“Spese pazze all’Ars”, chieste sei condanne, la replica di Pogliese

Condividi

A Palermo, al palazzo di giustizia, la pubblico ministero Laura Siani ha chiesto la condanna di sei imputati di peculato al processo sulle cosiddetta “spese pazze” all’Assemblea Regionale Siciliana. Si tratta degli ex deputati Cataldo Fiorenza (4 anni e 3 mesi), Giulia Adamo (3 anni e 9 mesi), Giambattista Bufardeci (3 anni), Rudy Maira (3 anni e 6 mesi), Livio Marrocco (3 anni e 6 mesi) e il sindaco di Catania Salvo Pogliese (4 anni e 3 mesi). Il processo è una tranche dell’inchiesta che nel 2014 coinvolse una ottantina tra deputati e impiegati all’Assembla Regionale.
Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, commenta: “Non stupisce più di tanto che la pubblica accusa abbia confermato un orientamento che peraltro persegue da quasi dieci anni. Sono fiducioso che si affermerà la mia correttezza rispetto ai fatti, che sono ben diversi da quelli teorizzati dalla Procura, che per dovere d’ufficio è chiamata a svolgere proprio questa funzione di sostenere la tesi accusatoria. Spiace, semmai, constatare che nonostante le evidenze dibattimentali lo abbiano dimostrato con chiarezza, si sia deciso di non tenere conto che i rimborsi sono stati da me anticipati per pagare contributi previdenziali e stipendi ai dipendenti del gruppo parlamentare dell’Ars, e quelli spesi per fatti personali, in realtà, sono solo un parziale recupero dell’onerosa anticipazione effettuata”.

Notizie correlate

Leave a Comment