Marzo 2023 - Pagina 31 di 43 - Sicilia 24h
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Il vertice di maggioranza alla Regione dovrebbe risolvere i contrasti insorti all’interno della coalizione di centrodestra. I temi all’ordine del giorno e le prospettive.

L’annunciato vertice di maggioranza a palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, sarebbe occasione propizia per affrontare e tentare di risolvere le incrinature insorte tra i partiti della coalizione a sostegno di Schifani. Ad esempio sulle prospettive di impiego, o di non impiego, dei precari covid non sanitari, oppure sulla riforma degli enti locali, tra il terzo mandato per i sindaci dei Comuni sotto i 15 mila abitanti e le ex Province. E il promotore di tale iniziativa, Renato Schifani, spiega: “E’ un appuntamento politico importante, perché dopo quattro mesi di lavoro ho ritenuto opportuno incontrare i capigruppo di maggioranza e i segretari regionali dei partiti per fare l’inventario di quello che è stato fatto e che si deve fare, e anche per studiare delle formule di comportamento da parte di tutti i componenti della maggioranza che tengano conto di una maggiore sinergia preventiva rispetto a quanto successo giorni fa con atti parlamentari portati avanti da un partito senza consultazione. E sono certo che fatti come questi non avverranno più” – conclude. Uno dei temi cruciali è dunque il destino del personale assunto durante l’emergenza covid. Fratelli d’Italia, che sarebbe – secondo Schifani – il partito che procede senza consultazione, ha presentato una risoluzione per proroghe e stabilizzazioni, quando invece gli altri partiti della maggioranza, in primis Forza Italia, hanno sollevato il problema del buco da 400 milioni di euro nella Sanità, rilevato dall’assessorato retto da Giovanna Volo. E poi nella maggioranza covano ancora sotto traccia i tizzoni ardenti del caso della partecipazione plurimilionaria della Sicilia al Festival di Cannes, risolto con uno scambio di deleghe tra assessori di Fratelli d’Italia, tra Turismo e Beni Culturali. Inevitabile sarà inoltre il confronto sul bilancio di previsione, infarcito di norme di proposta parlamentare, e non di governo, che rischiano l’impugnativa da parte del Consiglio dei ministri. Tra i punti all’ordine del giorno dovrebbe esserci anche l’Autonomia differenziata che però è più argomento di scontro tra maggioranza e opposizione anziché interno solo alla coalizione di centrodestra. Nel frattempo il dibattito sulla risoluzione precari covid presentata da Fratelli d’Italia è stato rinviato alla prossima settimana, probabilmente per attendere gli esiti del vertice tra capigruppo, segretari dei partiti e presidente della Regione. Alcuni deputati di Fratelli d’Italia, come Intravaia, hanno già espresso disponibilità ad apportare delle modifiche e di lavorare in sinergia con le altre forze politiche.

Giuliana Miccichè

Andrea Geraci, il “Malato” indicato nei pizzini, sarebbe stato crocevia di parte del patrimonio di Matteo Messina Denaro. La scuola elementare del boss sarà intitolata a Giuseppe Di Matteo.

