Giugno 2022 - Pagina 37 di 62 - Sicilia 24h
Home / 2022 / Giugno (Pagina 37)

La motonave esce dal porto di Lampedusa, con destinazione Porto Empedocle, e poco dopo va in avaria. Nuovo, momentaneo, disservizio nei collegamenti marittimi con Porto Empedocle per le isole Pelagie, che di fatto, rimangono con un unico traghetto a disposizione.

Ad subire l’avaria, ieri, è stata la «Sansovino». La motonave è riuscita a rientrare a Lampedusa e a fare sbarcare tutti i passeggeri e i mezzi precedentemente caricati. Il traghetto è poi ripartito, ma senza alcun carico, alla volta di Porto Empedocle dove è giunto nel cuore della notte. Per la mattinata di oggi è in partenza l’unico traghetto rimasto, dei due che coprono la tratta Porto Empedocle-Pelagie, il Cossyra.

Poche le sezioni scrutinate a Palermo anche perchè l’avvio dello scrutinio è avvenuto tra mille difficoltà. Ma dalle prime sezioni scrutinate Roberto Lagalla, candidato del Centrodestra, è avanti di quasi 100 voti rispetto al candidato del Centrosinistra Francesco Miceli. Gli altri contendenti sono molto indietro.

Notizia in aggiornamento.

Inutili i soccorsi, il  bimbo è morto subito. Scene di disperazione sul luogo della tragedia.

Le sezioni scrutinate sono ancora poche, 5, ma i numeri sembrano avviare le amministrative di Sciacca verso un ballottaggio tra Ignazio Messina e Fabio Termine.

Dalle 6 sezioni scrutinate, su 42, Termine è in vantaggio con 1134 voti, segue Messina con 1037 e Mangiacavallo con 658

A Bivona e Aragona i sindaci uscenti, dalle prime sezione scrutinate, sembrano essere in vantaggio sugli avversari,

Dato in aggiornamento.

 

 

L’ex presidente della Regione, e attuale commissario regionale della Nuova DC, Totò Cuffaro, interviene a fronte delle ricorrenti polemiche intorno al suo rinnovato impegno in politica, e afferma: “Una montagna di astio si è accampata contro di me, ed il mio cuore non ha avuto paura. E’ infuriata la battaglia contro di me e sono rimasto fiducioso. Sono sereno perché so di essere a posto con la mia coscienza e perché so di essermi impegnato per la democrazia, per le libertà e per dare un futuro alle cose che contano. Palermo è una città bellissima ma difficile e martoriata. E proprio per questo merita di essere amata e servita con un supplemento di coraggio, di passione e di rigore morale. So di aver commesso degli errori dei quali sono pentito, e vorrei risarcire la società attivandomi per una buona politica. A chi anche legittimamente diffida di me chiedo di mettermi alla prova e, se può, accantonare un pur giustificabile pregiudizio. Il risentimento può essere cattivo consigliere e in politica può diventare anche fuorviante. Finita la competizione elettorale proviamo a rasserenare il clima politico, la nostra Palermo ha bisogno di tutte le persone di buona volontà per costruire un progetto di bene comune”.

La Procura di Palermo è impegnata a riscontrare se ricorrano profili di responsabilità penale nei confronti dei numerosi presidenti di seggio elettorale rinunciatari a Palermo in occasione delle elezioni Amministrative di domenica 12 giugno. Secondo legge, il presidente, scrutatore e segretario di seggio che rifiutano di assumere l’incarico, o non si presentano al seggio, senza giustificato motivo, sono da multare da 206 a 516 euro. Così è per coloro che si allontanano dal seggio prima che abbiano termine le operazioni elettorali. La rinuncia per giustificato motivo deve essere comunicata agli uffici comunali entro 48 ore dalla nomina. Se tra i tanti presidenti di seggio rinunciatari a Palermo, altrettanti hanno rinunciato per motivi di salute, producendo un certificato medico, saranno sottoposti molto probabilmente all’esame del documento per accertare eventuali falsità. In tale caso, a carico anche di colui che ha concesso il certificato, si procederà penalmente per il reato di falso, oltre la multa.

Alle elezioni Amministrative primavera 2022, al voto ieri domenica dalle ore 7 alle 23, nei 10 Comuni della provincia di Agrigento interessati, su 114.362 aventi diritto al voto, si sono recati alle urne 60.272 elettori, il 52,70 per cento.
Ad Aragona hanno votato in 5.611, il 37,23% (meno 3,31% rispetto alle precedenti Amministrative).

A Bivona si sono recati alle urne 2.402 persone, il 62,88% (meno 0,99%).

A Campobello di Licata 5.806, il 54,93% (meno 1,62%).

A Cattolica Eraclea gli aventi diritto al voto che si sono recati alle urne sono stati 2.436, il 34,43% (meno 1,90%).

