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Si prospetta il ripristino delle ore attualmente dimezzate per gli oltre 70 dipendenti della SAS (Servizi Ausiliari Sicilia): grandi passi avanti, ma ancora tanti ostacoli da superare per giungere a una risoluzione definitiva a cui si lavora alacremente da settimane. Lo annuncia Carmelo Pace, capogruppo della Democrazia Cristiana all’Ars, unico deputato regionale presente oggi all’incontro convocato in assessorato insieme al Direttore generale dell’Assessorato alla Sanità Iacolino, i vertici Asp Zappia e Mazzara e i vertici S.A.S. Pantò e Cottone.
“Da tempo ¬– osserva Pace – ho preso a cuore la vertenza dei lavoratori utilizzati all’Asp, convocando io stesso e partecipando personalmente a riunioni con i vertici della S.A.S. già nelle settimane scorse, mentre proprio tre giorni fa ci si è riuniti all’Asp di Agrigento. Oggi questa riunione congiunta a Palermo, in cui da solo ho rappresentato la deputazione regionale, ha permesso di intraprendere nuovi percorsi con ulteriori passaggi da affrontare, ma anche con ulteriori ostacoli da superare per giungere a una soluzione efficace.
“Sarebbe per me una felicità immensa dare notizia di una risoluzione della vertenza dopo il vertice di oggi – conclude Pace – ma non sono solito dare false speranze a nessuno, specialmente quando si tratta della dignità di lavoratori che, come in questo caso, si occupano di assistenza ospedaliera e dei distretti veterinari di tutta la provincia di Agrigento. Di certo rinnovo il mio personale impegno già assunto da tempo, al fine di trovare una risoluzione definitiva e sono certo che questo percorso condiviso troverà al più presto il meritato lieto fine”.
“ È mio dovere comunque ringraziare il direttore Iacolino, i vertici di Asp Agrigento e SAS per l’impegno che stanno profondendo per arrivare ad una definitiva soluzione in favore di questi lavoratori “.
Quasi la stessa gemella notizia l’hanno rivendicato questa mattina i due deputati di Forza Italia Gallo Afflitto e Margot La Rocca Ruvolo i quali con enfasi annunciavano testualmente: “A decorrere dal primo giugno sarà loro applicato il rispristino delle ore come previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, dopo che il primo di maggio vi è stata la riduzione del tempo pieno a tempo parziale del 50%. I lavoratori utilizzati all’Asp, di cui ampia parte si occupano di assistenza ospedalieria e dei distretti veterinari di tutta la provincia agrigentina, ad oggi sono punti di forza per il servizio sanitario. Pertanto – concludono Gallo e La Rocca Ruvolo – questo accordo restituisce finalmente dignità ai lavoratori della Sas, dopo quasi un mese di turbolenti disagi, fortemente peggiorativi in termini giuridici ed economici”.
Giova ricordare che il deputato regionale della DC Carmelo Pace ha da tempo ha preso a cuore la questione lavoratori SAS. E non a caso questa mattina Carmelo Pace era l’unico politico presente alla riunione indetta dal Direttore generale dell’Assessorato alla Sanità Iacolino, alla quale hanno partecipato anche i vertici Asp Zappia e Mazzara e i vertici S.A.S. Pantò e Cottone.
Dunque nessuna presenza di Gallo e la Rocca Ruvolo attorno al tavolo di questa mattina, se non, forse, dei loro fantasmi che nessuno ha visto. Eppure i due rappresentanti di Forza Italia hanno pure diramato un comunicato stampa attaverso il quale proclamavano in pompa magna l’avvenuta risoluzione della vertenza lavorativa a favore dei lavoratori della SAS.
Potenza di lu gibbiuni…

Aumenta in maniera esponenziale la vendita di biglietti del Carnevale di Sciacca edizione 2023. Dall’Italia e dall’estero vengo effettuati ogni giorno acquisti on line mentre nelle biglietterie fisiche di Sciacca si continuano a registrare nuove richieste di biglietti e abbonamenti. Da diversi centri della Sicilia, anche dalla parte orientale, si hanno notizie di pullman organizzati che giungeranno a Sciacca in occasione della festa mentre risulta quasi esaurita la capienza nelle strutture ricettive locali. Il sito ufficiale del Carnevale WWW.CARNEVALESCIACCA2023.IT e le pagine sociale Carnevale Sciacca 2023 continuano  a registrare accessi e richieste d’informazioni. A tal proposito ricordiamo che i biglietti rIdotti per i residenti a Sciacca possono essere acquistati nelle prevendite cittadine solo fino a venerdì 19 maggio. Il prezzo dell’abbonamento per 4 giorni è di € 10,00 + 2,00 (Diritti). L’abbonamento di 2 giorni è di € 7,00 + 2,00 (Diritti) mentre l’ingresso di un giorno è di € 4,00 + 1,00 (Diritti). Ma questo solo fino a venerdì 19 maggio. Al botteghino nei giorni 20, 21, 27 e 28 maggio non ci saranno più riduzioni e l’ingresso sarà di € 6,00 + 1,00 (Diritti) per tutti. In ogni caso scrivendo alla mail info@carnevalesciacca2023.it oppure al numero whatsapp 3314608870 o ancora collegandosi alla pagina Facebook Carnevale Sciacca 2023, si potranno avere tutte le informazioni utili sulla manifestazione.

