Ottobre 2021 - Pagina 6 di 73 - Sicilia 24h
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L’ingegnere di Favara, Alberto Avenia, ex presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento, è il nuovo capo dell’ufficio tecnico del Comune di Agrigento a tempo determinato. Alberto Avenia, 61 anni, è stato anche presidente di gare di appalti pubblici, dal 2000 al 2008 è stato ingegnere Capo dell’A.C.A.V. (Azienda Consortile Acquedotto del Voltano – oggi Voltano Spa) e per due anni, dal 2006 al 2008, Dirigente Tecnico del Consorzio agrigentino Legalità e Sviluppo.

Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Agata Genna, ha inflitto 8 mesi di reclusione a Renato Salamone, 28 anni, di Favara, e ha assolto, con la formula “per non avere commesso il fatto”, la moglie, Marianna Bello, di 34 anni. I due coniugi sono stati arrestati lo scorso 26 luglio per coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio. Nella soffitta della loro casa i Carabinieri hanno scoperto una serra adibita alla coltivazione di 11 piante di marijuana, e dentro una scatola oltre mezzo chilo di marijuana. Il pubblico ministero, a conclusione della requisitoria, aveva chiesto per entrambi la condanna a 12 mesi.

Ad Agrigento, dopo lo scorso 22 ottobre, i no green pass manifesteranno ancora domenica prossima, 31 ottobre, alle ore 18. Il raduno in piazza Stazione. Poi in corteo verso il piazzale Aldo Moro, Porta di Ponte e piazza Cavour, dove si svolgerà un sit-in “contro – affermano i promotori – il trattamento sanitario obbligatorio e le discriminazioni soprattutto nei luoghi di lavoro”.

Ci sono 100 Comuni siciliani in dissesto, sotto il piano di riequilibrio finanziario e strutturalmente deficitari. L’allarme lanciato dai sindaci, che hanno annunciato una manifestazione di protesta a Roma organizzata per il 3 novembre, ci sembra pienamente condivisibile. Anzi, è una iniziativa che sottoscriviamo e sosteniamo”.

Fp Cgil Sicilia prende posizione rispetto alla drammaticità della delicata questione, i cui effetti sono destinati ad innescare una vera e propria bomba sociale. “Individuata la patologia, è necessario intervenire con una efficace terapia, prima che sia troppo tardi – affermano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e il Segretario Regionale, Massimo Raso – non si può far finta di niente o aspettare che la situazione degeneri. Qui ci sono a serio rischio i servizi offerti ai cittadini, alle imprese e al territorio, oltre che la serenità dei dipendenti. E’ un’emergenza che non può e non deve essere sottovalutata e rinviata, tenuto conto dell’ormai progressivo e costante aumento degli Enti che vanno in grave sofferenza. Basti dare un’occhiata ai numeri: ad oggi solo 152 Comuni su 391 hanno approvato il bilancio di previsione 2021-2023 e solamente 74 hanno approvato il consuntivo 2020. Tutto questo dà l’esatta misura dei livelli di criticità, destinati a ripercuotersi sulle singole realtà territoriali, dove le Amministrazioni comunali non hanno più forza finanziaria e  non dispongono di adeguate figure professionali. Ed in questa ottica, c’è un dato davvero emblematico, quello che certifica le caselle vacanti nelle piante organiche. Attualmente ci sono 15 mila posti vuoti e tra questi circa 4000 fra dirigenti e categoria D. A causa di queste condizioni segnatamente negative, che paralizzano ogni capacità progettuale, – sottolineano Agliozzo e Raso – i Comuni siciliani sono, loro malgrado, costretti a rinunciare alle opportunità messe a disposizione dalla Programmazione Comunitaria e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Come dire, piove sul bagnato. Ma è un lusso che non possiamo assolutamente permetterci. Occorre dunque porre urgentemente rimedio allo stato attuale delle cose, trovando adeguate soluzioni che, in termini normativi, finanziari ed organizzativi, diano risposte e slancio alle attività degli Enti locali. Torniamo ad invocare un “Piano Straordinario di assunzioni”, condizione fondamentale per avere una Pubblica Amministrazione all’altezza delle nuove sfide, capace di tornare ad essere punto di riferimento delle comunità, così come , una volta e per tutte, chiediamo che si  metta la parola fine al bacino della precarietà.  Le proposte dell’Anci Sicilia rappresentano una piattaforma rivendicativa che apprezziamo, appoggiamo e rilanciamo – concludono Agliozzo e Raso – nella speranza che questa mobilitazione sensibilizzi le Istituzioni e determini l’avvio di un costruttivo confronto, capace di mettere al centro dell’agenda politica tutte le questioni opportunamente rilevate, attorno alle quali si snoda il destino delle comunità siciliane”.

