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di Dorotea Rizzo

Giovedì 7 settembre scorso, a Casteldaccia, all’interno della splendida cornice delle storiche “Cantine Corvo”, oggi “Duca di Salaparuta”, si è inaugurata la collettiva pittorica dal titolo: “L’Arte …per Bacco!”

Hanno partecipato gli artisti Eugenia Affronti, Cristina Patti, Pippo Buscemi, Nino Gambino e Nino Sancarlo. Ognuno di loro ha esposto 5 opere ciascuno, esponendo il proprio stile personale e assolutamente identificativo: Eugenia Affronti con in suoi paladini siciliani rivisitati in chiave ironica o satirica. Cristina Patti con le sue donne oniriche e voluttuose. Pippo Buscemi da sempre legato ai temi della natura della sua Sicilia Nino Gambino con le sue complesse tarsie lignee policrome. Nino Sancarlo con le sue opere veriste che rimandano ai profumi di una Sicilia ricca e generosa.

Quest’ultimo, proprio in omaggio al luogo dell’esposizione e cioè le storiche cantine dei vini Corvo, Florio e della famiglia Alliata , ha  reso omaggio alla figura di Donna Franca Florio dedicandole un  grande dipinto che troviamo esposto .

La mostra vuole essere un omaggio all’arte e al vino e già dal titolo, “L’Arte…perBacco!”, lascia intendere lo splendido connubio e l’unione di arte  visiva  e arte vinicola, che si traduce in una  vera e propria esperienza sensoriale.

I visitatori, durante l’inaugurazione, sono stati accolti dal calore e dall’affabilità dei padroni di casa e di tutto lo staff: il direttore, dott. Roberto Magnisi , la responsabile dott.ssa Maria Elena Bello, la guida esperta Marina Guarrera che con i suoi racconti sul Duca Enrico  ha permesso loro un tuffo nel passato .

L’esposizione sarà visitabile, gratuitamente, fino al 30 settembre 2023, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, mentre il sabato dalle 9 alle 13.

Le cantine Duca di Salaparuta inoltre parteciperanno alla preziosa manifestazione “Le vie dei Tesori” e pertanto sarà possibile visitare la mostra, degustare vini e visitare le cantine previa prenotazione, anche durante i weekend di settembre e ottobre.

Per info

via Nazionale, Strada Statale 113, Casteldaccia.

tel 091 945252

www.duca.it

Email: visitaduca@duca.it

Una donna incinta di 28 anni, Giorgia Migliarba,  al sesto mese di gravidanza, e il suo bimbo sono morti all’ospedale Villa Sofia di Palermo. Non si conoscono ancora le cause del decesso.

La donna, che abitava in via Costante Girardengo nel quartiere dello Zen, è stata portata in ospedale dai familiari. L’ambulanza del 118, chiamata in soccorso, quando è arrivata a casa non ha trovato la paziente. I parenti si sono scagliati contro i sanitari del mezzo aggredendoli; altri si sono presentati al pronto soccorso e presso la camera mortuaria dell’ospedale lanciando diversi oggetti contro le finestre. La loro reazione è stata ripresa con i cellulari da alcuni ricoverati. Qualcuno ha cercato anche di entrare all’interno dell’ospedale. Sul posto sono arrivate in massa le volanti della polizia e agenti in assetto antisommossa che hanno riportato la calma. La salma, in attesa di disposizioni da parte della procura, è stata portata nella camera mortuaria presidiata dai poliziotti.

“Apprezziamo la disponibilità dell’Assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica, Andrea Messina a condividere un percorso che porti ad alcune modifiche normative in favore dei Comuni”. Hanno dichiarato Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia commentando le dichiarazione dell’Assessore Messina apparse oggi sulla stampa.