Carmelo Pace, capogruppo della Democrazia Cristiana all’Ars, ed il collega Ignazio Abbate, hanno presentato un disegno di legge per tutelare il personale dei Consorzi di bonifica nel caso in cui le somme degli enti per i quali lavorano vengano pignorati.
E’ quanto accaduto ai dipendenti del Consorzio di Bonifica Agrigento 3, senza stipendio dallo scorso mese di febbraio, perché l’ente ha subito una sentenza di condanna e tutte le somme a disposizione sono state pignorate.
La proposta di norma presentata da Pace e Abbate è finalizzata a vincolare, con la modifica della denominazione del capitolo del bilancio regionale, le somme degli enti destinate agli stipendi del personale, in modo da renderle impignorabili.
All’assessorato regionale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, viene inoltre chiesto di “reperire dei fondi extra, quale contributo straordinario, affinché gli stipendi arretrati dal mese di febbraio possano essere pagati agli aventi diritto”.

di Dorotea Rizzo

Simona Rosati, la   protagonista della vicenda a cui si riferiva il Papa nel colloquio con la premier Meloni e che ha fatto discutere tanto, è una insegnante di scuola dell’infanzia sanbenedettese ed è   la terza volta che va a Roma per incontrare il Papa. Simona trae   conforto   da questi incontri   per alcuni problemi di salute e proprio   lo scorso 4 aprile si trovava in piazza San Pietro, sul sagrato, in prima fila, insieme alla zia, una collega e la figlia di quest’ultima tenendo bene stretta a sé   la borsetta dove c’era appunto il suo cagnolino   Mialma  «così risulta registrata – dice l’insegnante – per tutti i miei amici semplicemente Mia. Papa Francesco si è avvicinato come fa con tutte le persone che si trovano in quella posizione, ha benedetto la ragazza che era con noi e la mia amica. Io gli ho porto anche un mazzo di fiori, dove c’era anche la foto di un’altra amica che purtroppo è morta di recente per via di una brutta malattia. Quando lui ha allungato la mano per sfiorare la mia, il cagnolino è spuntato e gli ho detto in spagnolo che si trattava di Mialma appunto e lui e mi ha risposto “rápidamente me dijo que le cambiara el nombre de” Mi Alma “ a ponerle “Mia” el nombre de una “perrita” che significa: rapidamente cambiale il nome da ”la mia anima mettile “Mia” un nome più adatto a un cangnolino».L’insegnante non è assolutamente contrariata per il consiglio tra l’altro dato bonariamente «perché sono molto devota al Papa – sostiene- e ho pensato che si stesse comportando come mio nonno che quando mi doveva dire una cosa lo faceva apertamente». Tutto ciò è riportato stamane in   un articolo de ” Il Messaggero” da cui   si legge anche che Simona è dispiaciuta per le critiche che la vicenda ha generato: «Ho letto cose bruttissime nei confronti del pontefice e questo mi rattrista. Quanto accaduto ha dato la possibilità a persone cattive di offenderlo e questo davvero mi ha fatto rimanere male perché lui scherzava, era sorridente e per nulla contrariato. Inoltre il mio chihuahua è un cane da pet teraphy ed è entrato con me anche ai Musei Vaticani quindi è utile per ritrovare la salute. È chiaro che continuerò a chiamarla Mia anche se all’anagrafe canina e sul suo passaporto c’è scritto Mialma».

Simona , dunque, ha cercato di chiarire quanto accaduto,   e a me è parso anche giusto e doveroso riportare quest’altra notizia con la versione dell’insegnante poi …ognuno è libero di trarre le conclusioni che ritiene più opportune su una vicenda che ha fatto il giro del mondo tra critiche nei confronti del Papa , risentimenti da parte di qualche animalista, approvazione di chi sostiene che sia giusto trattare gli animali come tali e non come bambini , riferendosi  alla  presunta benedizione richiesta dalla donna per il suo cane… Insomma adesso abbiamo sentito anche “l’altra campana”   per decidere meglio da   quale parte stare … ma   per farlo non bisognerebbe prima   capire quale sia la giusta versione  ? Ai posteri l’ardua sentenza…

 

 

 

 

Le giacenze di vino in cantina e le difficoltà di mercato confermano la crisi in cui versano molti territori a vocazione vitivinicola compreso la Sicilia.

