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Incarico di prestigio per il biologo agrigentino Diego Virgone, da oltre 8 anni direttore sanitario del centro di Analisi cliniche Biolab di Agrigento. Il biologo, patologo clinico e direttore sanitario è stato eletto membro del Comitato centrale della Fnob (Federazione nazionale dell’Ordine dei Biologi). La Fnob è la nuova istituzione ordinistica che dal 4 dicembre 2022 unitamente alla nascita degli Ordini regionali dei Biologi ha sostituito definitivamente il vecchio Ordine.

“Le competenze dell’Ordine nazionale dei Biologi saranno – si legge nel comunicato della Federazione – ripartite tra gli 11 Ordini dei biologi territoriali costituiti e la Federazione nazionale degli Ordini dei Biologi (Fnob), la quale subentra in tutti i rapporti attivi e passivi dell’Ordine nazionale dei Biologi. Presso ciascun Ordine territoriale è costituito il relativo albo professionale, nel quale trasmigreranno, in ragione della rispettiva competenza territoriale, tutti i biologi iscritti nell’ormai disciolto albo nazionale. Tutte le competenze relative alla tenuta degli albi sono in capo ai singoli Ordini territoriali”.

I presidenti degli Ordini regionali dei Biologi, riunitisi in data 11 marzo 2023, in prima convocazione presso la sede centrale della Fnob di Roma, hanno espresso le loro preferenze e nominato il nuovo direttivo costituito da 15 membri. Per il giovane patologo clinico Diego Virgone, in passato già delegato provinciale dell’Ordine nazionale dei Biologi di Agrigento (2009 -2013) questa elezione segna un nuovo cambio di rotta. “Sono onorato della carica di cui mi hanno insignito, ma soprattutto di inaugurare questa nuova stagione istituzionale all’interno di un Organismo nuovo e più organizzato. Ringrazio i colleghi per la fiducia che hanno riposto e ripongono in me e mi batterò affinché la professione del Biologo abbia il giusto riconoscimento”.

Una ventisettenne di Monreale, Federica Tarallo, è morta dopo avere dato alla luce una bimba nell’ospedale Ingrassia di Palermo, dal quale era stata trasferita a Villa Sofia, dov’è deceduta. Giovedì scorso, al settimo mese di gravidanza, aveva partorito la piccola Rebecca.

Le conseguenze del parto avevano reso necessario il trasferimento all’ospedale Villa Sofia, dove venerdì scorso, il giorno dopo il ricovero, era stata dichiarata la morte cerebrale. Federica Tarallo lascia il marito, militare dell’Esercito, e la piccola Rebecca.

I genitori di una bambina di 4 anni deceduta nelle scorse ore all’ospedale “Giovanni Paolo II” hanno presentato una denuncia ai carabinieri di Sciacca.

Hanno chiesto accertamenti sulle cause del decesso, ipotizzando che non sia stata sottoposta alle cure dovute. Stando a quanto si apprende la bimba era giunta in ospedale con febbre particolarmente alta. Sarebbe anche stata ricoverata nel reparto di Pediatria. Le sue condizioni sono poi peggiorate fino al decesso. La procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta. Verrà disposta l’autopsia.

Le elezioni amministrative, come già deliberato dalla giunta regionale il 2 febbraio scorso, si svolgeranno in due giorni, 28 e 29 maggio.
«Con l’indizione dei comizi elettorali – sottolinea l’assessore Messina – si attiva il sistema della partecipazione pubblica e democratica alla scelta del governo delle città. Un momento di altissima espressione del diritto di libera scelta politica che auspico possa svolgersi nei termini di massima correttezza e nel rispetto delle differenze. Affrontiamo tempi difficili in cui occorre grande senso di responsabilità da parte di tutti e la massima disponibilità per costruire una Sicilia sana e virtuosa, a partire dai piccoli Comuni».
Tra i 128 Comuni chiamati alle urne ci sono quattro capoluoghi di provincia: Catania (incluse le sei circoscrizioni), Ragusa, Siracusa e Trapani.  I consiglieri comunali da eleggere sono 1.646 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.579. La popolazione coinvolta è di 1.387.169 abitanti, di cui 301.104 anche per le elezioni dei presidenti di circoscrizione e dei consigli circoscrizionali a Catania.
Domenica 28 maggio i seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23, lunedì 29 dalle 7 alle 15. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà nelle giornate dell’11 e del 12 giugno con gli stessi orari.
Ultimate le operazioni di votazione e di riscontro dei dati, si darà inizio allo spoglio delle schede.
Le liste dei candidati a sindaco, al consiglio comunale, a presidente di circoscrizione e al consiglio circoscrizionale vanno presentate da venerdì 28 aprile a mercoledì 3 maggio (alle ore 12).
In provincia di Agrigento si rinnoveranno le amministrazioni di 14 Comuni. Si voterà con sistema proporzionale a Licata, mentre con il maggioritario a Burgio, Calamonaci, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro e Santo Stefano Quisquina.