Tra Condor, Reparto, Parmigiano, Ciliegia, Malato e tanti altri, gli investigatori hanno identificato “Malato”, ovvero il nome non in codice di uno dei fiancheggiatori della latitanza di Matteo Messina Denaro nascosto dietro un nome in codice. Ebbene, “Malato” è Andrea Geraci, fratello di Francesco Geraci. Francesco è stato amico d’infanzia di Matteo. Poi gioielliere, il “Gioielliere di Castelvetrano” che custodì anche i gioielli di famiglia di Totò Riina, del valore di oltre 2 miliardi di lire, comprese quattro medaglie d’oro commemorative dei Mondiali di calcio in Italia del ’90, con incisi i nomi dei quattro figli di Riina. Poi compagno di scorribande criminali di Matteo, con lui anche in trasferta a Roma per organizzare gli attentati a Giovanni Falcone e a Maurizio Costanzo. Poi collaboratore della Giustizia e accusatore di Matteo anche come mandante delle stragi del ’92 e del ’93. E poi morto lo scorso 4 febbraio vittima dello stesso tumore da cui è afflitto Matteo, al colon. Andrea Geraci sarebbe stato il tramite di una parte del patrimonio di Matteo. Al contrario del fratello Francesco, lui, Andrea, non avrebbe mai interrotto i rapporti con Cosa Nostra e, in particolare, con Messina Denaro, nel corso dei suoi 30 anni di latitanza. In uno dei pizzini trovati nell’asse da stiro nella casa di Rosalia Messina Denaro sono indicati movimenti di denaro di cui si sarebbe occupato Andrea Geraci. In proposito, nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di Rosalia si legge: “Oltre al saldo provvisorio della cassa e alle solite uscite (ben 12.400 euro mensili), sono annotate anche alcune entrate pari a 2.500 euro in un’occasione e 4.000 in un’altra”. A Rosalia, indicata nei pizzini come “Fragolone”, i soldi sarebbero stati consegnati da un soggetto indicato col nome di “Malato”, ovvero sarebbe Andrea Geraci. Il nome dei fratelli Geraci salta fuori in diverse indagini di mafia. Ad esempio nell’ambito dell’inchiesta sull’ex senatore di Forza Italia, Antonio D’Alì, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. E poi, come uomini di fiducia di Totò Riina, sarebbero stati prestanome in tante operazioni finanziarie, soprattutto di riciclaggio, nell’interesse di Matteo Messina Denaro. Nel frattempo la scuola elementare “Ruggero Settimo” a Castelvetrano, che Messina Denaro ha frequentato da bambino, sarà intitolata a Giuseppe Di Matteo, il ragazzino di 12 anni rapito, strangolato e sciolto nell’acido per rappresaglia contro il padre, il pentito Santino Di Matteo. L’iniziativa è sostenuta dal presidente della
sezione di Marsala dell’Anm (l’Associazione nazionale magistrati), Fabrizio Guercio, e dal procuratore di Marsala, Fernando Asaro. La preside della scuola, Maria Luisa Simanello, conferma all’Ansa l’avvio delle procedure e spiega: “L’iter per l’intitolazione dell’istituto comprensivo inizierà il prossimo 15 marzo nel corso di un collegio dei docenti, che esprimerà un parere non vincolante prima di un consiglio d’istituto allargato ai genitori. Non ho dubbi che la proposta sarà accolta da tutti i componenti del consiglio d’istituto”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Due pericoli mortali per i mezzi a due ruote incombono ormai da tempo ad Agrigento, in via Unità d’Italia. Si tratta di due ampie e profonde buche al centro della carreggiata. Una è all’incrocio tra via Unità d’Italia e le altre direzioni tra cui Fontanelle, in prossimità di Pelonero. Peraltro è una spaccatura della strada in più parti. L’altra buca invece è in prossimità di Trinacria e del Centesimo. In tal caso è una buca perfettamente rettangolare abbandonata sul posto da un’impresa a lavoro più di un mese addietro, priva di coscienza, e che, approfittando dell’assoluta mancanza di controlli in tale ambito, si è ritirata a dormire sonni tranquilli pur consapevole che un motociclista rischia di morire se, soprattutto di sera, si imbatte nella buca. Ad Agrigento nessuno controlla, pur essendo pagato per controllare, che l’impresa che scassa le strade dei cittadini contribuenti poi ripristini lo stato dei luoghi come prima dei lavori, pur essendo pagata anche per il ripristino. E’ un crimine. Dunque attenzione in via Unità d’Italia. Siete avvertiti.

E’ l’ing. Vincenzo Rinaldi il nuovo Soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento.

Subentra all’arch. Michele Benfari andato in pensione alcuni mesi addietro.

La Soprintendenza di Agrigento può vantarsi di avere adesso un capo di tutto rispetto. Vincenzo Rinaldi, profondo conoscitore dei Beni Culturali siciliani, integerrima persona, sembra essere la persona giusta messa nel posto giusto.

58 anni, è da oltre 20 anni presente nell’ambito dei Beni Culturali siciliani della regione siciliana. Già  Responsabile Area 1 – “Coordinamento Affari Generali E Sistema Informativo” dal 1996 ha avuto incarichi dirigenziali nei dipartimenti delle Finanze, Beni Culturali e Lavoro.

Adesso l’ing. Rinaldi, dirigerà la soprintendenza agrigentina, fra le più importanti e complesse in tutto il territorio regionale.

Al nuovo Soprintendente gli auguri di un proficuo lavoro.

E’ più insolito che sia bloccata per un controllo stradale un’ambulanza? O che l’ambulanza sia in marcia senza assicurazione e revisione? Sono insolite entrambe le circostanze. Insolitamente, la Polizia Stradale di Sciacca ha sollevato la paletta rossa ad un’ambulanza con a bordo un paziente appena dimesso dall’ospedale saccense “Giovanni Paolo secondo”. Ebbene il mezzo è risultato non coperto da assicurazione e con l’ultima revisione risalente al 2013. Multa di 1300 euro e sequestro amministrativo.

