazionale e Regioni sul tema dell’attuazione della riforma, necessita, a nostro avviso, di un ulteriore momento di confronto da svolgere nella sede del nostro Parlamento regionale, finalizzato a chiarire aspetti ancora oscuri della riforma, con particolare riferimento alla questione della distribuzione delle risorse finanziarie, umane e strumentali, poste a garanzia di un’equa distribuzione di servizi e prestazioni a tutte le Regioni, anche a quelle speciali”.

Giuliana Miccichè

A Campobello di Licata una mano ignota ha appiccato il fuoco all’ingresso dell’abitazione di un uomo di 55 anni. Le fiamme si sono auto – estinte, e non è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco. Sporta denuncia ai Carabinieri. La Procura di Agrigento ha avviato un’inchiesta. I militari hanno recuperato sul posto e sequestrato una bottiglietta con dentro liquido infiammabile.

Pittori greci e fanciulle romane, nobili matrone che si muovono leggere nella domus, si avvicinano alle vetrine e accarezzano virtualmente reperti: ognuno ha la sua storia, sono fantasmi di ieri che comunicano ai visitatori di oggi, raccontando un mondo che sembra ancora vivo e vegeto. Dalle loro narrazioni, dai movimenti, dalle musiche, gli oggetti, i dinos, i mosaici, gli antichi gioielli diventano strumenti per avvicinare l’antico, ma in maniera innovativa: al Museo archeologico Griffo di Agrigento, uno dei cuori della Valle dei Templi, è stato sperimentato un percorso per conoscere la collezione, una delle più interessanti e ricche del Mediterraneo.

Trenta gli artisti coinvolti che hanno interpretato il testo “L’anello dal passato”, progetto nato dalla collaborazione tra il responsabile del Museo, Giuseppe Avenia e il regista Marco Savatteri (che ha ideato lo spettacolo “Al passo con i templi”, poi divenuto il format di successo di visite teatralizzate all’alba di CoopCulture alla Valle dei Templi) su impulso del direttore del Parco, Roberto Sciarratta, con la consulenza scientifica dell’archeologa Donatella Mangione.

E il pubblico ha amato moltissimo lo spettacolo, proposto per la Notte dei musei ma che sarà presto replicato: poco meno di un migliaio gli spettatori – che si sono prenotati in poche ore – e altri 400 sono rimasti fuori sperando in un ingresso. L’idea è semplice, affascinante, ma con precise fondamenta storiche: un’esperienza immersiva che è diventata un’opera teatrale inedita, nata alla luce delle torce che conducono, capitolo dopo capitolo al famoso anello di Theano: si parte dal dinos (vaso) con raffigurata per la prima volta la Trinacria, tre punte come sono tre le ninfe che appaiono e danzano; si fa strada il pittore Dikaios, allievo di Midia, energico e delicato come lo sono i 150 reperti di cui non si conosce l’autore, ma si sa che erano di argilla purissima e se avevano  un’impugnatura si trattava di un kantharos … La vita degli antichi greci, la loro quotidianità, i rapporti, gli stili, in un unico Bignami recitato e danzato, con le informazioni storiche presentate con facilità, a tratti comica, ma che passano indenni al pubblico.

Eccoci ai romani, nella domus di Voturia tra sfarzosi mosaici e menù “mari e monti” ovvero il piatto forte, il porcus troiano ripieno di salsicce e spezie, poi talloni di cammello, cervello di struzzo e carne di cucciolo di cane … superato il cratere di Gela con il racconto della morte della regina delle Amazzoni, Pentesilea, si procede spediti verso il cuore dello spettacolo, il famoso e misterioso anello di Theano, fanciulla morta a 19 anni (2 mesi e 12 giorni), il cui sarcofago fu ritrovato nel 1871 con accanto un’iscrizione in cui la madre Sabina affidava la figlia agli dei sotterranei. Ma qualcosa era stato preso dal sarcofago: un anello in oro, sottratto e tramandato per due generazioni alla stessa famiglia. Cinque anni fa Anna, che lo aveva ricevuto come dono di nozze, lo consegna al museo Griffo che da allora lo espone in una delle vetrine. E nella finzione, lo spettacolo si conclude con l’abbraccio tra madre e figlia, unite nei secoli.

