La Procura della Repubblica di Agrigento e la Polizia di Stato conseguono l’ennesimo brillante risultato nel contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina ed agli sfruttatori dei migranti.
La Squadra Mobile di Agrigento, guidata da Giovanni Minardi, a seguito di intensa ed articolata attività investigativa svolta presso l’Hot Spot di Lampedusa, in sinergia e sotto le direttive della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, diretta da Salvatore Vella, ha dato esecuzione a un provvedimento di fermo, nei confronti di due uomini egiziani gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Gli esiti dell’articolata attività investigativa, dettagliatamente seguita dal Vice Dirigente della Squadra Mobile dottoressa Geneviève Di Natale, sono stati rassegnati al Sostituto Procuratore della Repubblica Maria Grazia Barbara Cifalinò, che ha ritenuto precisi e gravi gli elementi raccolti a carico di due soggetti egiziani di 19 ed i 34 anni di età i quali, in concorso morale e materiale tra loro, in violazione delle norme previste dal Testo Unico dell’Immigrazione clandestina, avevano trasportato nel territorio italiano 116 cittadini extracomunitari, per i quali veniva poi accertato lo status di stranieri irregolari, conducendoli dalle coste libiche verso le acque territoriali italiane, a bordo di un sovraffollato barcone ed esponendoli a grave pericolo di vita.
L’attività di indagine svolta ha permesso di identificare i membri dell’equipaggio incriminato ricostruendo il ruolo da ciascuno svolto. Lo sbarco oggetto di indagine si è verificato il 09.04.2022 ed ha riguardato 118 migranti di varie nazionalità.
In particolare, oltre al capitano del natante, è stato definito il ruolo di chi si è occupato di rifornire il motore e di consultare un dispositivo di navigazione GPS.
Dopo le formalità di rito, i fermati sono stati posti a disposizione dell’A.G. per le dovute convalide e per l’accertamento delle eventuali responsabilità penali.
Dopo la convalida i fermati sono rimasti associati presso la Casa Circondariale di Agrigento.