Nessuna nuova vittima, ma  registrati 117 nuovi casi positivi di Covid, a fronte di 1.235 tamponi processati. Emerge dal bollettino dell’Asp di Agrigento degli ultimi sette giorni (2 marzo -9 marzo). Complessivamente, dall’inizio della pandemia, i casi di Coronavirus, in tutto l’Agrigentino, sono 151.287 (1 marzo 2020 – 1 marzo 2023). In totale i guariti sono 150.437.  Gli attuali positivi sono 168, di cui 162 in isolamento domiciliare, e 6 ricoverati in ospedale. Nessun paziente si trova ricoverato in terapia intensiva all’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera. I ricoverati si trovano: 4 all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca, 1 al presidio ospedaliero riberese e 1 all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Complessivamente 682 le vittime per il virus dall’inizio della pandemia. In totale dall’inizio del Coronavirus, in provincia di Agrigento, 606.856 tamponi processati.

“A margine degli eventi organizzati dalla Fondazione FS al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa a Portici in occasione del Decennale delle attività, il Ministro del Turismo Daniela Santanchè e il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, hanno annunciato una loro prossima visita sulla Ferrovia dei Templi, Agrigento – Porto Empedocle, una delle 12 ferrovie turistiche italiane”.

Ad annunciarlo, tramite un comunicato stampa, il Presidente di Ferrovie Kaos Mauro Indelicato che ha guidato una delegazione del sodalizio agrigentino al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.

“Si tratta di un importante riconoscimento – prosegue Indelicato – nel corso del suo intervento il Sottosegretario Sgarbi ha definito la ferrovia Agrigento – Porto Empedocle una meraviglia, elogiando il loro posto in essere dalla Fondazione FS e dalle Associazioni di volontari come la nostra, per la sua salvaguardia”.

Il Ministro del Turismo ed il Sottosegretario alla Cultura potrebbero arrivare ad Agrigento, a bordo di un treno storico, già nella prossima primavera.

In data 08.03.2023 abbiamo eseguito l’accesso io (Irene Eballi)n.q. di presidente Della sez Aiga e Roberta tuttolomondo n.q. di referente Onac sella sezione di Agrigento.abbiamo incontrato la dirigenza il personale penitenziario e una detenuta. È stato un confronto costruttivo sia sotto il profilo professionale ma soprattutto sotto il profilo umano.
La referente redigerà una relazione dell’incontro svoltosi oggi che invierà al Nazionale per contribuire alla redazione di un libro bianco in cui si potranno annotare criticità e punti di forza delle carceri italiane.

Per la Giornata internazionale della Donna ad Agrigento non solo mimose ma anche il mandorlo in fiore. Infatti, nell’ambito del 75° Mandorlo in fiore si è svolto, con successo di partecipazione e di coinvolgimento emotivo, l’evento “Woman Life Freedom”, dal titolo della nota campagna di sensibilizzazione internazionale. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con Ande, Fidapa, Inner Wheel Club, Soroptimist Club, e Associazione Maria Cristina di Savoia. Tra l’altro un flash mob nel Parco della Valle dei Templi è stato dedicato in particolare alle donne iraniane, e, in genere, a tutte le donne per i loro diritti e libertà.

Al mattino di oggi i gruppi si sono esibiti in piazza Cavour. Ed ancora nell’ambito del progetto “Adotta un patrimonio”, in collaborazione con le scuole aderenti, il gruppo dell’India è stato ospite della scuola primaria “Nuova Manhattan, al Villaggio Peruzzo.

Oggi giovedì 9 marzo al Museo “Griffo” alle ore 21 lo spettacolo de “I bambini del mondo”, e la cerimonia di consegna del premio “Claudio Criscenzo”, ideatore del festival.

Domani venerdì al tramonto la Fiaccolata da piazza Vittorio Emanuele al Viale della Vittoria.

Poi gli spettacoli dei gruppi al teatro Pirandello: oggi giovedì e domani alle ore 20:30.
E poi sabato al PalaCongressi alle ore 15:30 e alle ore 20:30.
Il biglietto al teatro Pirandello costa 17 euro. Il biglietto al PalaCongressi costa 22 euro.

Domenica al Tempio della Concordia lo spettacolo finale alle ore 15, l’ingresso costa 5 euro, più 2 euro di prevendita. I biglietti sono acquistabili al Box Office, in via Imera 27 ad Agrigento, telefono 0922 20500, oppure sulla piattaforma webtic.it.

Dopo quattro lunghi anni e dopo avere illuminato la banchina, ieri il traghetto per le Pelagie è ritornato ad attraccare a Linosa durante le ore serali. Un grande risultato ottenuto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Mannino che lo aveva promesso in campagna elettorale. Promessa mantenuta e, adesso, il traghetto di linea, grazie alla splendida illuminazione potrà tornare ad attraccare al meglio nella più piccola delle Pelagie.