Turismo, AgrigentoExtra e Sciacca Turismo: “Le affermazioni dell’assessore Messina offendono gli operatori”

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“Le parole dell’Assessore Regionale al Turismo proprio alla vigilia dell’istituzione in Sicilia della zona gialla e della cancellazione di tante prenotazioni turistiche, suonano come offensive nei confronti di tanti operatori del settore che dopo mesi di profonda sofferenza avevano ripreso con coraggio l’attività in una situazione che resta di grande incertezza”. Un commento duro ma obiettivo e oggettivo quello di Ezio Bono e Riccardo Palazzotto, responsabili rispettivamente di AgrigentoExtra e Sciacca Turismo, le associazioni cittadine che raggruppano la maggior parte delle piccole imprese turistiche.

La reazione dei due operatori turistici avviene dopo le affermazioni dell’assessore regionale al Turismo che esulta per i dati. Una valutazione, tuttavia, monca e che manca di utili paragoni con altre regioni turistiche.

“L’Assessore Manlio Messina- dicono Ezio Bono e Riccardo Palazzotto- esulta e parla di turismo in Sicilia che riparte. Lo fa confrontando i dati delle presenze estive del 2021 con quelle del 2020, quando eravamo chiusi. Ma non accenna al fatto che altre regioni meridionali che come numeri di presenze turistiche sono pari o meglio della Sicilia, restano in zona bianca e non affrontano il triste rito della cancellazione di tante prenotazioni”.

Una Sicilia che è in zona gialla da stamane ma che è ad un passo da quella arancione considerata la proiezione dei dati epidemiologici in Sicilia. “Il Governo regionale- continuano Bono e Palazzotto- dovrebbe chiedere scusa ai siciliani per gli errori fatti nella gestione dell’emergenza coronavirus, altro che esultare. Il passaggio in zona gialla blocca quel percorso di ricrescita che le nostre imprese stavano vivendo. E questo a causa di un aumento di contagi che in altre regioni, dove evidentemente sono riusciti a gestire meglio le vaccinazioni, non c’è stato. Il turismo siciliano e altri settori produttivi escono sconfitti ed i responsabili sono facilmente individuabili, in barba al progetto “See Sicily” di incentivi e promozioni del governo regionale che doveva contribuire a far tornare i turisti nella nostra Isola”.

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