Dopo solo un mese dall’approvazione del progetto definitivo, la Giunta Miccichè ha approvato il progetto esecutivo della “Messa in sicurezza del versante a nord-ovest delle palazzine del Viale Vittoria denominate CREA e del versante sottostante la via Picone sottoposto a rischio idrogeologico, potendosi così procedere all’affidamento dei lavori.

«Abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati – afferma l’assessore Gerlando Principato – abbiamo già ottenuto, tutti i pareri necessari per la conformità dei lavori proposti (Soprintendenza BB.CC.AA., Genio Civile, Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Agrigento e l’attestazione di Conformità Urbanistica) inoltre i lavori hanno la “copertura” finanziaria e quindi immediatamente appaltabili».

Adesso manca solo l’ultimo atto, il più importante per i cittadini e per il risanamento del costone, l’attivazione, da parte degli uffici comunali, delle procedure per l’affidamento dei lavori per la messa in sicurezza.

«Gli interventi di consolidamento, dallo spigolo est dell’edificio “Crea” sino all’angolo estremo Nord-Ovest in corrispondenza della via Picone – sottolinea il sindaco Franco Miccichè – rappresentano una continuità con quelli eseguiti dalla Protezione Civile regionale sul pendio posto a Nord del Viale della Vittoria, dopo l’evento franoso del marzo 2014. Siamo lieti di essere riusciti a dare delle risposte concrete ed immediate per la risoluzione di un problema atteso da anni».

L’opera, dell’importo complessivo di 1.918.771,09 euro coniugherà la messa in sicurezza con paratie, con un intervento di ingegneria naturalistica (è prevista la piantumazione di essenze arboree adeguate), nonché con la messa in opera di graticciate e fascinate per aumentare la stabilità anche superficiale del versante.

Permane lo stato di pericolo per le diffuse piogge che da stanotte hanno colpito buona parte della Sicilia occidentale. La giornata di domani sarà caratterizzata da frequenti piogge e localmente anche di temporali che si alterneranno a schiarite.

Oltre alle precipitazioni intense, sono previsti anche venti di burrasca, con raffiche ad oltre 100 km/h, dapprima dai quadranti orientali e successivamente da quelli meridionali, specie sui settori ionici. Per quanto riguarda i mari da agitato, tendente a molto agitato, lo Stretto di Sicilia; molto mossi, tendenti ad agitati, lo Ionio e in serata, il Basso Tirreno.

 

 

Accorata lettera di ringraziamento ed elogio, a seguito di un intervento chirurgico, da parte di una paziente al reparto di ginecologia ed ostetricia del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento e all’equipe di sala operatoria:

“Desidero con immenso piacere e gratitudine raccontare la mia esperienza vissuta in reparto ginecologia di Agrigento con l’equipe della dott.ssa Maria Rita Falco Abramo.

Giorno 10 maggio c.m. sono stata ricoverata per polipectomia, subito assistita in modo cordiale e premuroso da tutto il personale adibito a questo primo step. L’indomani scesa in sala operatoria per isteroscopia operativa mi ha raggiunto il ginecologo di cui purtroppo non ricordo il nome, che in maniera professionale ma principalmente con un valore umano ineccepibile, mi ha descritto tutto ciò che avrebbero eseguito, tranquillizzandomi in modo affettuoso ma allo stesso tempo anche dal punto di vista operativo. Ho saputo dopo, che lo stesso medico ha collaborato nell’intervento, con la dottoressa primario Falco Maria Rita. Appena entrata in sala operatoria e lì si sa il freddo che sussiste per ovvi motivi, io tremavo tutta. Ad accogliermi una cerchia di giovani anestesisti (angeli) che accorgendosi del mio tremore, senza che io chiedessi nulla, si sono preoccupati di scaldarmi con un materassino che hanno riempito di aria calda con un phon. Mi hanno coccolata, scaldata, prima che mi sedassero, tant’è che li ho ringraziati tutti di cuore  dicendo loro che in quel momento mi stavano dando la VITA. Ho salutato la dott.ssa Falco che mi ha ulteriormente tranquillizzata con la sua spiccata  professionalità ed empatia e mi sono serenamente addormentata. Ciò ha permesso che al mio risveglio, ho avuto la sensazione, perfino, di avere fatto dei sogni meravigliosi. Quando aprii gli occhi, mi sono subito ritrovata accanto il dottore che mi aveva accolta all’inizio a raccontarmi l’esito positivo dell’intervento e a rassicurarmi ulteriormente. Salita in reparto, sono stata accudita da tutto il personale come meglio ci si aspetta per essere dimessa l’indomani. Sensazione? Mi sono sentita come in famiglia…mi sono portata a casa una bellissima esperienza per la quale mi sento di doverne dare testimonianza e di ringraziare tutto il personale e l’equipe medica della dott.ssa Falco Maria Rita Abramo”.