Legacoop Sicilia Agrigento – Palermo – Trapani, tramite il coordinatore, Domenico Pistone, interviene a fronte della crisi che attanaglia il settore vitivinicolo in Sicilia nella prospettiva della campagna 2023-2024. Pistone afferma: “Abbiamo raccolto il grido d’allarme delle nostre cooperative attive nel settore vitivinicolo. Le cantine siciliane rivendicano l’avvio di procedure straordinarie quali lo stoccaggio e la cosiddetta ‘distillazione di crisi’ praticata con prezzi congrui. La distillazione è una pratica che non distrugge il prodotto ma lo destina alla produzione di alcol per disinfettanti. Lo stoccaggio dei vini, invece, con una dotazione finanziaria consentirebbe alle cantine sociali di avere maggiore liquidità in attesa di una ripresa del mercato e arrivare alla prossima campagna con poche giacenze. Nei prossimi giorni Legacoop avvierà un interlocuzione con l’ assessorato regionale all’Agricoltura per avviare tutte le misure in grado di sostenere le imprese vitivinicole così come già avvenuto in altri Paesi, come ad esempio in Francia, dove sono stati stanziati 160 milioni di euro a sostegno del comparto vitivinicolo”.

Il Carabiniere Salvatore Rotolo, condannato a 18 anni di carcere per l’omicidio della compagna Antonella Alfano, uccisa il 5 febbraio del 2011, ha rinunciato ad un permesso premio. E ciò – spiega il suo difensore, l’avvocato Carmelita Danile – per tutelare la serenità della propria figlia in una fase delicata della sua crescita. Si tratta di una figlia biologica che però oggi non è più legalmente sua dato che il tribunale dei minori gli ha tolto la potestà genitoriale. La giovane ha già cambiato cognome per portare quello della madre”. Finora Rotolo ha scontato 11 anni di carcere. L’ex Carabiniere, durante la detenzione ed il percorso riabilitativo, ha conseguito la laurea in ingegneria.

Il sesto appuntamento del cartellone organizzato dalla Compagnia Sipario nel Teatro Impero vede protagonista un coinvolgente racconto di una pagina di storia che viene restituita con la cifra dell’arte e diventa empatia. A Trieste il Magazzino n.18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli di tante vite interrotte dall’Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera e circa 300mila persone scelsero di lasciare le loro terre destinate a non essere più italiane
 
