Aldo Mucci (SGB) Scuola: “Per una bambina o un bambino povertà assoluta significa rinunciare a un quaderno, ai libri, a un gelato”

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Sulla povertà la politica ha speso fiumi di parole, specialmente in campagna elettorale. Nei salotti “buoni” delle TV difficilmente assisti ad un programma dedicato, di come “vivono” i poveri nel nostro “ricco” Paese. Pensa in quanti,trovandosi di fronte ad una trasmissione su questo tema, cambierebbero canale. Se poi colleghiamo la povertà delle famiglie che non si possono permettere di comprare l’occorrente per mandare a scuola i propri figli, allora parliamo anche di povertà educativa, ovvero la privazione da parte dei bambini, delle bambine e degli adolescenti della possibilità di apprendere, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. Più cresce la povertà materiale, più aumenta la dispersione scolastica. Altro che denatalità, inclusione sociale, coinvolgimento, appartenenza. Negli anni si sono sprecate le misure di contrasto alla povertà. Vedi legge di stabilità 2016 con una dotazione di 1 miliardo l’anno. La REI nel 2018 il RDC nel 2019 ed ancora, GIL – GAL – PAL . Commi e contro Commi, istituzioni Fondi, Leggi di bilancio e bilancini, proroghe e contro proroghe, Decreti rilancio, dove trovi di tutto. Nonostante l’immenso “sforzo”della politica,due milioni di famiglie italiane continuano ad essere povere assolute. Mentre al Sud la fame si affetta ogni giorno con il coltello, si promuovono i dibattiti, le analisi sulla condizione dei minori in Italia. E’ arrivato il momento di rimboccarsi le maniche,puntando sul concreto,sul da farsi. Senza per questo scomodare  Bill Gates, imprenditore e filantropo statunitense o Elon Musk imprenditore sudafricano. Se ognuno di noi facesse il suo pezzettino, ci troveremmo a vivere in un Paese migliore. Da qui, la decisione di esporre e vendere presso la Galeria de Arte Servando di Cuba il mio “vecchio” dipinto intitolato “ Case e Arance Rosse di Sicilia” che ritrae alberi e arance tarocco rosse. Il ricavato sarà interamente evoluto alle famiglie povere della mia Palermo che stentano a  sostenere le spese scolastiche per i loro  bambini.  Città dove sono cresciuto, dove ho toccato con mano la povertà, incontrato  l’Arte, dove ho sognato, combattuto, Compreremo quaderni, astucci – penne – matite – e tanti colori – ecc. Forse questo piccolo gesto farà si che altri possano fare lo stesso, in attesa di una vera politica a sostegno di chi la fame la vive tutti i giorni con lunghi silenzi e tanta dignità – conclude Mucci.

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