Tempestività nelle angioplastiche, l’ospedale di Sciacca è ai primi 10 posti in Italia

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di Filippo Cardinale

Non solo “lamentele” da parte, soprattutto della politica che dimentica di non essere immune da responsabilità sulla gestione sanitaria siciliana, ma al Giovanni Paolo II di Sciacca giungono riconoscimenti non solo di buona sanità, ma di eccellenza. Riconoscimenti che posizionano il reparto di Cardiologia, guidato da Ennio Ciotta, tra i primi 10 posti in Italia. Si tratta delle prime 10 strutture che hanno proporzioni più elevate di angioplastica primaria garantita entro 90 minuti.
Ed è un risultato che premia l’unità operativa complessa di Cardiologia ed Emodinamica guidata da Ennio Ciotta, ma lo staff dell’emodinamica con in testa Fabio Abate. E’ anche una rivincita della sanità del Mezzogiorno su quella del Nord Italia. Almeno per la tempestività di accesso (entro 90 minuti) all’angioplastica coronarica (Ptca).

Il risultato, nel Programma nazionale esiti (Pne) 2022 – Report su dati 2021, curato dall’Agenas, è stato presentato oggi a Roma al Ministero della Salute. I dati fanno riferimento all’attività assistenziale effettuata nell’anno 2021 da 1.377 ospedali pubblici e privati e a quella relativa al
periodo 2015-21 per la ricostruzione dei trend temporali.

Considerando le strutture “con almeno 100 infarti che necessitano di Ptca tempestiva, 60 strutture su 148 raggiungono la soglia del 60%”, rileva il rapporto.

Ebbene, “le 10 strutture che hanno proporzioni più elevate di angioplastica primaria garantita entro 90 minuti sono: Ospedale
del Mare di Napoli, Azienda ospedaliera universitaria Tor Vergata di Roma, Ospedale Spaziani di Frosinone, polo ospedaliero Giovanni Paolo II di Sciacca, Ospedale Maria Vittoria di Torino, Po Antonio Abate di Erice, Ospedale centrale di Bolzano, Aou Mater Domini di Catanzaro, Po Maria Santissima Addolorata di Eboli e Ospedale Infermi di Rimini”. Sette su 10, dunque, sono situate da Roma in giù.

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