Ci sono mille modi per raccontare la storia. Simone Cristicchi sceglie quello intimo, fatto di voce, parole e immagini. Che diventa vero perché strappa le vicende alla carta dei libri e ridona a chi vi approda la sostanza delle vite vissute e spezzate, i loro sentimenti, di cui rimangono oggetti ammassati l’uno sull’altro, ricordi di “esistenze scampate alla bora”. Questo e molto altro è “Esodo” spettacolo di e con Simone Cristicchi che si terrà domenica 16 aprile alle ore 18.00, nel Teatro Impero.
È il sesto appuntamento della Rassegna “Lo Stagnone – scene di uno spettacolo” – organizzata dalla Compagnia teatrale “Sipario” presieduta da Vito Scarpitta, con il patrocinio e la compartecipazione del Comune di Marsala.
Saranno la chitarra, il canto, la voce, le immagini e i racconti di Simone Cristicchi a trasportare il pubblico fino al Porto Vecchio di Trieste, dove c’è un “luogo della memoria”: il Magazzino n. 18. Qui si racconta di una pagina dolorosa della storia d’Italia, di una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta, e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento, ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità.
Il Magazzino n. 18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall’Esodo istriano fiumano dalmata: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero – davanti a una situazione dolorosa e complessa – di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane.
Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. Davanti a loro difficoltà, paura, insicurezza, e tanta nostalgia.
La rassegna prosegue domenica 30 aprile alle ore 18.00 con “Le Vispe Terese” di e con Alessio Piazza. Uno spettacolo sulla famiglia, che racconta le persone vissute intorno a noi, nel corso della nostra infanzia e dell’adolescenza, di quelle che ancora oggi ci fanno sorridere. I luoghi, i fatti e le persone sono un miscuglio tra realtà e fantasia, tra aneddoti personali e altri raccontati, ascoltati da altre storie di famiglia. Ne emerge un’umanità varia, che si affaccia sul palcoscenico di una casa di famiglia e recita la parte che l’autore, attore e regista marsalese gli ha assegnato, attingendo ai ricordi e colorandoli con fantasia ed umorismo. “Con “Le vispe Terese” – spiega Alessio Piazza – mi piace sottolineare uno dei legami più affascinanti del teatro: quello con la memoria, con le nostre origini e le nostre radici. Portare in scena questo spettacolo è come far entrare il pubblico nella casa della propria infanzia, farli camminare lungo i corridoi, far sentire l’odore dei mobili, le voci delle persone amate”.
Domenica 7 Maggio alle ore 21.30 chiude la rassegna uno spettacolo fuori abbonamento. Un concerto che fa letteralmente spettacolo: il gruppo XVERSO, tribute band di Tiziano Ferro dà vita a “FERRO”. Il gruppo è la prima tribute band dedicata esclusivamente a Tiziano Ferro. Il progetto XVERSO, costruito ai massimi livelli sia musicali che scenografici unisce la somiglianza vocale del frontman Devis Manoni alla qualità musicale di una band fatta di musicisti professionisti con importantissime esperienze alle spalle, i XVERSO costruiscono uno show spettacolare fatto di effetti scenici, cambi d’abito e videoproiezioni su maxischermi.

Onu, New York 2023: gli studenti del Liceo Classico e Musicale Empedocle diventano ambasciatori e diplomatici alla simulazione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

“Il progetto Muner – afferma Marika Helga Gatto, dirigente del Liceo Classico e Musicale Empedocle – apre a una dimensione internazionale con particolare riguardo ai processi di mediazione, collaborazione e dialogo tra le Nazioni, oltre ad avere una forte valenza formativa per gli alunni che, grazie a questa esperienza, diverranno cittadini più consapevoli, più maturi e responsabili”.

Gli studenti dell’Empedocle, con i professori Maria Rita Di Natale, Maria Geraci, Salvatore Geraci e Luigi Rossi, hanno partecipato alla simulazione Muner – Model United Nations Experience Run a New York, la più grande e prestigiosa esperienza internazionale organizzata da United Network: una simulazione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite dove i ragazzi, provenienti da vari Paesi del mondo, si sono confrontati in lingua inglese utilizzando le regole di procedura delle Nazioni Unite e affrontando gli stessi temi che i veri ambasciatori discutono all’interno del Palazzo di Vetro ogni giorno, con l’opportunità di incontrare i diplomatici che lavorano a New York e conoscere le varie figure professionali impegnate all’interno del Consolato Generale Italiano a New York e della Missione Permanente Italiana presso le Nazioni Unite.

“La scuola e le università statali siciliane sono agli ultimi posti su tutti i fronti. Una situazione sconfortante, che si trascina da decenni, rispetto alla quale tutti i governi che si sono succeduti hanno gravi responsabilità”. Lo dice il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, commentando l’ultima istantanea scattata dal Censis sulla qualità delle università italiane, che vede Palermo al 7° posto tra i 10 mega atenei statali (quelli con oltre 40.000 iscritti) e Catania e Messina agli ultimi posti tra i grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti), rispettivamente alla 18° e alla 19° posizione.

“L’Isola – aggiunge – continua ad essere in fondo alle classifiche come tempo pieno. Infatti, solo il 7% degli studenti siciliani usufruisce di questo importante servizio, mentre, ad esempio, in Lombardia questo numero sale ad oltre il 50%”.