“Proprio le vicende legate ai commissariamenti devono portare a una riflessione sulla necessità di rivedere il sistema di regole imposto agli Enti locali, a partire dai meccanismi contabili e in particolare dalla previsione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e che gli amministratori locali sono spesso costretti ad assumersi responsabilità eccessive in assenza di adeguate figure professionali. Per tali ragioni riteniamo indispensabile una  semplificazione  del quadro normativo consentendo ai Comuni di assumere il personale necessario. Ci aspettiamo che si comprenda che lo strumento dei commissariamenti deve essere utilizzato solo di fronte a eccezionali anomalie, che per definizione devono riguardare pochi enti, quando si commissariano invece centinaia di Comuni si manifesta  un limite di  “sistema” che può essere affrontato solo con scelte  di carattere normativo”. Aggiungono Amenta e Alvano.

“In merito ai commissariamenti relativi all’approvazione degli strumenti contabili – conclude il presidente Amenta- va evidenziato che gli Enti locali stanno scontando la difficoltà di uniformare la propria organizzazione alle recenti modifiche dei principi contabili e che  le problematiche sono sempre più spesso di carattere tecnico e strutturale, auspichiamo che  il ruolo dei revisori contabili e quello dei commissari  nominati dalla Regione possa essere sempre più improntato ad una fattiva collaborazione con i comuni”.

La Procura di Palermo, per cristallizzare le prove in una vicenda così delicata, ha chiesto l’incidente probatorio per la diciannovenne che il 7 luglio è stata vittima dello stupro di gruppo al Foro Italico. Il pubblico ministero Maria Bambino ha inviato l’istanza al giudice per le istanze preliminari, Monica Guzzardi, che adesso dovrà fissare l’udienza a cui potranno prendere parte i sette indagati e i loro legali che avranno così la possibilità di rivolgere le domande alla ragazza.

La procedura, che prevede il contraddittorio tra le parti, viene utilizzata in casi del genere per consentire a chi è stato oggetto di abusi e violenze – persone che si trovano in una particolare situazione di fragilità e vulnerabilità – di non dover ripetere tutto nell’eventuale dibattimento. L’audizione si svolgerà, infatti, in modalità protetta, evitando contatti diretti – anche solo visivi – tra la parte offesa e i presunti autori della violenza.

Verso le elezioni Europee: il presidente della Regione, Renato Schifani, ribadisce l’opportunità di aggregare tutte le forze politiche che si riconoscono nei valori del Partito popolare europeo. E prosegue: “E’ giunto il momento che Forza Italia funga da elemento di aggregazione e di richiamo nei confronti di questi partiti, perché la frammentazione non ha mai consentito agli italiani di poter votare in maniera unitaria quel progetto di cui il Presidente Berlusconi era portatore”. Quanto al progetto di Renzi di accreditarsi al centro, Schifani ha osservato: “Renzi non può far parte della nostra aggregazione perché non fa parte del Partito popolare europeo. Il suo tentativo è tempo perso”.

A Palermo un uomo di 69 anni, Emanuele Leto, è morto in via San Filippo, nel quartiere Falsomiele, investito da un’automobile, una Lancia Y. Lui è stato intento ad attraversare la strada, in prossimità delle strisce pedonali. Alla guida dell’utilitaria che ha falciato l’uomo vi è stato un giovane di 24 anni, che rischia adesso l’imputazione di omicidio stradale. Emanuele Leto è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato all’ospedale Civico in codice rosso, ma poco dopo è deceduto. Sull’incidente indagano gli agenti della Polizia municipale della sezione infortunistica.

A Palermo, in piazza Don Sturzo, nei pressi di piazza Politeama, un ragazzo di 16 anni è stato ferito a coltellate alla faccia e a un braccio “da alcuni sconosciuti” – come ha raccontato. Lui è stato soccorso e trasportato all’ospedale “Civico” dai sanitari del 118. Indaga la Polizia. Si sarebbe scatenata una rissa tra due gruppi che poi si sono dileguati non appena sono intervenuti i poliziotti. E indagini sono in corso anche su una maxi rissa avvenuta, ancora la notte tra sabato e domenica, in piazza Spinuzza, nel cuore della movida palermitana, distante poche centinaia di metri da piazza Don Sturzo. Si sono azzuffate una quarantina di persone, danneggiando anche sedie e tavolini.

