Associazione riammessa al maxi finanziamento Ue su innovazione. Il TAR dà torto alla Regione

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Il Tar Palermo sconfessa l’operato dell’Assessorato regionale delle attività produttive e, accogliendo il ricorso promosso da un ente privato – il Cirf, assistito dall’avv. prof. Carmelo Restivo – ammette a un finanziamento di centomila euro un progetto originariamente escluso dalla graduatoria. La vicenda sorge da un Avviso pubblicato nel 2017 al fine di incentivare l’innovazione tecnologica delle attività imprenditoriali, per il quale erano state stanziate risorse per 28 milioni di euro attinte dai fondi strutturali dell’Unione Europea. L’Avviso condizionava il finanziamento dei progetti al possesso di una serie di requisiti, uno dei quali attinenti alla capacità economico-finanziaria dei soggetti proponenti. L’Amministrazione regionale riteneva che il Cirf non possedesse questo requisito e negava la concessione del contributo. Il provvedimento di esclusione veniva però impugnato dinanzi al Tar; e questo, con la sentenza n. 1532 del 13.5.2021, ha ritenuto fondata la diversa sostenuta dal ricorrente e ha ammesso il suo progetto al finanziamento. «Questa pronuncia – spiega l’avvocato Restivo – interviene in un ambito, quello dei finanziamenti comunitari, in cui normalmente i giudici amministrativi sono molto attenti a contenere gli spazi del loro sindacato. In questo caso però il giudizio non riguardava la valutazione del progetto, ma l’interpretazione delle regole dettate dall’Avviso in ordine ai requisiti di ammissibilità. La sentenza ha stabilito da quali elementi possa desumersi la capacità economico-finanziaria richiesta per accedere al contributo; e il Tar, accogliendo le nostre argomentazioni, ha dato alle previsioni dell’Avviso un’interpretazione diversa rispetto a quella cui l’Assessorato si era attenuto. Sono molto soddisfatto di questo esito, che consentirà al Cirf di realizzare un importante progetto di innovazione imprenditoriale».

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