Tornano a funzionare gli ascensori dell\’ospedale di Agrigento. Onore al merito a Zappia, senza che i social sfottono e deridono. Nessuno era mai riuscito a far funzionare tutti gli ascensori insieme. Nota del Direttore

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Parla di un ritorno ad un’ “eccellente normalità” e non certo di una conquista straordinaria il  commissario ASP, Mario Zappia, nel commentare il ripristino della funzionalità degli impianti elevatori del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Eppure per tanto tempo la collettività agrigentina ha dovuto attendere un intervento di vitale importanza nella fruizione dei servizi ospedalieri che sembrava di difficilissima risoluzione. Oggi sette dei complessivi otto ascensori destinati pubblico sono in funzione: quattro impianti nuovi, due per la scala B e due per la D, due ripristinati nella scala C ed uno in servizio nella A. L’unico ascensore ancora non utilizzabile si trova proprio nella scala A ma è già in fase di ripristino e consegna. Analoga miglioria riguarda i montalettighe, riportati in piene condizioni di efficienza:  in ciascuna scala è attivo un impianto nuovo di zecca. L’avvio delle opere necessarie al globale ripristino dei “percorsi verticali” in ospedale era stato annunciato proprio dal commissario Zappia lo scorso mese si gennaio. Grazie all’accordo quadro aggiudicato in favore della ditta Marrocco Elevators, sono stati completati analoghi interventi anche presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca, dove persistevano malfunzionamenti dovuti alla vetustà degli impianti, e sono in programma ulteriori migliorie presso le altre strutture ospedaliere e territoriali dell’Azienda.

Nota del Direttore Lelio Castaldo: \”Me ne frego altamente dei leoni da tastiera che riempiono i social di battute e commenti che lasciano il tempo che trovano. Dico solo una cosa: da quando esiste l\’ospedale di Agrigento, mai e poi mai, tutti gli otto ascensori presenti nella struttura non sono stati mai  funzionali in contemporanea. Mai!

Certo, un servizio di ordinaria amministrazione non dovrebbe essere ricordato come un fatto eccezionale, ma ad Agrigento, come si sa, tutto diventa straordinario; pensate che chi ha preceduto Zappia all\’Asp di Agrigento non era stato capace di far funzionare tutti gli ascensori presenti all\’ospedale nel nosocomio agrigentino. E Zappia, invece, è riuscito a compiere una impresa del genere! Si, perchè di impresa si tratta, al di la degli sfotto sui social che rimangono solo espressioni di gente che poco o nulla ha da chiedere alla vita.

Ci sono stati commissari, in passato, con la c minuscola, che hanno fatto chiudere in credito l\’Asp di Agrigento di quasi 20 milioni di euro! Se poi solo due degli otto ascensori erano funzionanti oppure mancava persino la carta igienica nei bagni, non faceva nulla!  

Questo è stato il commissario Salvador Lucio Ficarra, già capo dell\’Asp di Agrigento, e che presto gli agrigentini vogliono dimenticare. E dire che, vox populi, lo stesso Salvador vorrebbe ritornare ad Agrigento. Ripetiamo, vox populi.

Gli agrigentini, invece, sono bel lieti di non correre più \”questo rischio\” (Ficarra) e di trovare un degno sostituo di Mario Zappia, che tanto bene ha fatto per la sanità agrigentina.

Lelio Castaldo

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