Il governo conferma l’ok per i termovalorizzatori, il rigassificatore e gli incentivi al fotovoltaico in Sicilia: l’intervento di Schifani dopo un incontro al ministero.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, è rientrato a Palermo da Roma dove ha incontrato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sui temi di competenza del ministero che interessano la Sicilia. Particolare attenzione è stata riservata alle procedure da utilizzare per consentire alla Sicilia di dotarsi di termovalorizzatori di ultima generazione, a emissioni zero, in grado di risolvere gli atavici problemi legati allo smaltimento dei rifiuti e, allo stesso tempo, di produrre energia. Ed in riferimento alla produzione di energia da fonti rinnovabili si è discusso delle misure di incentivazione per le Regioni oltre che per i territori che ospiteranno gli impianti fotovoltaici. Inoltre, sul rigassificatore a Porto Empedocle il ministro Pichetto Fratin ha confermato a Schifani l’interesse del ministero per l’opera su cui l’Enel intende investire 1 miliardo, e che è stata inserita nel Pniec (il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima) formalmente inviato dal ministero dell’Ambiente alla Commissione europea lo scorso 30 giugno. Il presidente della Regione ha già ottenuto dal governo nazionale, tramite lo stesso ministro Pichetto Fratin, la promessa per il conferimento di poteri commissariali per l’emergenza rifiuti e la costruzione dei termovalorizzatori in Sicilia. Si tratta degli stessi poteri speciali che sono stati già conferiti al sindaco di Roma, Gualtieri, che a breve dovrebbe pubblicare il bando per la costruzione di un nuovo termovalorizzatore destinato ad aiutare la Capitale a superare lo stato di enorme degrado che attualmente incombe ovunque. E Schifani ribadisce: “Entro l’anno sarà pubblicato il bando per realizzare i due termovalorizzatori: uno nell’area metropolitana di Catania e l’altro in quella di Palermo. La Sicilia ha bisogno quanto prima dei due impianti. Le discariche siciliane sono sature, e l’acuirsi della difficoltà nello smaltimento dei rifiuti nelle grandi città rende necessaria e non più procrastinabile la loro realizzazione. Oggi è paradossale avere i Comuni invasi dai rifiuti, e far pagare ai cittadini il trasporto della nostra spazzatura in Germania, dove è utilizzata per produrre energia elettrica, che successivamente compriamo sempre noi” – conclude. Secondo quanto si prevede, il commissario con i poteri speciali sarà lo stesso Schifani, che a sua volta potrebbe poi nominare due sub commissari assegnando loro competenze specifiche su ognuno dei due impianti che la Regione intende attivare. Con tali poteri saranno applicate procedure agevolate, con tempi stracciati, per le necessarie future espropriazioni e per il rilascio delle autorizzazioni. Si punta a un massimo di 30 giorni e, solo per le Soprintendenze, di 75.

di Dorotea Rizzo

Il 10 settembre, prima domenica del mese, a Palermo, si svolgerà la “Giornata Europea della Cultura Ebraica”. L’obiettivo di questo evento, organizzato dal 1999 a livello europeo, è quello di evidenziare la diversità e la ricchezza dell’ebraismo, la sua importanza storica, locale, regionale e nazionale con l’intento di promuovere il dialogo, il riconoscimento e lo scambio attraverso conferenze, concerti, spettacoli, visite guidate e altre attività, che si svolgono contemporaneamente in tutto il continente, anche come importante mezzo alla lotta all’antisemitismo. La Giornata, alla quale ogni anno partecipano trenta Paesi europei, è coordinata dall’AEPJ che da coesione, visibilità e rilevanza a tutte le attività organizzate.  Inoltre mira a coniugare cultura e svago, e quest’anno ha come città capofila Firenze, scelta per le sue bellezze artistiche.

A Palermo l’evento è coordinato dall’Istituto Siciliano di Studi Ebraici (ISSE), presieduto da Luciana Pepi, docente di lingua e cultura ebraica e di filosofia medievale ebraica presso l’Università degli Studi di Palermo, in collaborazione con l’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche), con la Comunità ebraica di Napoli e con l’Officina di Studi Medievali.