Cefpas, croce e delizia. Non ce ne voglia il capo del colosso nisseno Roberto Sanfilippo ma torniamo ad occuparci dello straordinario centro di formazione sanitaria meglio conosciuto come Cefpas, nel cuore della Sicilia dove Caltanissetta fa da spartiacque (e non solo…) tra la politica occidentale e quella orientale, con rare puntate al centro.

Il Cefpas è come presentare una caramellina piena di gusti ad un bambino di soli tre anni. Si impazzisce e fa impazzire, una golosità fra la gioia dei pargoli ed altrettanta golosità tra la gioia dei politici.

Più volte al centro delle attenzioni, la Cgil nissena è stata un chiodo fisso per Sanfilippo; un dossier gli ha tolto il sonno ma non gli ha fatto mancare la forza di definire il sindacato nisseno “Lupu ri mala cuscenza comu opira penza?

Il dossier evidenziava alcune criticità in termini di assunzioni e di massima trasparenza che lasciavano più di un sospetto come se si fosse creato dal 2021 al 2023 una sorte di Bengodi dove fioccavano assunzioni a piè sospinto e dove sostanzialmente molte assunzioni a co.co.co. o a tempo determinato non avevano avuto quella sostanziale pubblicità all’esterno e con l’inchiesta.

E poi quel rompicoglioni del collega Mario Barresi, de La Sicilia, che scriveva (e sottolineiamo…scriveva) di contratti vip e consulenze pingui con nomi e cognomi assimilabili a politici locali, regionali e alti burocrati di Asp e Sanità regionale.

Sanfilippo aveva liquidato tutto come accuse piene di livore e che tentavano di frenare il suo lavoro tra l’altro aveva ribadito che anche iscritti al sindacato della Cgil avevano fatto carriera all’interno del colosso di Via Mulè. Un botta e risposta che sembrava essersi sopito ai primi di gennaio 2023 con la nomina del Commissario Straordinario Giovanna Segreto.

La Commissaria Segreto era forse meglio non mettesse piede al centro Cefpas. Ha letto, riletto e relazionato carte che non lasciano alcun dubbio circa la criticità di alcune operazioni (forse più di qualcuna) effettuate prima del suo avvento. Operazioni che sembravano essere consolidate (come ad esempio un Avviso Pubblico per selezionare nuovo personale a tempo determinato che, casualmente, riporta congiunti di parlamentari in carica o parenti o affini di politici in carriera, il quale Avviso è stato perentoriamente bloccato.

Non solo; non ha rinnovato i contratti a tempo determinato in scadenza, non ha nominato più un consulente tramite iscrizione l’Albo Tutor e selezione comparativa del curriculum. Insomma, ha dato un freno in un Ente che spendeva e spandeva e assumeva senza soluzione di continuità.

A scanso di equivoci, quello che avete appena letto non lo abbiano detto noi, ma lo scrive la Commissaria nella relazione dettagliata lo scorso 5 aprile e indirizzata agli organi di controllo: Assessore regionale alla Sanità Volo, che già aveva recentemente descritto il Cefpas “inerme”, al Direttore Generale alle attività di pianificazione, Presidente della Regione siciliana, Collegio Sindacale Cefpas, Dirigente Amministrativo .Cefpas. Giova ricordare che il Cefpas è un ente vigilato dall’Assessorato Regionale alla Salute.

