Agosto 2022 - Pagina 8 di 46 - Sicilia 24h
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Lavori in corso e stop alla fruizione del palazzo Filippini in via Atenea ad Agrigento. E ciò almeno fino al termine del 2023. La struttura sarà infatti oggetto di consistenti interventi di manutenzione e riorganizzazione, sostenuti da circa 1 milione e 400mila euro di fondi europei, comprendenti gli allestimenti museali, le nuove aule di didattica multimediale, e le opere contro le infiltrazioni di umidità. Il palazzo Filippini ospita, tra l’altro, le tele della collezione Lo Jacono e i preziosi quadri di Giambecchina.

A Catania la Polizia ha arrestato una dominicana di 37 anni perché ha tentato di uccidere l’uomo con cui aveva intrattenuto una relazione e la moglie del suo ex accoltellandoli in un parcheggio di un ritrovo a Catania. Lei risponderà all’autorità giudiziaria di porto abusivo di arma da taglio e di duplice tentato omicidio. L’aggressione a marito e moglie è avvenuta il 31 luglio scorso per la gelosia maturata in lei dopo la separazione con lui, e la riconciliazione tra lui e la moglie di lui. La prima ad essere stata colpita sarebbe stata la rivale in amore, trafitta al torace con un coltello a serramanico. Poi avrebbe pugnalato il suo ex lasciandogli addirittura infilzata l’arma nello stomaco.

E’ giallo in provincia di Ragusa, a Vittoria, dove i Carabinieri sono impegnati nelle indagini a seguito del ritrovamento di un uomo di 50 anni, originario della Romania, sul fondo di una vasca irrigua colma d’acqua. Il corpo è stato recuperato dai Vigili del fuoco dopo un intervento complesso. In particolare, il cadavere è stato rinvenuto nel bacino idrico di un’azienda agricola di contrada Pozzo Ribaudo. Sono da accertare le cause della morte, anche se da quanto trapelato l’uomo avrebbe sofferto di problemi di salute. I militari, che hanno interrogato alcuni abitanti della zona, privilegiano l’ipotesi del suicidio o di una caduta accidentale a causa di un malore. Altre piste, al momento, sarebbero meno probabili. Sulla salma del 50enne, che abitava con la famiglia nella stessa zona e che svolgeva lavori di ordinaria manutenzione, è stata disposta l’autopsia.

Sconti e agevolazioni per raggiungere in treno regionale e a lunga percorrenza le località di voto. In occasione delle elezioni politiche per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, previste per domenica 25 settembre, gli elettori potranno raggiungere il proprio collegio elettorale usufruendo di particolari riduzioni sui biglietti di viaggio di andata e ritorno.

Una convenzione, riporta Fsnews.it, fra il Ministero dell’Interno e le imprese ferroviarie – fra cui Trenitalia, Trenitalia Tper, Trenord, FSE – prevede, infatti, uno sconto del 70% sui servizi Alta Velocità, Intercity, Eurocity Italia-Svizzera, e una riduzione del 60% per spostarsi con i treni Regionali a tariffa di corsa semplice regionale e interregionale.

Si potrà così viaggiare in treno a prezzo scontato a partire dal 16 settembre, per gli spostamenti di andata, e non oltre il 5 ottobre per quelli di ritorno. I biglietti comprensivi di agevolazione sono acquistabili anche sul sito internet e la App di Trenitalia e sono validi per i viaggi realizzati nell’arco di venti giorni a ridosso del 25 settembre. Per usufruire delle riduzioni è necessario essere provvisti di documento di identità e tessera elettorale da esibire al personale dedicato. Possono usufruire dei biglietti a prezzo ridotto sia gli elettori residenti nel territorio nazionale, sia quelli residenti all’estero.

Ufficializzate diverse liste dei candidati alle prossime elezioni Regionali, in programma il prossimo 25 settembre. Per la provincia di Agrigento queste le candidature:

De Luca sindaco di Sicilia: Roberto Battaglia, Gaetano Cani, Ciro Miceli, Salvatore Monte, Maria Dalli Cardillo e Marzia Maniscalco.

Prima Italia-Lega Salvini Premier: Carmelo Pullara, Sabrina Lattuca, Cesare Sciabarrà, Paola Sacco, Antonino Lauricella, e Carmelo D’Angelo.

Dc Nuova: Carmelo Pace, Salvatore Fanara, Giuseppe Alaimo, Decio Terrana, Marinella Notonica e Chiara Cosentino.

Cento Passi per la Sicilia Claudio Fava: Pietro Aquilino, Vincenzo Fontana, Angela Galvano, Mario Mallia, Giuseppe Montalbano e Teresa Monteleone.

Forza Italia: Riccardo Gallo Afflitto, Margherita La Rocca Ruvolo, Vincenzo Antonio Fontana, Alessandra Fiaccabrino, Luigi Salvaggio e Antonio Vincenti.