.Per questa edizione della “Giornata della Cultura Ebraica” il tema scelto è la bellezza intesa, nel testo biblico,  sotto varie sfaccettature: estetica e anche etica, tra i vari esempi: la magnificenza degli oggetti di culto; degli abiti sacerdotali; del tempio di Gerusalemme e le architetture sinagogali; la bellezza dell’Arte in tutte le sue innumerevoli espressioni  e  anche la bellezza del sentimento amoroso; della donna ricercata e amata; quella della preghiera e del canto; la bellezza legata alla giustizia intesa come segno di fratellanza umana…

Bellezza   è anche la sfida di saper raccontarsi, rappresentarsi e farsi conoscere come parte integrante della storia e della cultura italiana in tutte le sue dimensioni.

Lo scopo della Giornata europea della cultura ebraica – mi   spiega Luciana Pepi, Presidente a Palermo dell’  “Istituto Siciliano di Studi Ebraici” – è   proprio quello di aprire le porte dei luoghi ebraici: sinagoghe, musei, antichi quartieri, per permettere a un pubblico più ampio di conoscere la ricchezza e l’importanza della cultura ebraica, presente da molto tempo nel territorio siciliano. Il nostro istituto possiede una guida che ci condurrà alla Giudecca, antico quartiere ebraico di Palermo.  Personalmente   credo che non   si possa ridurre la storia ebraica alla sola “Giornata della Memoria” in cui giustamente si commemorano le vittime dell’Olocausto e l’orrore dei campi di concentramento.  Come   docente di   lingua e cultura ebraica e Presidente dell’“Istituto Siciliano di Studi Ebraici” che ha lo scopo di diffondere la cultura e la spiritualità ebraica, ritengo che la conoscenza offerta attraverso questa giornata a tutti coloro che vogliono approfondirla, anche ai non studiosi o semplicemente curiosi, sia di fondamentale importanza.  Importante è anche la giornata del 17 gennaio, dedicata dalla Conferenza Episcopale Italiana al dialogo tra ebrei e cristiani, ma questo evento europeo del 10 settembre, in particolare, è tutto incentrato sulla conoscenza della cultura ebraica, da aprire al mondo esterno. Ci tengo a   ricordare che il 12 gennaio 2017, in occasione della cerimonia commemorativa dell’anniversario della partenza degli ultimi ebrei palermitani, avvenuta nel 1493, il nostro Arcivescovo di Palermo, Monsignore Corrado Lorefice, ha ufficialmente concesso, in comodato d’uso alla Comunità ebraica di Napoli, l’Oratorio della Madonna del Sabato che sorge in una parte dell’area occupata un tempo dalla Meschita (la Sinagoga maggiore della Giudecca palermitana). Nel corso della stessa cerimonia è stato dato l’annuncio della costituzione della sezione di Palermo dipendente dalla Comunità Ebraica di Napoli”.

Il programma:

La giornata del 10 settembre prevede alle ore 9:00 una visita alla Giudecca, antico quartiere ebraico, a cui seguirà   alle ore 10:30, nell’ “Archivio Storico Comunale di Palermo”, una conferenza con i saluti istituzionali e vari interventi.  Nell’Archivio saranno anche   esposte, fino al 5 ottobre, le opere di due artisti palermitani  : Manlio Geraci e Vincenzo Ognibene,  legati da sempre alla  cultura ebraica.

 

Il Tribunale del Riesame di Palermo ha rigettato l’istanza di scarcerazione avanzata dalla difesa di Samuele La Grassa, uno dei sette arrestati per lo stupro della ragazza di 19 anni a Palermo al Foro Italico lo scorso 7 luglio. Samuele La Grassa si è difeso sostenendo di non avere abusato sessualmente della ragazza. Tuttavia i giudici hanno rilevato che essendo state partecipe del raid, come emerge dai video, la sua condotta è equiparata a quella degli altri perché ha assistito e li ha sostenuti. Peraltro, in una conversazione intercettata su WhatsApp, La Grassa ha ammesso che la donna è stata brutalmente picchiata. Venerdì prossimo il Tribunale del Riesame si pronuncerà sull’istanza di scarcerazione di Elio Arnao.