Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Claudia Rosini, ha revocato la misura degli arresti domiciliari all’ingegnere di Canicattì, Vincenzo Li Calzi, 46 anni, indagato nell’ambito dell’inchiesta “Sorella sanità” per corruzione aggravata. Li Calzi, difeso dagli avvocati Giovanni Castronovo e Simona La Verde , in particolare, è ritenuto dalla Procura palermitana il braccio destro del faccendiere Salvatore Manganaro, di Canicattì, presunto artefice di un complesso intreccio di tangenti legate agli appalti nella Sanità.
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