Tale situazione di crisi a pochi mesi dalla nuova campagna costituisce un elemento di preoccupazione che va affrontata con tutti gli strumenti in grado di dare sollievo anche alle nostre cooperative .

Lo hanno  dichiarato Domenico Pistone coordinatore  della presidenza  dell’agroalimentare e della pesca di Legacoop Sicilia e Filippo Parrino prsidente Legacoop Sicilia.

Secondo gli ultimi dati di giacenza disponibili e pubblicati dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al 31 marzo erano presenti in cantina 60 milioni di ettolitri ed un’eccedenza, rispetto al 31 marzo dell’anno precedente, pari a quasi 3 milioni di ettolitri (+5,1%).

Siamo convinti unitamente a legacoop agroalimentare Nazionale , hanno proseguito Pistone e Parrino che sia necessario programmare una strategia di medio-lungo periodo per ristabilire un equilibrio tra domanda e offerta.

Riteniamo , inoltre, che sia necessario sollecitare anche a livello regionale , come già fatto al Governo nazionale, l’emanazione di un Regolamento delegato che riconosca il prima possibile alcune misure di sostegno e di flessibilità, compresa la distillazione di crisi .

E’ pertanto , necessario, a nostro avviso, valutare a livello nazionale le necessità regionali, le cautele e le modalità di attuazione, quanto più mirate in considerazione delle esigenze territoriali, nonché il budget a disposizione, per evitare che l’applicazione della misura a prezzi eccessivamente bassi e dunque non congrui, possa generare distorsioni di mercato.

Il vino e la qualità del nostro vino rappresentano una delle eccellenze del nostro territorio e come tali vanno salvaguardati e valorizzati.

Il pubblico ministero di Agrigento, Gianluca Caputo, ha chiesto al Tribunale di rinviare a giudizio due insegnanti in servizio in una scuola della città. Sono imputate di maltrattamenti a danno di un alunno disabile, che adesso ha 9 anni. E’ attesa la decisione del giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto. Le ipotesi di reato risalgono al febbraio 2020. La madre del bambino, dopo essersi accorta di alcuni lividi sul figlio, ha sporto denuncia ai Carabinieri, che hanno piazzato delle telecamere in aula, e nel corso di due settimane di registrazioni sono emersi diversi episodi di maltrattamenti: schiaffi e calci. Le due imputate, difese dagli avvocati Sebastiano Bellanca e Simona Fulco, hanno scelto di essere giudicate in abbreviato. La madre del bambino si è invece costituita parte civile tramite l’avvocato Salvatore Cusumano. Prossima udienza il 26 settembre.

A Campobello di Licata, nelle campagne, è stata trovata una busta con dentro tre cartucce calibro 7,65, con indicato il nome di un imprenditore, innanzi al cancello d’ingresso di un fondo agricolo, coltivato a uliveto e vigneto, di proprietà del padre dell’imprenditore, un pensionato di 65 anni. L’uomo, bersaglio del messaggio intimidatorio, è titolare di un’attività commerciale non molto lontana dall’appezzamento di terreno del padre. Indagini sono in corso ad opera dei Carabinieri. La Procura di Agrigento ha avviato un’inchiesta. Padre e figlio sono stati già ascoltati.

I deputati di “Sud chiama Nord” e “Sicilia Vera” hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo. L’intervento.

