Maggio 2023 - Pagina 27 di 42 - Sicilia 24h
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I carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni hanno effettuato un controllo su ferie e malattie del personale in servizio all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata. Un accertamento di routine come tanti ne avvengono in questo settore. L’obiettivo è quello di accertare che tutto sia in regola per scongiurare eventuali episodi e fenomeni di assenteismo.

Non è escluso che l’attività possa proseguire ed essere estesa anche ad altri presidi ospedalieri della provincia di Agrigento. L’azienda sanitaria ha messo a disposizione dei carabinieri del Nas quanto richiesto per l’accertamento. Non meno di un mese fa i Nas effettuarono un maxi controllo sulle mense degli ospedali di mezza Sicilia riscontrando alcune irregolarità.

A Licata i controlli da parte dei Nas hanno dato esito negativo e sembra che al nosocomio funioni tutto ai sensi di legge.

I Carabinieri del Centro Anticrimine Natura del Comando provinciale di Agrigento, nel centro di trasferenza rifiuti in contrada “Imbriacola” a Lampedusa hanno accertato delle violazioni essendo stato allestito uno stoccaggio non autorizzato di rifiuti pericolosi e non pericolosi con sversamento di rifiuti liquidi sul terreno. L’ispezione è stata eseguita su delega della Procura della Repubblica di Agrigento. Sono state denunciate due persone. L’area, di circa 15 mila metri quadrati, è stata sequestrata. I sigilli sono stati posti anche a quattro cisterne da 1.000 litri ciascuna contenenti rifiuti liquidi pericolosi, diversi cumuli di rifiuti di varia tipologia, 10 container modulari per trasporto rifiuti pericolosi e un’imbarcazione fuori uso. Sono in corso, sempre ad opera dei Carabinieri, in collaborazione con personale dell’Arpa Sicilia di Agrigento che ha prelevato dei campioni, ulteriori accertamenti. La funzionalità dell’impianto è tuttavia garantita.

Droga e armi: la Procura di Agrigento invoca 26 rinvii a giudizio nell’ambito dell’inchiesta “Mosaico bis”. I dettagli.

La Squadra Mobile di Agrigento, capitanata da Giovanni Minardi, il 15 settembre del 2020 è stata impegnata nell’operazione intitolata “Mosaico”: 7 arresti nell’ambito, soprattutto, di una sanguinosa faida insorta a cavallo tra Favara e il Belgio, a Liegi. Nel corso delle indagini i poliziotti hanno ampliato il raggio di osservazione e, tramite pedinamenti e appostamenti, hanno scoperto altro, tanto che il primo luglio del 2022 è scattato un secondo blitz “Mosaico”. La Procura ha gettato sul tavolo del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento 26 nomi e cognomi con diverse proposte di misure cautelari. Il giudice, Giuseppe Miceli, ha firmato tre arresti e un obbligo di dimora. Agli altri 22 è stato notificato un avviso di garanzia. Sono stati ristretti ai domiciliari i favaresi Gerlando Russotto, 32 anni, Stefano Di Maria, 30 anni, e Luigi Deriu, 37 anni. Russotto è stato già condannato in primo grado a 6 anni e poi secondo grado a 5 anni di reclusione al processo “Mosaico 1”. Stefano Di Maria invece è stato arrestato e poi assolto con sentenza definitiva nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Montagna”. L’obbligo di dimora è stato imposto ad Antonino Sortino, 27 anni, di Favara. Sono contestati presunti traffici di sostanze stupefacenti e di armi. Tra i 26 indagati vi sono Alessandro Puntorno, 53 anni, di Agrigento, già arrestato nel 2009 e nel 2011 nelle operazioni antidroga “House Delivery” e “Trifoglio”, beccato, tra l’altro, al porto di Palermo appena fuori la nave proveniente da Genova con 1 chilo di cocaina purissima e 100 grammi di hashish. E poi Ignazio Sicilia, 46 anni, di Favara, arrestato nel 2005 nell’ambito dell’inchiesta antimafia “San Calogero”, condannato a 12 anni di reclusione e poi scarcerato nel 2015, dopo 10 anni, grazie alla liberazione anticipata. E Ignazio Sicilia è stato nuovamente arrestato lo scorso 9 gennaio nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Condor”. E poi Filippo Russotto, 47 anni, di Favara, ex fidanzato di Jessica Lattuca, 31 anni, di Favara, di cui non vi è più traccia dal 12 agosto del 2018, e il fratello di lei, Vincenzo Lattuca, 42 anni. Ebbene adesso il sostituto procuratore di Agrigento, Paola Vetro, titolare dell’inchiesta, ha proposto il rinvio a giudizio dei 26 imputati, per i quali si pronuncerà il Tribunale. Alla prima udienza preliminare, il prossimo 11 luglio, risponderanno all’appello:

Gerlando Russotto, 32 anni di Favara
Calogero Greco Gambino, 29 anni di Favara
Salvatore Sicilia, 39 anni di Favara
Ignazio Sicilia, 46 anni di Favara
Filippo Russotto, 47 anni di Favara

Ignazio Agrò, 63 anni di Racalmuto
Gioacchino Domenico Lo Giudice, 35 anni di Canicattì
Salvatore Alba, 38 anni di Favara
Nicola Chiarelli, 26 anni di Sommatino
Salvatore Chiarelli, 55 anni di Sommatino

Alessandro Puntorno, 53 anni di Agrigento
Salvatore Fortunato, 22 anni di Agrigento
Salvatore Butticè, 33 anni di Favara
Emilio Nobile, 27 anni di Favara
Salvatore Greco, 22 anni di Favara

Vincenzo Lattuca, 42 anni di Favara
Salvatore Matina, 34 anni di Favara
Antonino Sortino, 27 anni di Favara
Sharon Sortino, 27 anni di Favara
Giusy Mendolia, 26 anni di Favara

Calogero Cusumano, 34 anni di Favara
Michele Amato, 48 anni di Canicattì
Antonella Farabino, 51 anni di Favara
Stefano Di Maria, 30 anni di Favara
Giovanni Sortino, 54 anni di Favara
Luigi Deriu, 37 anni di Favara.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

L’assessorato regionale alla Sanità smentisce e replica sull’allarme perdita dei fondi Pnrr per la Sicilia. L’intervento del Dipartimento per la pianificazione strategica.

“La Sicilia è tra le poche regioni italiane ad aver raggiunto il 100 per cento degli obiettivi fissati dal Pnrr per la realizzazione delle strutture di sanità territoriale. Lo ha riconosciuto anche il ministero della Salute nello scorso mese di aprile con una comunicazione formale”. Così sottolinea, tramite una nota, il Dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Sanità, al fine di smentire le notizie, ritenute “inesatte”, pubblicate da alcune testate regionali sui presunti rischi per la Sicilia di perdere parte dei finanziamenti del Pnrr. E il Dipartimento aggiunge: “Sono notizie basate su dati riferiti a periodi precedenti alla data del 31 dicembre del 2022. L’iter progettuale e amministrativo della Regione, invece, rispetta le tempistiche fissate. E l’assessorato regionale della Salute ha centrato tutti i target previsti dagli accordi per l’attuazione della parte di competenza del Piano nazionale di ripresa e resilienza nel territorio della Sicilia”. E poi, ancora più nel dettaglio si spiega: “Per quanto riguarda le 50 Centrali operative territoriali previste per la Sicilia, la cui attivazione è programmata entro il 30 giugno del 2024, già nel termine del 31 dicembre del 2022 sono stati validati i progetti e bandite tutte le relative gare d’appalto. Analogamente, entro la scadenza del mese di marzo 2023, sono stati approvati i progetti per le Case di comunità, che saranno 156 in tutta l’Isola, e per gli Ospedali di comunità, che saranno 43. L’attivazione delle strutture è prevista entro il 30 giugno del 2025. Invitalia ha già bandito, anche in tal caso, tutte le relative gare, con le eccezioni delle Centrali operative territoriali e delle Case di comunità della provincia di Trapani, e ciò perché l’Azienda sanitaria territoriale ha operato in autonomia. Anche per quanto concerne le opere di adeguamento sismico degli ospedali siciliani, i 32 interventi a valere sul Pnrr e sul Pnc (Piano nazionale complementare) sono stati validati e le gare bandite. La Regione, quindi – conclude il Dipartimento – non soltanto ha rispettato tutte le scadenze, ma nella pianificazione delle strutture è addirittura andata oltre gli standard fissati dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) considerate le esigenze dei territori e la fragilità delle reti della viabilità in Sicilia” – conclude l’assessorato. Le “Case di comunità” non sono le tradizionali Guardie mediche ma strutture più ampie, che la Regione prevede di dotare di 10 o 15 ambulatori, un punto prelievo, spazi per l’attività diagnostica (radiologia, elettrocardiografia, spirometria, ultrasuoni), sale d’accoglienza e d’aspetto. Il tutto in strutture da 800 metri quadrati in cui opereranno da 30 a 35 medici di medicina generale, almeno 8 infermieri e altrettanti tecnici e amministrativi. Gli Ospedali di comunità sono invece più ampi delle Case di comunità, e dotati di reparti. Ciascun ospedale di comunità, quindi ogni mini-ospedale, costerà al massimo 2 milioni e 600 mila euro, per 20 posti letto in camere da 2 pazienti con un bagno, a servizio di un bacino di 50mila abitanti.