Fratelli d’Italia: Giusy Savarino, Matteo Mangiacavallo, Giovanni Cirillo, Daniela Ragona, Giovanni Di Caro e Paola Antinoro.

Pd: Michele Catanzaro, Salvatore Martello, Vita Maria Mazza, Calogero Roul Passarello, Stella Vella e Antonio Zarcone.

Movimento 5 Stelle: Giovanni di Caro, Salvatore Ersini, Angelo Cambiano, Marcella Carlisi, Francesco Castrogiovanni, Veronica Bellicosi (Antonella Di Prima).

Siciliani Liberi: Mario Pagliaro, Raffaella Esposito, Anna Manzo, Marco Lo Dico, Giovanni Cappello e Antonio Norrito.

Popolari e Autonomisti: Giovanni Di Mauro, Assunta Galluzzo, Giulia Gulisano, Dyana Intorre, Domenico Licata e Vito Maglio.

Dunque, liste, listini e così via dicendo sono stati chiusi. Oggi alle 16,00 scade il termine di presentazione ma già in Forza Italia il quadrè è stato stabilito.

Procediamo con ordine. I listini dei candidati con il presidente della Regione siciliana, saranno eletti automaticamente con la vittoria del governatore, grazie ad un premio di maggioranza. Oltre all’ex presidente del Senato, Forza Italia schiererà anche l’agrigentino Riccardo Gallo Afflitto. I due esponenti di Fratelli d’Italia saranno Elvira Amata e Gaetano Galvagno. La Lega sarà rappresentata da Marianna Caronia ed i centristi di Mpa da Giuseppe Lombardo, nipote dell’ex presidente della Regione Raffaele. In quota Udc-Dc entra la terza donna del listino, ovvero Federica Marchetta, moglie del segretario regionale dell’Udc Decio Terrana.

Dunque, la famiglia Terrana entra a tutto spiano per un vero e proprio trasferimento a Roma con tanto di camion. Diversa la situazione che riguarda Riccardo Gallo Afflitto, deputato agrigentino uscente, sul quale Gianfranco Miccichè aveva messo il veto, sia sulle nazionali (dove avrebbe volto andare Gallo) sia sulle regionali.

Il tutto grazie a quel golpe fallito alcuni mesi orsono allorquando un manipolo di sedicenti forzisti aveva cercato di abbattere nel peggiore dei modi proprio Gianfranco Miccichè: cu spunnapedi, ca tragedia, ca pugnalata e spaddri.

Miccichè, ovvio, si legò tutto al dito tanto è vero che in una delle ultime riunioni ebbe a dire: “Nel listino ci va chi lo ha meritato…”

Ora se il merito fosse stato per chi realizza meglio di tutti le tragedie, Gallo Afflitto avrebbe vinto in carrozza; e siccome i meriti erano ben altri, è chiaro e lampante che Gianfranco Miccichè aveva asfaltato i suoi detrattori, tra cui Falcone il capo banda, oggi alla ricerca di voti porta a porta, e l’uscente Margherita La Rocca Ruvolo, tra i firmatari del documento raccapricciante.

Margherita è riuscita ad andare alle nazionali (come non si sa); gli altri sono rimasti fuori tranne Gallo. Già, Gallo, il deputato dall’unica risorsa (altro che mille…) che fa a capo al noto pregiudicato per mafia Marcello Dell’Utri, da sempre innamorato del beniamino agrigentino. E a quanto pare in questi giorni, vista la volontà di Miccichè di non farlo arrivare nemmeno a Serradifalco, le cime in casa Forza Italia sono state tanto tempestose. Casini, bordelli, grida. Poi, ad un tratto, ieri la convocazione in casa Miccichè alle ore 17,00.

Cosa sarà successo? Semplice. Il pregiudicato per mafia Dell’Utri, forse dopo qualche telefonata in Lombardia, ha imposto il chiacchierato onorevole agrigentino pronto ad accomodarsi nel listino salvapersone.

E così ancora una volta a rappresentare Agrigento e gli agrigentini in Sicilia molto probabilmente ci sarà ancora lui, Riccardo Gallo Afflitto. E da questo punto di vista i siciliani tutti potranno almeno essere contenti solo ed esclusivamente per un fatto: il ghiaccio che berremo tutti sarà di altissima qualità e purificato…

Questo è stato l’operato di Gallo in 5 anni di totale assenza amministrativa.