Illustrato oggi pomeriggio in Prefettura dall’Assessore Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Dr. Antonio Scavone, il progetto “Su.Pr.Eme.”  finanziato nell’ambito dei fondi AMIF-Emergency Funds della Commissione Europea in partenariato con il Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali – Direzione Generale Immigrazione coadiuvato dalle Regioni del Mezzogiorno e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Nova Consorzio nazionale.

All’incontro presieduto dal Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, hanno partecipato i Sindaci dei Comuni interessati, i vertici delle Forze di Polizia e i rappresentanti dell’Azienda Sanitaria provinciale, delle Organizzazioni sindacali e del mondo datoriale.

Il progetto, che sarà operativo a breve nella provincia di Agrigento, ha come destinatari le persone immigrate regolari presenti presso insediamenti informali del territorio della provincia di Agrigento.

Saranno attivati:

  • un Servizio di Unità Mobile di Assistenza e presidio di salute, di alfabetizzazione sanitaria e socio-sanitaria e di prevenzione;
  • un servizio di trasporto gratuito che prevede l’utilizzo di 6 van da 9 posti (incluso il conducente) per il trasporto di lavoratori stagionali dalle abitazioni e/o insediamenti informali ai luoghi di lavoro e ritorno.

I territori interessati sono quelli dei Comuni di Caltabellotta, Campobello di Licata, Canicattì, Naro e Ribera e le azioni riguarderanno la prevenzione sanitaria e socio-sanitaria a tutela dei lavoratori stranieri e di tutta la popolazione autoctona e la mobilità connessa al lavoro al fine di spezzare le logiche di reclutamento del caporalato.

Nel corso dell’incontro ha trovato ampia condivisione la proposta lanciata dall’Assessorato Regionale di istituire la cosiddetta R.E.L.A.Q. (Rete del Lavoro Agricolo di Qualità) che si prefigge la finalità innalzare il livello qualitativo delle Aziende agricole, attraverso la possibilità di iscrizione alla suddetta rete alle imprese virtuose che si distinguono per il rispetto della normativa in materia di lavoro, sicurezza sociale e fiscale ed attraverso la concessione del “bollino di qualità” alle Aziende agricole che, avendone i requisiti, aderiscono alla rete.

“D’accordo, la colpa è dei cambiamenti climatici, delle spaventose bombe d’acqua. Ma Musumeci, invece di apostrofare come ‘sciacallo’ chi osa criticarlo, la smetta di avallare consumo del suolo e, soprattutto, di portare in aula vergognose sanatorie, come l’ultima approvata, che nonostante impugnata dal Consiglio dei ministri, la Regione si ostina a difendere”.

Lo affermano i deputati del M5S all’Ars a commento delle alluvioni che stanno colpendo soprattutto la Sicilia orientale.

“Ai tantissimi siciliani che in questo momento stanno  soffrendo e facendo la conta dei danni e ai familiari delle vittime – dicono i deputati 5 Stelle – vada intanto la nostra convinta e piena solidarietà. Ma alla solidarietà devono seguire aiuti concreti e una netta inversione di marcia rispetto all’odierno andazzo che ha visto trascurare la cura del territorio a vantaggio di sanatorie, alle quali, come Movimento, ci siamo sempre fieramente opposti. Musumeci,  quindi, ci venga a riferire come ha utilizzato le ingenti risorse (ben 800 milioni di euro alla Sicilia, su 14 miliardi alle Regioni)  stanziate dal governo Conte, su impulso dell’allora ministro Sergio Costa, attraverso il ‘Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico’. A questa misura si aggiungono le risorse provenienti dall’Unione europea, (FESR 2014-2020), che ammontano a circa 230 milioni di euro e poi ancora dai ‘Patti per lo sviluppo’. Il presidente Musumeci sostiene di aver accelerato rispetto al passato? A giudicare dai risultati, evidentemente non basta. Metta quindi in piedi, senza perdere tempo, quanti più progetti è possibile e utilizzi ogni centesimo a disposizione, evitando di incorrere negli stessi macroscopici errori che hanno fatto bocciare tutti i progetti irrigui del Pnrr inviati a Roma”, concludono i deputati M5S.