Giuliana Miccichè

A Porto Empedocle, in via Lombardia, nottetempo è divampato un incendio all’interno di una lavanderia. Si ipotizza che la causa del rogo sia stato un corto circuito in uno dei macchinari o nell’impianto elettrico. I Vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento hanno lavorato parecchie ore prima di domare le fiamme e scongiurare ulteriori danni. La lavanderia, che si occupa anche della lavatura di biancheria per alberghi, ristoranti e bed & breakfast, è al piano terra di una palazzina. Alcune famiglie sono state evacuate temporaneamente. Nessuna traccia di scasso, forzatura, liquido infiammabile o inneschi.

Ugo Farulla, consigliere comunale di Palma di Montechiaro, è nel coordinamento siciliano dell’Anci Giovani.

L’insediamento del coordinamento dei Giovani dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani ha avuto luogo nel corso di un’iniziativa ai Cantieri Culturali della Zisa, a Palermo, e ad introdurre i lavori è stato il presidente regionale di Anci Sicilia, il sindaco di Canicattini Bagni Paolo Amenta.

“Sono felice ed onorato – commenta Ugo Farulla – di rappresentare Palma di Montechiaro all’interno del coordinamento regionale Anci Giovani Sicilia. Ringrazio il coordinatore uscente Leonardo Spera per l’ottimo lavoro svolto e faccio i miei migliori auguri al nuovo coordinatore Luciano Marino e a tutti i colleghi amministratori neoeletti. Anci Giovani Sicilia è fondamentale per la formazione dei giovani amministratori per poter davvero sviluppare le potenzialità della nostra regione. La classe dirigente di oggi e del domani necessita di essere preparata ed efficiente, ragion per cui spero che il coordinamento possa raggiungere l’obiettivo di mettere a sistema buone pratiche amministrative da diffondere sui territori”.

“Voi siete il futuro – commenta Amenta – e l’innovazione nella gestione dei Comuni ed è vostro compito essere protagonisti nell’individuare i fabbisogni dei territori ed aprire una nuova stagione per le Autonomie locali dell’Isola, segnata da una sana competizione con i Comuni del resto d’Italia con l’obiettivo di garantire servizi efficienti e un’alta qualità di vita a tutti i cittadini”.

Luciano Marino, già sindaco di Lercara Friddi, ha espresso la sua soddisfazione per la giornata Anci: “Il nostro organismo si propone, di concerto con gli organi dell’Anci Sicilia, come sede privilegiata per un approfondimento politico e amministrativo di tutti i temi d’interesse degli enti locali auspicando di diventare protagonista anche nel confronto con la Regione siciliana”.

 

 

Sportello Unico Digitale e Autorizzazione Unica – Approfondimenti Giuridici ed operativi nel processo  di semplificazione burocratica» è il titolo del convegno, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Agrigento, che si svolgerà in presenza martedì 16 maggio dalle ore 15:00  presso la sede dell’Ordine in Via Vincenzo Gaglio, 1.

Ad aprire i lavori dell’incontro – che vedrà la partecipazione di esperti del settore, politici e autorità locali – il padrone di casa, il presidente dell’Ordine, l’Ing. Achille Furioso. Seguiranno i saluti del Sindaco di Agrigento, Dott. Francesco Miccichè, del Commissario straordinario della CCIAA di Agrigento, Dott. Giuseppe Termine, del Presidente del CeRSU, Prof. Giuseppe Trombino e del Commissario straordinario del Governo per la ZES Sicilia Occidentale, Prof. Carlo Amenta.