 

 

Mentre la campagna elettorale impazza tra paracadutati, polemiche, candidature blindate, programmi spesso inadeguati, anacronistici, e non adeguati alla difficile situazione che si sta vivendo nel nostro Paese  il sistema produttivo, le imprese ed i lavoratori vivono una fase drammatica che in Autunno prefigura scelte drammatiche
Gli ulteriori rincari di energia elettrica e gas, infatti,  stanno determinando  una stangata per aziende e famiglie che provocherebbe  il crollo del nostro sistema produttivo. Lo hanno dichiarato Filippo Parrino presidente di Legacoop Sicilia e  Domenico Pistone coord Legacoop Ag, PA, Tp.
Servono misure straordinarie e soprattutto urgenti ed in grado di tutelare le imprese, le cooperative e  di conseguenza lavoratori e famiglie, hanno proseguito Parrino e Pistone.
Il tema dell’inflazione  e dell’aumento del prezzo del Gas e dell’ energia dovrebbero essere centrali nella campagna elettorale, costituendo il punto qualificante di ogni forza in campo.
Il Governo uscente sta tentando di varare misure in grado di tutelare almeno sino a Dicembre imprese e famiglie da ulteriori e rischiisissimib rincari.  Le conseguenze delle mancate misure a favore di una politica volta a calmierare il costo dell’energia e del gas saranno drammatiche sul piano economico e sopratutto sul piano sociale con imprese costrette a tagliare posti di lavoro ed a ridurre produzione e servizi. Per i  settori della ristorazione, della cultura e dei servizi doveva essere il momento della ripresa dopo i due anni di crisi e restrizioni dovute alla pandemia ed invece la crisi Ucraina e l’aumento vertiginoso del prezzo del gas e dell’energia determinerà una nuova  fase di tagli e restrizioni che finirà con il determinare rallentamento produttivo, licenziamenti e taglio degli investimenti in innovazione e digitale.
La pesca e l’agricoltura già pesantemente colpite dall’aumento del prezzo dei carburanti e dalla siccità sarebbero travolte dall’ulteriore rincaro su gas ed energia che ne comprometterebbe la tenuta.
Ed in ultimo il settore della grande distribuzione, come già più volte denunciato, in sofferenza a causa dell’inflazione galoppante che  riduce il potere d’acquisto dei consumatori determinando una forte diminuzione dei consumi determinata anche dal mancato aumento dei salari.
In una situazione come questa, come Legacoop Sicilia non possiamo che esprimere tutta la nostra preoccupazione, convinti che le cooperative siciliane non possono più sopportare una tale situazione che determinerebbe una crisi sociale senza precedenti.
A tal proposito chiediamo ad i candidati alla presidenza della Regione e a tutte le forze politiche un confronto sui temi relativi al contenimento del costo del gas e dell’energia e l’individuazione di percorsi di protezione sociale per le imprese ed i lavoratori a rischio crisi.
Legacoop Sicilia  nella propria azione di tutela delle proprie cooperative intende  promuovere tutte quelle istanze propositive al fine di stimolare la politica a favorire l’adozione di misure in grado di sostenere imprese e famiglie .

“Ci si ricorda di loro quando con l’estate, iniziano i roghi. Quando senti le sirene. Quando qualcuno dice: con queste temperature per fortuna che ci sono. Poi, estate finita tornano nell’ombra. Nessuno più si ricorda degli interventi quadruplicati viste le alte temperature di questo anno. Visti i nubifragi improvvisi. Nessuno racconterà che con grande sacrificio e senso di responsabilità i Vigili del Fuoco sono costretti a sopperire alle carenze di lavoratori. Nessuno sa che tra i compiti Istituzionali dei VF oltre al soccorso pubblico, vi sono: prevenzione incendi, protezione civile, difesa civile che ricomprende la garanzia e la sicurezza delle istituzioni;, la capacità di sopravvivenza economica, produttiva e logistica del Paese in occasione di crisi interne o internazionali; nell’ambito di tali crisi, la gestione di rischi di tipo non convenzionale, derivanti dall’impiego in danno di persone o beni, di armi di distruzione di massa di tipo nucleare, biologico e chimico. Ed ancora : garantire il soccorso specializzato con appositi nuclei, in caso di pericolo nucleare, biologico, chimico e radiologico concorrere alla preparazione di unità antincendi per le forze armate; addestrare specifiche unità preposte alla protezione della popolazione civile in caso di eventi bellici. Un “imponente” organizzazione nazionale che  prevede  ben 8 Direzioni Centrali: Direzione Centrale per l’Emergenza, Direzione Centrale per la Formazione, Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali, Direzione Centrale per la Difesa Civile e le Politiche di Protezione Civile, Direzione Centrale per le Risorse Umane, Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie, Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale. Con una “maestosa” macchina organizzativa, vuoi che manchi personale o qualche euro nelle tasche dei Vigili del Fuoco? Vuoi che manchi la giusta formazione, i giusti mezzi, le giuste protezioni a sicurezza degli stessi? Qualcuno poi si “incazza” quando paragoniamo lo stipendio del Vigili del Fuoco italiani a quello della Germania. “sempre sta  caspita di Germania” direbbe u Zu Calò. Almeno in Germania i contratti si rinnovano al meglio. Le attrezzature sono all’avanguardia, i mezzi sono dotati di tecnologie moderne e soprattutto non ci sono 8 Direzioni Centrali”.

Lo dichiara il segretario SGB Aldo Mucci