“Esprimiamo solidarietà a Roberto Gambino per l’aggressione subita. Troppo spesso i sindaci, sempre in prima linea, sono protagonisti di episodi di violenza gratuita ma non perdono mai la tenacia e la dignità. Siamo sicuri che il sindaco di Caltanissetta reagirà con coraggio e continuerà a lavorare nell’interesse dei suoi concittadini”.

Lo hanno detto Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale  di ANCI Sicilia.

A Caltanissetta è accaduto che ieri sera, intorno alle ore 21:40, il sindaco, Roberto Gambino, in strada, lungo il Viale della Regione, a piedi, in compagnia di due persone, è stato raggiunto e aggredito, prima verbalmente e poi fisicamente, da un uomo di 51 anni, G R sono le iniziali del nome, di Caltanissetta, pregiudicato. L’aggressore, con precedenti dello stesso genere, è stato subito bloccato dai poliziotti di una Volante già sul posto come presidio. Lui si è scagliato verbalmente ancora contro il sindaco e gli agenti. E’ stato arrestato per violenza e minacce a pubblico ufficiale. Il sindaco Gambino non ha subito ferite di rilievo. Nessun referto.

Prima l’insediamento, ieri, e oggi i nuovi assessori con le deleghe. Hanno giurato stamattina alle 11,30 Pierre Vaccaro, Laura Mossuto, Emanuele Schembri, Antonio Liotta, Angelo Airò Farulla, Lillo Attardo e Antonella Morreale.
Il sindaco Palumbo ha composto così la nuova Giunta che lo accompagnerà fino alla fine del suo mandato. Queste le deleghe assessoriali:
Tra le novità apportate alla distribuzione degli incarichi assessoriali, la creazione di una specifica delega al Contrasto all’evasione fiscale, oltre a quella dedicata ad Arte, contemporaneità e innovazione, al recupero del centro storico cittadino e alla transizione ecologica.

“Con questa squadra, affiatata e competente – dichiara il sindaco Antonio Palumbo – affronteremo le innumerevoli emergenze della città come abbiamo promesso ai favaresi durante la campagna elettorale. Non sarà facile, lo sappiamo, e per questo abbiamo bisogno la massima collaborazione da parte dei cittadini”.

Antonio Liotta: Vicesindaco, Pubblica istruzione; Cultura, Beni culturali, Turismo, Scambi internazionali; Politiche per lo sviluppo economico e per il lavoro; Promozione dei prodotti tipici locali; Arte, contemporaneità ed innovazione; Tradizioni popolari; Sanità; Comunicazione; Rapporti con il mondo universitario e studentesco.

Angelo Airò Farulla: Attività produttive, commercio, artigianato, fiere e mercati; Sport, spettacolo; Politiche giovanili e startup; Rapporti con la Chiesa; Associazioni e comunità religiose.

Calogero Attardo: Territorio e ambiente; Transizione ecologica; Pnrr; Piano energetico comunale; Verde pubblico e arredo urbano; Agricoltura; Servizi cimiteriali; Sicurezza nei luoghi di lavoro.

Laura Mossuto: Polizia municipale; Programmazione e progettazione comunitaria; Affari generali e servizi demografici; Affari legali e contratti; Contenzioso; Formazione; Politiche per la tutela del consumatore; Pubblicità; Rapporti con il Consiglio comunale.

Pierre Vaccaro: Bilancio; Finanze; Tributi; Contrasto all’evasione; Spending review; Programmazione economica; Gestione amministrativa del patrimonio; Società partecipate; Controllo di gestione; provveditorato ed economato.

Il sindaco ha trattenuto per sé le deleghe a Personale, Protezione civile e Legalità e trasparenza 

Domani, sabato 30 ottobre, a Porto Empedocle, al PalaMoncada, in occasione della quarta giornata di andata del campionato di A2 di pallavolo femminile, la Seap Dalli Cardillo Aragona avrebbe dovuto giocare contro la Futura Giovani Busto Arsizio che, invece, ha chiesto un rinvio a causa del maltempo in Sicilia. Il presidente Nino Di Giacomo ha accolto la richiesta, e spiega: “Le condizioni climatiche in Sicilia sono in forte peggioramento, e quando la Società del Busto Arsizio mi ha chiesto di rinviare la partita non ho esitato un solo istante ad accettare la richiesta. Le nostre avversarie sarebbero state costrette a sobbarcarsi un lungo e rischioso viaggio. E’ giusto così: l’incolumità della squadra è al primo posto. Stiamo già lavorando per trovare una data disponibile per recuperare la partita, probabilmente il prossimo 8 dicembre per la festa dell’Immacolata”.