“La Sicilia – continua Rizza – è invece ai primi posti delle classifiche negative. Possiede un patrimonio edilizio scolastico tra i più vetusti e inadeguati d’Italia e un indice di dispersione scolastica oltre il 21%, con punte del 25% in alcuni territori, rispetto ad una media nazionale del 12,7%”.

“A fronte di tutto questo – si chiede il segretario regionale della Flc Cgil – il governo Meloni cosa fa? Accorpa le scuole di piccole dimensioni, riducendo il numero dei dirigenti e del personale ata e aumentando il loro carico di lavoro. Allo stesso tempo sta portando avanti una riforma scellerata, quella sull’autonomia differenziata, che consente alle regioni più ricche di trattenere il gettito fiscale per finanziare servizi essenziali come la scuola o la sanità e abbandonando quelle più povere al loro destino”.

“Questa politica – conclude Rizza – è inaccettabile. Continueremo a batterci in ogni sede perché la politica si renda conto che la scuola non è un costo inutile ma un investimento da fare per il futuro delle nuove generazioni e per la crescita del nostro Paese”.

È in programma venerdì, alle 15, nella sala Zeus al museo archeologico Pietro Griffo, il convegno sul tema “PNRR e rigenerazione urbana – I concorsi di progettazione in provincia di Agrigento” promosso dall’Ordine degli architetti di Agrigento.

Dopo  l’apertura dei lavori del presidente dell’Ordine, Rino La Mendola, e i saluti di Roberto Sciarratta, direttore del Parco Valle dei Templi, e di Gianfranco Tuzzolino, presidente del Polo territoriale universitario di Agrigento, si terrà la prima sessione del convegno dedicata alla “Centralità del progetto di rigenerazione urbana” con gli interventi di alto profilo di Giuseppe Cappochin del Consiglio nazionale degli architetti e dell’architetto Gianluca Peluffo, apprezzato interprete dell’architettura contemporanea.

Durante la seconda sessione dei lavori, sono previsti gli interventi dei componenti delle giurie: Giuseppe Falzea, presidente della Consulta regionale degli Ordini degli architetti della Sicilia; Piero Campa, presidente dell’Ordine degli architetti di Caltanissetta; Renata Prescia, coordinatrice del corso di laurea in Architettura e Progetto nel costruito; Sebastiano Fazzi, presidente dell’Ordine degli architetti di Enna; Michele Sbacchi, professore associato di Progettazione architettonica all’Università degli Studi di Palermo; Salvatore Scollo, presidente dell’Ordine degli architetti di Ragusa; Sonia Di Giacomo, presidente dell’Ordine degli architetti di Siracusa, e saranno illustrati i cinque progetti  di qualità, che saranno  utilizzati dagli enti banditori per accedere alle risorse del PNRR. In particolare, i lavori riguardano:

–          a Canicattì: la costruzione di un edificio scolastico

–          a Grotte: la riqualificazione urbana della zona del Calvario

–          a Montevago: la riqualificazione paesaggistica dell’antica Montevago

–          a Racalmuto: la riqualificazione urbana del centro storico

–          a Raffadali: la riqualificazione del Villaggio della Gioventù

Presenti al convegno, moderato dalla giornalista Giovanna Neri, anche i rappresentanti degli enti banditori dei concorsi: Raffaele Sanzo, commissario del Libero Consorzio Comunale; Silvio Cuffaro, sindaco di Raffadali; Margherita La Rocca Ruvolo, sindaco di Montevago; Vincenzo Maniglia, sindaco di Racalmuto; Alfonso Provvidenza, sindaco di Grotte.

Nel corso dell’evento, intorno alle 17, ci sarà spazio anche per un momento musicale a cura della soprano Valentina Capraro e del duo pianistico Marisa Bonfiglio – Alfonso Lo Presti; è in programma alle 19 l’inaugurazione della mostra dei progetti premiati, che rimarrà aperta sino al prossimo 7 aprile, e la consegna delle targhe agli autori degli stessi progetti, mentre alle 19:30 è prevista la degustazione di prodotti Diodoros della Valle dei Templi.