Prima di pubblicare qualche stralcio del contenuto della relazione scritta dalla Segreto, la quale segnala agli organi superiori in modo evidente una serie di criticità, è doveroso da parte nostra significare che, potrebbe essere probabile che il Cefpas abbia già risposto alle critiche della Commissaria e con gli organi superiori abbia chiarito tutto.

Andiamo al primo stralcio, a pagina 1:

In considerazione degli interessi pubblici derivanti dalle risorse finanziarie statali  e regionali impiegate, si ritiene doveroso, per una corretta e trasparente gestione nel rispetto dei principi costituzionali di buon andamento della pubblica amministrazione, richiedere un Determinante intervento chiarificatore agli organi di vigilanza della regione Siciliana. In tema di normative applicabili all’Ente, con particolare riferimento alla gestione di alcuni specifici finanziamenti che recentemente ne hanno notevolmente incrementato le attività ed alle assunzioni di personale a tempo determinato, in ordine alle quali era stata data richiesta una specifica dettagliata relazione al competente ufficio del CEFPAS con nota prot. N° 191 del 13/03/2023.”

A pagina 4 la Commissaria si sofferma sulle consulenze:

“Ove poi si ritenesse che l’Ente appartenga agli Enti pubblici del Settore Sanitario, con riferimenti incarichi esterni di cui all’art. 7 comma 6 e 6-bis Del D.Lgs. n. 165/2001, andrebbe rispettato l’art 21 (Div esternalizzazione di funzionò della stessa LR. 5/2009 in merito alla preventiva approvazione dell’ente vigilante.

E sulle

delibere dei dirigenti octies:

“Le deliberazioni che avviano le assunzioni ex art. 15-octies del D.Lgs. n. 502/1992 motivano l’applicazione al CEFPAS della speciale normativa prevista per il Settore Sanitario facendo riferimento all’art. 32 c. 3 LR n. 5/2009 che, ad avviso dell’Ente, permetterebbe di sostenere che “in tema di assunzioni di nuovo personale sia a tempo indeterminato che a tempo determinato” il CEFPAS è equiparato alle aziende unità sanitarie locali. Tale interpretazione viene fatta derivare dal suddetto art. 32 in ragione della modifica che lo stesso dispone in merito all’art. 1 c. 10 della LR n. 25/2008, che già escludeva dall’applicazione del divieto di assunzione le aziende sanitarie ed a cui aggiunge “e agli enti del settore (CEFPAS) per i quali continuano ad applicarsi le vigenti norme nazionali in materia” Tuttavia il richiamato art, 32 c, 3 LR n. 5/2009 oltre a consentire al CEFPAS come alle aziende sanitarie, di derogare in Sicilia al divieto di assunzione non pare determini di per sé un’equiparazione del CEFPAS alle aziende sanitarie, piuttosto inserisce più semplicemente il CEFPAS nell’elenco degli enti esclusi dal divieto di assunzione, così come altri enti regionali.”

Le conclusioni finali a pagina 9 l’ex Commissario mette a nudo in maniera minuziosa una sorta di classificazione da zona rossa in tutto quello che secondo lei va approfondito e chiarito.

 

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Conclusioni:

Per tutto quanto sopra rappresentato si riepilogano di seguito le indicazioni conclusive:

  • Tenuto conto che, per quanto detto, nell’attività amministrativa posta in essere, con particolare riferimento alla gestione del personale, l’Ente ha ritenuto di appartenere al Servizio Sanitario Nazionale, si chiede al Dipartimento regionale per la Pianificazione Strategica un adeguato e definitivo approfondimento chiarificatore;
  • Con riferimento alle assunzioni disposte ai sensi dell’art. 15-octies del D.Lgs. n. 502/1992 è necessario che il dirigente amministrativo provveda alla trasmissione di tutte le deliberazioni e i contratti che riguardano l’assunzione del suddetto personale a tempo determinato al Dipartimento regionale per la Pianificazione Strategica ai fini delle valutazioni di competenza;
  • Tenuto conto degli interessi pubblici coinvolti derivanti dalle risorse finanziarie statali e regionali impiegate nella gestione dei rapporti di lavoro instaurati dall’ente, si ritiene opportuno procedere con gli atti di revoca del Regolamento ex art. 7 D.Lgs. n. 165/2001 in ultimo modificato dalla deliberazione n. 101/2020, predisponendo gli atti per l’approvazione di un Regolamento ex art. 7 c. 6 e 6. bis conforme e coerente con le finalità dello stesso;
  • Per i motivi su esposti si ritiene di disporre la revoca della deliberazione n. 2113 del 31.12.2022 e degli atti conseguenti che, in riferimento alla stessa deliberazione n. 997/2020 di nomina della Commissione ex art 12, aveva la finalità di incrementare le unità di personale a tempo determinato in Categoria C ma che ad oggi, sospesa dalla scrivente, non ha dispiegato i suoi effetti;
  • Si ritiene necessario adottare gli atti di correzione e rettifica delle scritture contabili relativi alle coperture di spesa degli impegni ad oggi assunti dall’ente e che, per quanto detto, non potevano e non possono essere imputati ai finanziamenti regionali non definiti sui fondi, sugli utili e/o sulle riserve dell’ente già in riferimento al Bilancio di esercizio 2022 ancora da approvare e per quanto possibile anche in riferimento all’esercizio 2021 in coerenza al principio di veridicità e prudenza;
  • Al fine di garantire la piena operatività dell’Ente pubblico, è necessaria una riprogrammazione del fabbisogno in materia di personale adeguando urgentemente il Piano Integrato di Attività e Organizzazione di cui all’art. 6 del DL n. 80/2021 finalizzato a definire le eventuali assunzioni a tempo indeterminato, e ove occorra a tempo determinato, nonchè il complesso delle attività dell’Ente nel rispetto di un impianto normativo e contabile sostenibile e coerente con le finalità e attribuzioni dell’ente, in relazione agli indirizzi e valutazioni dell’Assessorato alla Salute in qualità di organo regionale di vigilanza e controllo;

Ad avviso della scrivente, infine, sulla base della reimpostazione della superiore azione amministrativa, occorrerà trasferire gli effetti contabili nel Bilancio di previsione 2023 coerentemente alle valutazioni sopra riportate tenendo conto delle obbligazioni giuridicamente vincolanti nonché dell’assenza di certezza, ad oggi, sui finanziamenti regionali indicati e delle rettifiche alle scritture contabili degli esercizi precedenti.

Fin qui una parte della relazione che adesso aspetta i chiarimenti da parte del presidente della Regione e della stessa assessore Volo

Come detto prima non sappiamo ad oggi questa relazione finale se ha avuto un seguito con una ispezione e se c’è stata una presa di posizione; tra l’altro l’Assessore Volo ha revocato progetti al Cefpas a guida Sanfilippo per 5 milioni e 900 mila euro destinati alla digitalizzazione.

Sanfilippo (& company, prima bocciato, poi parcheggiato e poi nuovamente premiato), adesso non dovrà rispondere ad articoli di giornale o a dossier di sindacati (dove si può slalomare a destra e a manca se mancano gli interventi degli organi preposti), ma si trova dinnanzi ad una relazione di un Commissario che butta giù più di qualche criticità operata dall’Ente.

Una cosa è certa: il presidente Schifani e l’assessore Volo, oltre agli altri organi di controlllo, non potranno esimersi dal dare una risposta almeno per capire se al Cefpas funziona tutto alla perfezione secundum legem.

Nell’attesa al dott. Sanfilippo auguriamo un sincero e profiuo lavoro sia per il bene della Sanità siciliana sia per il popolo.

A presto…

 

Un incidente stradale mortale è avvenuto a Palagonia, lungo la circonvallazione cittadina, dove un uomo di 42 anni, Orazio Calcagno, è deceduto e altre tre persone hanno subito ferite e sono ricoverate negli ospedali della zona. In fase di ricostruzione è la dinamica del sinistro ad opera dei Carabinieri della locale compagnia. Sarebbe stato uno scontro frontale tra una Opel Mokka e una Brava. Una delle due auto prima di scontrarsi con l’altra avrebbe urtato violentemente delle autovetture in sosta. Tra i feriti anche due minorenni, i due figli della vittima. Sul posto, oltre ai Carabinieri, hanno lavorato i Vigili del fuoco e i sanitari del 118.