Novembre 2023 - Pagina 7 di 34 - Sicilia 24h
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Il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, a conclusione della requisitoria, ha invocato la condanna a 5 anni di carcere a carico di Luigi Caramanno, 46 anni, di Favara, giudicato in abbreviato, imputato di numerosi furti notturni con scasso a danno di negozi a Favara commessi tra febbraio e marzo scorsi, e che fruttarono circa 11.000 euro di bottino. Il 22 gennaio interverrà il difensore, l’avvocato Daniele Re, e poi il giudice per le udienze preliminari, Giuseppe Miceli, emetterà la sentenza.

Aumentano le possibilità di sconto sui biglietti aerei per i residenti in Sicilia. La riduzione, già resa possibile grazie all’intervento della Regione, sarà adesso estesa anche ai biglietti di costo inferiore a 50 euro: a coloro che hanno prenotato dal 10 novembre e anche a coloro che viaggeranno con un vettore che non ha aderito all’iniziativa. L’assessorato alle Infrastrutture e ai Trasporti ha pubblicato oggi un nuovo avviso che contiene l’abolizione della soglia per ricevere il beneficio. Nel documento vi è anche l’esito della manifestazione di interesse: hanno aderito le compagnie Aerotalia, ITA Airways e Wizz Air. L’intervento è attivato sui collegamenti degli aeroporti siciliani con gli scali di Roma (Fiumicino e Ciampino) e Milano (Malpensa, Linate e Bergamo-Orio al Serio), sia in andata sia in ritorno, per i voli dal primo dicembre 2023 al 31 dicembre 2024. E il presidente della Regione, Renato Schifani, commenta: “Grazie alle nuove risorse rese a disposizione, abbiamo allargato la platea dei viaggiatori siciliani che potranno ricevere lo sconto sui voli. E’ un ulteriore intervento che consentirà alle famiglie di risparmiare intanto in vista delle prossime festività, periodo in cui si registrava un’impennata del prezzo dei biglietti”.

Ieri sul sito del Ministero delle Infrastrutture è stato pubblicato il comunicato relativo all’investimento di 95 milioni per progetti di recupero di beni storici e artistici, tra cui il Palazzo Municipale di Agrigento, per un importo di Euro 8.524.587.
“Ritengo doveroso ringraziare il Ministro Matteo Salvini – ha dichiarato il sindaco di Agrigento Franco Miccichè – che ha mantenuto fede all’impegno preso, il Viceministro Edoardo Rixi e l’Eurodeputata Annalisa Tardino per il costante interessamento”.

Nel 2022, l’imprenditore agricolo M. C. F., originario di Santo Stefano Quisquina (AG) di anni 72, titolare da diversi anni di regolare licenza di porto d’arma corta per la difesa personale, in prossimità della scadenza presentava rituale istanza di rinnovo della licenza alla Prefettura di Agrigento.
Tuttavia, la predetta istanza non veniva riscontrata dalla Prefettura di Agrigento, sicché, il Sig. M.C.F., con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, con apposito atto sollecitava la definizione del suddetto procedimento tramite il rinnovo della licenza di porto pistola per la difesa personale.
A questo punto la Prefettura di Agrigento comunicava la sussistenza di motivi ostativi al rinnovo del porto d’armi e, precisamente, l’esistenza di un procedimento penale a carico del richiedente e la mancanza di elementi idonei a dimostrare l’attualità del bisogno di circolare armato.
Conseguentemente, il Sig. M.C.F, sempre con il patrocinio degli Avv.ti Rubino e Piazza, confutava quanto rappresentato dalla Prefettura, rilevando e documentando che il procedimento penale richiamato fosse stato definito dal Tribunale penale con la piena assoluzione molti anni prima e, dunque, la Prefettura non avrebbe potuto in alcun modo dubitare della buona condotta dell’istante.
Ed ancora, gli Avv.ti Rubino e Piazza evidenziavano che l’impresa agricola del proprio assistito fosse collocata in luogo isolato e lontano dal centro abitato e, conseguentemente, difficile da raggiungere per le Forze di Polizia in caso di necessità, sicché l’esigenza di poter continuare a disporre di un mezzo di tutela per garantire l’incolumità propria e degli ospiti dell’azienda non poteva che ritenersi manifestamente sussistente ed attuale.
Tuttavia, nonostante quanto rappresentato dai legali, la Prefettura di Agrigento non procedeva al rilascio del porto d’armi e, pertanto, gli Avv.ti Rubino e Piazza, nell’interesse del proprio assistito, proponevano innanzi al TAR Sicilia – Palermo un ricorso avverso il silenzio serbato dalla Prefettura di Agrigento sull’istanza di rinnovo della licenza di porto d’arma.
Ebbene, finalmente soltanto a fronte della proposizione del suddetto ricorso, la Prefettura di Agrigento, condividendo quanto rappresentato dagli Avv.ti Rubino e Piazza, ha accolto la richiesta presentata dal Sig. M.C.F., disponendo il rinnovo della licenza di porto di pistola; pertanto, l’imprenditore potrà disporre di uno strumento di difesa personale.

