Ucciso con un colpo alla testa all’interno dell’auto: fermato presunto killer

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Meno di due settimane dopo l’omicidio di Francesco Manzella, il pusher freddato nella zona del carcere Pagliarelli di Palermo, è stato fermato il presunto killer, Pietro Seggio, 42 anni.

 

Gli investigatori della Polizia di Stato del capoluogo siciliano hanno svolto gli accertamenti sul caso ed eseguito stamane il provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica. Secondo quanto si spiega le indagini della Squadra Mobile “hanno permesso di chiarire l’omicidio ed il movente dello stesso, generato da un debito maturato dal Seggio nei confronti della vittima, che ne pretendeva la restituzione”.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Manzella, 34 anni, era un cane sciolto, uno spacciatore che gestiva una sua rete di clienti. Ed è nella droga che le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni, dal sostituto Giovanni Antoci e dal capo della Mobile Rodolfo Ruperti hanno rintracciato il movente dell’omicidio. L’assassino ha dimostrato di avere dimestichezza con le armi.

Gli è bastato un solo colpo per uccidere Manzella che lo aspettava in via Gaetano Costa, la stradina che passa sopra lo scorrimento veloce per Sciacca. Un colpo preciso che ha raggiunto la vittima alla testa, mentre stava per scendere dalla sua macchina.

 

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