Lo sportello unico digitale e l’autorizzazione unica – nuclei tematici del convegno – sono due strumenti che mirano a semplificare la gestione delle pratiche burocratiche e amministrative da parte delle imprese e dei cittadini. Gli interventi edilizi e i titoli abilitativi sono spesso correlati alle pratiche amministrative e burocratiche che riguardano la costruzione, la ristrutturazione e l’occupazione di immobili. In questo senso, lo sportello unico digitale e l’autorizzazione unica possono avere un impatto significativo sulla semplificazione delle procedure relative al rilascio/concessione di titoli abilitativi.

La semplificazione delle procedure edilizie è un tema cruciale per il nostro territorio: l’innovazione digitale e l’autorizzazione unica rappresentano strumenti importanti per raggiungere questo obiettivo. Con il prossimo convegno si vuole offrire un momento di confronto e di approfondimento sul tema, coinvolgendo esperti del settore e autorità locali.

L’evento si concluderà alle ore 18,15 con una Tavola Rotonda a cui parteciperanno altri esperti e i presidenti degli Ordini della Provincia di Agrigento che fanno parte della Rete delle Professioni Tecniche (architetti, agronomi e forestali, geologi, geometri, perititi agrari) e quello dei Dottori Commercialisti. La Tavola Rotonda sarà l’occasione per analizzare gli elementi emersi durante i panel e condividere nuovi spunti di riflessione e confronto.

“Apprendo con gioia la dichiarazione del Consigliere Hamel, di avviare una stagione di collaborazione programmatica e pragmatica nella gestione dell’attività dell’Amministazione Attiva.

I Consiglieri Hamel e Bongiovi’ si sono distinti in questi anni per aver difeso gli interessi della città, anche tenendo un comportamento responsabile e collaborativo nei confronti dell’Amministrazione Attiva.

Rilanciare temi centrali per lo sviluppo del territorio come il prg, collaborare fattivamente al rinnovo del contratto d’appalto sui rifiuti, occuparsi del sociale, con il supporto dell’esperienza di Hamel e l’entusiasmo di Bongiovi’, mi sembra la scelta migliore per Agrigento e pertanto ho deciso di collaborare con loro, aderendo al movimento “Liberi e Solidali”.

Ringrazio i colleghi per avermi accolto in squadra.”

La coordinatrice di Fratelli d’Italia ad Agrigento, Daniela Catalano, interviene a seguito della nomina dell’ex consigliere comunale Gioacchino Alfano ad assessore nella giunta cittadina in quota Fratelli d’Italia. E afferma: “Mi congratulo con il neo assessore Gioacchino Alfano, già validissimo consigliere, distintosi sempre per competenza, garbo e senso del dovere nella trascorsa consiliatura. Sono certa che l’attività dell’assessore Alfano sui temi oggetto della delega conferitagli – tra pubblica istruzione, pari opportunità, lotta alle discriminazioni e alla violenza sulle donne e sui minori, ufficio relazioni con il pubblico, e coordinamento delle relazioni con l’Azienda sanitaria – unitamente al lavoro degli impegnati ed apprezzati assessori di Fratelli d’Italia Gerlando Piparo e Costantino Ciulla, renderà un proficuo servizio alla città di Agrigento, contribuendo a quel rilancio al quale la Capitale della Cultura 2025 può legittimamente ambire”.

La Guardia di Finanza ha eseguito misure interdittive e sequestrato beni per 95 mila euro nei confronti di sei indagati per truffa allo Stato nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione dei parcheggi a pagamento nel Comune di Termini Imerese. Dal 2018 al 2021, nella gestione del servizio aree di sosta a pagamento nel Comune di Termini Imerese, gli indagati avrebbero sottratto alle casse dell’ente pubblico, con artifici e raggiri, la somma di 95.221 euro, pari alla differenza tra l’aggio dovuto al Comune e quello effettivamente versato. Dalle indagini delle Fiamme Gialle, forti anche dei dati registrati sui 30 parcometri installati nel territorio comunale, sono emersi gli ammanchi di denaro, dovuti alla contabilizzazione di minori introiti, anche mediante false attestazioni, e alla mancata registrazione e comunicazione degli incassi derivati dal rilascio di abbonamenti a favore di residenti, commercianti e artigiani per l’occupazione degli stalli.