A Comitini hanno votato in 645, il 36,03% (meno 5,17%).

A Lampedusa e Linosa hanno votato 3.675 elettori, il 66,83% (meno 7,88%).

A Palma di Montechiaro si sono recati alle urne 12.126 votanti, il 44,94% (più 0,89%).

A Santa Margherita di Belice gli aventi diritto che hanno votato sono stati 4.087, il 62,53% (meno 1,54%).

A Sciacca gli elettori che si sono recati alle urne sono stati 22.507, pari al 63,21% (meno 6,24%).

A Villafranca Sicula hanno votato 977 persone, il 69,19% (più 0,05%).

Dal prossimo 30 giugno, per effetto dell’art.18 del Decreto PNRR-2 (DL 36 del 2022), anche gli studi professionali, come quelli di Architettura, dovranno essere dotati di Pos. Al momento, tale obbligo riguarda solo i professionisti che, nel corso del 2021, abbiano fatturato almeno 25.000 euro ma, dal primo gennaio 2024, tutti i professionisti dovranno essere in possesso di Pos a prescindere dal fatturato.  A carico di chi non si doterà di tale sistema elettronico di pagamento, per ogni transazione negata, sarà applicata una sanzione pari a 30 euro a cui va aggiunto il 4 per cento dell’importo della stessa transazione.

“Assistiamo da tempo a un  delirante processo di trasformazione delle attività  da professionali a commerciali – afferma il presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Rino La Mendola – Prima la trasformazione delle prestazioni intellettuali dell’architetto in mere forniture di servizi di architettura e ingegneria e, a seguire, la trasformazione dei liberi professionisti in operatori economici i quali, per l’affidamento di prestazioni delicate come quelle della progettazione,  sono costretti  a partecipare a gare che si chiudono con ribassi sempre più mortificanti per la dignità dei concorrenti e per la qualità delle stesse prestazioni professionali, con gravi ricadute sulla qualità delle nostre città. A completare questa pessima trasformazione arriva adesso anche il Pos che da un lato risulta un sistema del tutto inadeguato ad attività professionali che vengono svolte a seguito di sottoscrizione di contratto e, dall’altro, costituirà un ulteriore balzello a carico dei liberi professionisti, a causa delle commissioni che le banche impongono per le transazioni”.

“Condividiamo la necessità del tracciamento dei flussi finanziari per ridurre l’evasione fiscale – continua La Mendola – ma, nel caso dei professionisti dell’area tecnica, tali flussi sono ben tracciati attraverso i bonifici bancari o postali che fanno riferimento ai contratti che i liberi professionisti stipulano con la committenza, indicando le prestazioni da eseguire e i compensi da percepire. Dai nostri vertici nazionali – conclude il Presidente degli Architetti agrigentini – ci aspettiamo un immediato e autorevole intervento, nelle commissioni parlamentari impegnate nella conversione del decreto in legge n°36 del 2022, per stralciare la posizione degli architetti e dei professionisti dell’area tecnica dall’obbligo di installare il Pos nella sede della propria attività professionale”.

“Esprimo la mia piena e incondizionata solidarietà alle Sorelle Napoli per il vergognoso atto intimidatorio perpetrano nei loro confronti. Ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile e danneggiato la tomba di famiglia, che si trova nel cimitero di Mezzojuso. Un gesto meschino e vigliacco a danno di Irene, Anna e Ina, tre donne coraggiose che da tempo hanno denunciato le pressioni e le minacce della mafia dei pascoli, contribuendo, in modo determinante, allo scioglimento del Comune di Mezzojuso. Se qualcuno pensa, con simili odiosi atti, di far tornare le lancette indietro nel tempo si sbaglia: la mafia non vincerà mai e le istituzioni devono fare quadrato sempre di più, per affermare i valori della trasparenza e della legalità. Presto mi recherò a Mezzojuso per andare a far visita alle sorelle Napoli, che sono orgoglio della nostra Sicilia”.

Questo il commento dell’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà (Lega – Prima l’Italia), alla notizia dell’intimidazione subita nelle scorse ore dalle sorelle Napoli.

Nuova intimidazione alle sorelle Napoli di Mezzojuso, protagoniste di numerose trasmissioni televisive in cui hanno denunciato pressioni mafiose per costringerle ad abbandonare i loro terreni alla mafia dei pascoli.

Nel giorno delle elezioni in Comune dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose le tre donne, già al centro di minacce e intimidazioni, hanno trovato la tomba di famiglia danneggiata.

Del liquido infiammabile è stato buttato sopra la sepoltura gentilizia ed è stato appiccato il fuoco. Il vetro di una finestra della cappella è stato distrutto mentre il marmo si è annerito. Indagano i carabinieri della compagnia di Misilmeri.

(ANSA).