Agrigento Capitale della Cultura, mi preoccupano di più i nani detrattori (toccatevi)

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Non c\’è da stare sereni.

Ancora una volta i detrattori della bellissima città di Agrigento vengono fuori come i funghi (non certo il tartufo bianco, ma semplicissimi champignon). Ovvio che per azzannare la più bella città dei comuni mortali occorrono tante armi.

Quelle che temo di più sunnu i gastimi (imprecazione, maledizione, bestemmia, un male che ti avvenga). E di gastimi, di questi tempi, la città di Agrigento si appresta ad essere colpita come già avviene da diverso tempo.

In ballo c\’è la Capitale della Cultura e Agrigento rischia davvero di esserne la protagonista. Per molti, però e non per tutti.

Un noto paninaro della gattabuia (che ha ricevuto l\’encomio per come ha saputo spalmare la salsa rosa nei panini con i \”iustell\”) è ormai da un po di tempo a gammallaria (si dice così?) in quanto la nostra città, al contrario suo e di qualche altro cialtrone di bassissima leva, non può e non deve vivere momenti brillanti.

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Anche se al sottoscritto non è piaciuto per niente, non si può nascondere l\’enorme successo che ha avuto lo storico concerto di fine anno in piazza stazione con Achille Lauro. Così come, è sotto gli occhi di tutti, la nostra città riesce a vivere momenti assolutamenti belli come avviene ormai da due anni. Agrigento aveva quasi dimenticato la bellezza e il fascino delle feste natalizie; così come aveva dimenticato manifestazioni importanti estive e non, che hanno portato in piazza migliaia e migliaia di persone (anche se a me piace poco) in occasione del ferragosto quando in piazza a San Leone si riversarono migliaia e migliaia di persone per assistere alle note (poco dolenti) di…Fin che la barca va… Orietta Berti, checchè se ne dica, è stato l\’evento estivo. Così come i gruppi musicali hanno richiamato gente da ogni parte della Sicilia per assistere alle loro performance a Piano San Gregorio. Ed ancora il recente Mandorlo in Fiore finalmente tornato ai fasti di una volta, seppur con qualche problema inevitabile ed anche programmato. Il mezzo nano ha messo pecco anche al Giro di Sicilia (e ora vedrete che si accanirà su un giro di tangenti tra organizzatori del Giro di Sicilia e l\’amministrazione comunale di Agrigento!!!) Insomma, il bello da questa città deve sparire, non deve esistere, non deve mai accadere. Altrimenti come si fa ad accusare una intera amministrazione?

E\’ stata stilata la prossima stagione di eventi al Piano San Gregorio, di assoluta spettacolarità, e i detrattori già storcono il naso (già che l\’hanno bello…). La solita nenia: l\’abusivismo del cazzo che ha distrutto i sogni di una intera città, ma non con i palazzoni o le costruzioni in zona A,B,C,D,E,F,G, e così via dicendo, ma grazie a mascalzoni detrattori che hanno avuto la complicità di altrettanti mascalzoni che volevano rappresentare la legge. Erano altri tempi.

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Loro sono fuori, loro non partecipano a nulla, sono solo detrattori e gastimiatura. Certo, avessero dato qualche assessoratino mal promesso oggi le cose andrebbero in modo diverso. Tutto sarebbe stato spettacolare, bellissimo e degno di una città come Agrigento!

Il nano dello street food dei poveri adesso si lascia andare a performance di tutto rispetto; si riscopre professore universitario de La Sapienza di Roma, \”corregge\” (minchia dove siamo arrivati!) chi commette un errore nel proprio parlare (il sindaco) e si erge ad un vero e proprio professore in un video con tanto di bacchetta in mano per redarguirlo. Lui, si lui.

Confessione: il momento più brutto per un giornalista agrigentino è quando riceve i suoi comunicati; di fatto perde più tempo a correggere tutti gli strafalcioni che scrive che per redigere l\’intero articolo (ci vuole il pallottoliere). Una vera e propria ecatombe che con l\’italiano e la sua grammatica ha poco o nulla a che vedere in ogni suo rigo.

Non possiamo, però, (e concludiamo) non essere un attimino ottimisti. Vengo e mi spiego.

Il nano della vastedda della Valle del Belice vuole emulare le gesta di un ritrovato amico (che fino a due mesi addietro lo accusava di essere un pezzo di merda...) il quale, meno di tre settimane fa si lasciò andare a previsioni giudiziarie (con tanto di tempi di condanna e pagamento di tutte le spese giudiziarie) nei confronti di un pregiudicato agrigentino, già amministratore della nostra città. Inutile sottolineare che il Silvan dei poveri sbagliò tutto e la Corte di Appello di Palermo ribaltò dalla a alla zeta le previsioni del nano 1: il condannato è stato lui!

Orbene; il nano della mortadella Bologna, anche lui, si è lasciato andare a previsioni su un caso agrigentino riguardante l\’amministrazione comunale, a quanto pare, di prossima sentenza. Prevede condanne per tutto e tutti, esemplari e devastanti. Quasi il carcere a vita (che comunque non si augura nemmeno al peggiore nemico…). E perchè no, vista la violenza inaudita nelle sue parole, la sua acredine devastante e la voglia di eliminare il nemico, anche una eventuale condanna a morte lo renderebbe felice.

Certo, le profezie del nano 1 che definifa un mese fa il suo nuovo amico mezzo nano uno sciacallo di pessima fattura, fanno ben sperare i destinatari di prossime sentenze giudiziarie.

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Intanto, è doveroso da parte degli agrigentini, cominciare a comprare un bel paio di corna rosse e metterle in tasca. E se mettete una testa d\’aglio sul cruscotto della propria auto non sarebbe male. Certo, l\’odore non è di quelli che ti affascinano, però stai lontano da malanni, catastrofi e gastimi di ogni natura.

N.B. Se ti imbatte, mi raccomando, rispettiamo le distanze, non solo per il Covid.

Le sue camicie hanno una tasca particolare…

 

 

 

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One Thought to “Agrigento Capitale della Cultura, mi preoccupano di più i nani detrattori (toccatevi)”

  1. Philips

    Sei un GRANDE

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