Agenzia delle Entrate mette in funzione l’evasometro. No scontrino, no party

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Richiedere lo scontrino fiscale al panettiere, al ristorante di turno o al negozio di casalinghi sotto casa è un argomento delicato, di scortesia e di imprudenza.
Richiedere la fattura al medico che ti ha fatto la visita specialistica è inconcepibile – 150 € con fattura o 100 € (scontato) senza con fattura, come se fosse un optional.
Una scossa etica, una nuova visione del domani non basta più a risolvere la voragine e l’emorragia creata. Ma l’Italia, oggi ha ottenuto un primato – se pur negativo – quello di piazzarsi nella top ten Europea dell’evasione.
I molteplici blitz degli uomini della GdF, non hanno sortito nessun effetto, neanche la fatturazione elettronica è riuscita a farci scendere di qualche gradino.
Ma ad agosto ’19 nel totale silenzio, è entrato in funzione un nuovo sistema del tipo sniper che ha il compito di scovare gli evasori.
Il nuovo sistema, coniato dalla Sogei SpA per l’Agenzia delle Entrate è stato battezzato con il nome di evasometro, ha il compito di intercettare i furbetti. Il sistema, in barba alle norme basilari sulla privacy, con l’incrocio dei dati reddituali, fiscali, bancari e patrimoniali, e basandosi su un complesso algoritmo, rintraccia e segnala i potenziali evasori.
La presa di posizione da parte dello stato non è frutto di moralismo o intolleranza personale, ma di Legge! che giusta o sbagliata va rispettata.

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