Nel carcere “Malaspina” a Caltanissetta si è scatenata una rivolta. Circa 30 detenuti si sono barricati nel reparto della struttura penitenziaria dove risiedono. Avrebbero protestato contro le condizioni all’interno del carcere, in particolare per la mancanza di acqua calda e la tempistica con cui sono lavorate le pratiche per concedere i permessi. A rinforzo degli agenti di Polizia penitenziaria sono intervenute pattuglie della Polizia e dei Carabinieri. La protesta si è placata dopo l’incontro con il magistrato di sorveglianza.

Vi è stato un principio di incendio sulla nave, della compagnia Gnv, “Excelsior”, partita da Palermo con 393 passeggeri a bordo e 89 membri dell’equipaggio all’una della notte di oggi e diretta a Genova. Le fiamme sono state domate dal personale di bordo, e sono stati spenti i motori per consentire le operazioni di soccorso. Il traghetto ha impiegato diverse ore per proseguire il viaggio, scortato dalla “Splendid”, una nave sempre della compagnia Gnv. A Napoli oggi alle ore 17:30. Poi verso Genova. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dalla sala operativa della capitaneria di porto di Palermo.

La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, su istanza della Procura, ha emesso due decreti di sequestro per 43 milioni euro nei confronti di due imprenditori, il palermitano Salvatore Rubino, 62 anni, e Christian Tortora, 47 anni, di Battipaglia, in provincia di Salerno. Secondo quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di Palermo, i due sarebbero i referenti di un gruppo societario contiguo alle famiglie mafiose di Pagliarelli, Porta Nuova, Palermo Centro, Brancaccio e Noce. L’inchiesta ruota intorno al business della gestione delle sale giochi e scommesse. Le società protette dai clan avrebbero gestito volumi di gioco anche fino a 100 milioni di euro. I due imprenditori sono stati già condannati dal tribunale di Palermo nel febbraio del 2022. La sentenza è stata confermata nel luglio del 2023. Il tribunale ha sequestrato tre immobili, tra i quali una villa a Favignana, quote di capitale e compendi aziendali di 11 società, con sede nelle province di Milano, Roma, Salerno e Palermo. E poi 45 rapporti finanziari, costituiti da conti correnti, conti deposito, depositi titoli, polizze assicurative e buoni postali, per un valore complessivo di circa 43 milioni.

Una donna di Canicattì di 38 anni è stata arrestata e condotta in carcere. Lei, ex dipendente di una comunità per minori del Nisseno, sconterà una condanna definitiva a 3 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale ad un minore di 13 anni all’epoca del reato, l’estate del 2016. Lei avrebbe abusato di lui con l’aggravante di avere commesso il reato nei confronti di una persona che non aveva ancora compiuto 16 anni e di averlo commesso all’interno di un istituto di formazione. Il ricorso per Cassazione proposto dal legale della donna è stato dichiarato inammissibile, e così la pena è stata resa definitiva. La donna è stata condannata a risarcire la parte civile nonché dichiarata interdetta dai pubblici uffici per 5 anni e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni altra struttura frequentata prevalentemente da minori.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Abbiamo cercato di ricostruire i momenti salienti che riguardano l’intervista che Alberto Re ha rilasciato al settimanale Grandangolo per cercare di comprendere il suo stato d’animo durante la registrazione.

Chiaro che di certezze non ne possiamo avere, senza ombra di dubbio, Alberto durante l’intervista si è sentito male, anzi malissimo. Le foto sono eloquenti e non si esclude, viste le immagini, che l’imprenditore agrigentino abbia fatto già li, in teatro, il cattivissimo pensiero.

Foto 1. Nel corso dell’intervista, mentre il suo collega parla con la giornalista, Alberto ha un momento di mancanza e si siede. Sta con il capo chino, assai pensieroso, incurante che il suo collega stia parlando dinnanzi ad una telecamera e che la stessa inquadra anche lui.

 

Foto 2. Alberto si toglie gli occhiali, forse sta sudando, con la mano fa avanti e indietro sulla fronte. Si vede che sta male e continua a non curarsi del fatto che c’è una registrazione in corso con il suo collega, a pochi passi da lui, e che la telecamera sta inquadrando anche lui, seduto imperterrito.

 

 

Foto 3. Ecco il viso di Alberto, fortemente provato, esce allo scoperto.

Alberto sta male. La foto è emblematica che dimostra il pessimo momento che l’imprenditore stia passando. Il tutto, ancora una volta, mentre il collega rilascia l’intervista e con la consapevolezza di essere inquadrato dalla telecamera.

Alberto torna a rimanere con il capo chino per altri secondi; di sicuro non sta più male come prima; si alza, interviene nella discussione e rilascia l’intervista.

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