I deputati dei gruppi parlamentari “Sud chiama Nord” e “Sicilia Vera”, al timone di Cateno De Luca, hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo. E spiegano: “L’assessore Volo ha dimostrato di non essere all’altezza del compito assegnatole, considerata sia la scarsa incisività dell’azione amministrativa posta in essere che la pressoché totale inazione riguardo a specifiche emergenze in ambito sanitario che hanno in questi mesi riempito le pagine della cronaca giornalistica. Sin dal suo insediamento sono emerse numerose criticità nell’ambito della gestione del Servizio Sanitario Regionale di specifica competenza dell’assessorato”. E poi, dunque, aggiungono: “La sfiducia nei confronti dell’assessore Volo sembra l’unica via d’uscita ad una gestione che fa acqua da tutte le parti. Paradigma di tutti questi mesi è il comportamento schizofrenico avuto con riguardo alla delicata questione del rinnovo della convenzione in scadenza tra il “Bambin Gesù” di Roma e l’ospedale “San Vincenzo” di Taormina. Si tratta di un rinnovo, ancora non concluso, fondamentale per poter dare continuità all’eccellente lavoro svolto dal Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo di Taormina”. I deputati dei due gruppi parlamentari sottolineano che “il Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo di Taormina ha rappresentato e tuttora rappresenta un polo di eccellenza per quanto riguarda la cardiochirurgia pediatrica. E’ un punto di riferimento interregionale per i piccoli pazienti bisognosi di cure cardiologiche. La sua chiusura riporterà alla ribalta il fenomeno del turismo sanitario, visto che costringerà le famiglie siciliane e calabresi a spostarsi verso le strutture ospedaliere presenti nei grandi centri del nord e centro Italia, anche in considerazione del fatto che l’istituendo reparto cardiologico pediatrico presso l’Arnas Civico “Di Cristina Benfratelli” di Palermo non potrà entrare a pieno regime prima di diversi mesi se non addirittura tra qualche anno. Senza dimenticare che la gestione del rinnovo della convenzione rappresenta solo l’ultimo pezzo di un puzzle che una volta ricomposto restituisce l’immagine di una gestione approssimativa, priva di programmazione nonché di una visione del futuro del Servizio Sanitario Regionale che possa essere servizio a beneficio della salute di tutti i siciliani e scevro da qualsiasi interesse particolare”. E poi “Sud Chiama Nord” e “Sicilia Vera” a sala d’Ercole concludono: “Alla luce di tutto ciò, appare non rinviabile la richiesta di sfiducia per l’assessore Volo, anche in considerazione del comportamento da lei tenuto, che per ben tre volte nello spazio di pochissimi mesi, ed in particolare nelle sedute assembleari del 21 febbraio, del 3 maggio e del 10 maggio, non si è presentata, dimostrando poco rispetto nei confronti delle prerogative parlamentari. E quando è stata presente in Aula era completamente impreparata riguardo agli atti ispettivi iscritti all’ordine del giorno della seduta, costringendo la Presidenza dell’Assemblea, con non poco imbarazzo, a rinviarne la trattazione”.

Giuliana Miccichè

Paziente con addome acuto da perforazione intestinale associato a peritonite e shock settico salvo all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca grazie ad un tempestivo intervento chirurgico e all’uso della nuova strumentazione “CytoSorb” per il trattamento della sepsi. La recente dotazione del macchinario e del kit per emoperfusione presso l’Unità di terapia intensiva del nosocomio saccense, voluta dalla Direzione strategica dell’ASP di Agrigento, ha permesso di eseguire nel post chirurgico la purificazione del sangue dell’uomo anticipando il ripristino del severo quadro clinico e riportando in tempi brevi i valori emodinamici e di laboratorio alla quasi normalità. La nuova metodica, utilizzata per la prima volta in terapia intensiva a Sciacca, è stata preceduta dal provvidenziale intervento chirurgico eseguito dall’equipe dell’UOC di chirurgia generale, diretta dal professor Carmelo Sciumé, condotto dal dottor Giuseppe Scarpa e dall’equipe di anestesia guidata dalla dottoressa Marciante dell’UOC di rianimazione e terapia intensiva diretta dal dottor Francesco Petrusa, responsabile del complesso operatorio del presidio ospedaliero di Sciacca. Per il gravissimo stato clinico e la severa compromissione dell’equilibrio emodinamico e della funzionalità renale, tali da pregiudicare le funzioni vitali, il paziente dopo l’atto chirurgico è stato ricoverato, in coma farmacologico ed in ventilazione meccanica controllata, presso il reparto di terapia intensiva. Immediatamente sono stati applicati i protocolli terapeutici e farmacologici convenzionali e, quindi, il trattamento di emoperfusione extracorporea “CytoSorb”, eseguito dal coordinatore dell’UOC di terapia intensiva, il dottor Marco Li Gioi, in collaborazione con il dottor Carmelo Urso, responsabile dell’equipe medica dell’Unità. Le cure hanno permesso al paziente di superare le criticità. Adesso si trova ricoverato nel reparto di degenza comune dell’UOC di Chirurgia Generale dove sveglio, orientato, in respiro spontaneo e con un quadro clinico stabile, sta proseguendo il decorso post operatorio.

Povera città, povera provincia, povero tutto. Non si può e non si deve avere la pretesa di agguantare il primato di Capitale della Cultura se ad Agrigento i veri problemi riguardano ben altro.

Il ben altro corrisponde alle strisce pedonali da poco rullate nelle vie cittadine, vuoi per il colore, vuoi per le misure, vuoi per tutto il cavolo che vuoi sono oggetto di una polemica senza fine sui social. Chi la vuole cotta, chi cruda, chi a bagnomaria, chi rosse, chi bianche, chi verdi. E tutti con un solo denominatore comune: distruggere, annientare, offendere. Invece di costruire, provare ad arrivare nel 2025 in modo dignitoso, programmare un futuro più roseo, togliersi “u purmuni mmucca”. Pegio dei lamentatori di Raffadali.

Chi sono? I soliti detrattori che uccidono la “Più Bella Città dei Comuni Mortali”.

Accesso agli atti…